| Benevento, 12-12-2025 16:37 |
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La vicenda della doppia candidatura e della doppia regia Unesco rappresenta l'ennesima fotografia di un territorio bloccato dall'incapacita'
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Redazione |
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Vincenzo Lombardi (foto), responsabile Dipartimento Regionale del Turismo della Lega, commenta lo scenario emerso in queste ore sulla presentazione di due progetti distinti alla Regione Campania per la governance turistica e sulla cosiddetta "candidatura doppione", che rischia d'indebolire ulteriormente il peso del Sannio nei tavoli decisionali regionali e nazionali.
"La vicenda della doppia candidatura e della doppia regia Unesco - scrive - rappresenta l'ennesima fotografia di un territorio bloccato dall'incapacità dei suoi vertici istituzionali di fare squadra, costruire sinergie e parlare con una sola voce.
Il territorio sannita si appresta a presentarsi diviso con due diverse proposte di Destination Management Organization (Dmo), sostenute da Comuni, soggetti istituzionali e rappresentanze economiche differenti, senza una regia politica unitaria e senza un coordinamento sovracomunale forte.
Le Dmo sono strumenti pensati per organizzare e governare il turismo su area vasta, mettendo in rete enti locali, imprese e operatori culturali: moltiplicarle sullo stesso territorio significa, di fatto, istituzionalizzare la frammentazione.
In questo quadro, un ruolo di guida avrebbe potuto e dovuto assumerlo l'Ente Provincia.
La scelta di sostenere ecumenicamente entrambe le proposte, anziché favorire una convergenza, finisce per legittimare la divisione, rinunciando di fatto a quel ruolo di indirizzo politico che sarebbe stato necessario in una fase così delicata.
Da tempo denunciamo il paradosso di un territorio ricco di storia, identità e riconoscimenti, a partire dal patrimonio Unesco, che però non riesce a tradurre questo capitale in una strategia condivisa di sviluppo.
Lo abbiamo scritto, detto e ribadito più volte: senza una regia unitaria, senza una visione comune, il Sannio continuerà a perdere occasioni.
Il Sannio non può permettersi di presentarsi diviso sui grandi dossier strategici.
La doppia candidatura Unesco è il simbolo di una classe dirigente che non riesce a fare sintesi e a esercitare un ruolo di guida.
Siamo di fronte ad una sconfitta politica e istituzionale, che chiama in causa precise responsabilità".
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