| Benevento, 10-12-2025 16:23 |
____ |
|
Soggiorno obbligato a Benevento di papa Leone IX per circa 9 mesi. I Normanni dopo aver sconfitto il suo esercito nel 1053 lo costrinsero a rimanere
|
|
|
|
di Francesco Morante |
| |
Il Concilio Vaticano II si concludeva sessant'anni fa, l'8 dicembre del 1965, con un atto formale di grande importanza simbolica: La cancellazione delle scomuniche reciproche, tra la Chiesa romana e la Chiesa ortodossa, che diedero inizio allo Scisma d'Oriente.
Quelle scomuniche avvennero nel 1054, quando il papa, Leone IX (nella prima foto in basso scaccia il demonio), risiedeva a Benevento.
Una circostanza che ebbe notevoli implicazioni anche per la storia successiva della nostra città.
Leone IX fu l'ultimo papa tedesco, mille anni prima dell'elezione di Ratzinger nel 2005.
Era nato in Alsazia il 21 giugno 1002 e il suo nome era Brunone.
Il suo pontificato iniziò nel 1049, quando non aveva ancora 47 anni.
Nel suo pontificato, durato solo cinque anni, risiedette molto poco a Roma, preferendo viaggiare e sostare nelle aree di crisi, per cercare di risolvere i problemi politici del tempo, che per lo Stato della Chiesa non erano pochi, stretto com’era nei conflitti con il Sacro Romano Impero e con l’Impero di Bisanzio.
In questo contesto, già problematico, ci fu anche la comparsa dei Normanni che, proprio in quel periodo, partirono alla conquista dell'Italia meridionale.
Questo nuovo fronte di battaglia fu la premessa per l’alleanza tra papato e principato longobardo di Benevento, nel tentativo di quest'ultimo di salvare se stesso.
La storia sappiamo come è andata a finire: Il principato crollò, assorbito dall'egemonia dei Normanni, che costituirono il regno delle Due Sicilie.
Alla fine si "salvò", per modo di dire, la sola città di Benevento, che rimase sotto il dominio della Chiesa per ben otto secoli, fino all'Unità d’Italia del 1860.
Il conflitto con i Normanni fu la circostanza che portò il papa qui a Benevento in più occasioni.
L'ultima fu anche la più prolungata.
Il 15 giugno del 1053 lo Stato della Chiesa condusse un esercito, di volontari italiani e tedeschi, a combattere contro i normanni in una battaglia che si svolse a Civitate in Puglia.
Lo scontro vide la sconfitta dello Stato della Chiesa e il papa fu costretto dai Normanni a restare a Benevento.
Non fu una vera e propria prigionia.
Diciamo che fu un soggiorno obbligato e i Normanni tennero un atteggiamento deferente nei suoi confronti. Lo liberarono il 12 marzo dell’anno successivo e il papa fece ritorno a Roma.
Ma fu breve ritorno, in quanto dopo solo un mese, il 19 aprile, finì la sua esistenza terrena.
Uno degli ultimi atti del suo pontificato fu la scomunica del patriarca di Costantinopoli, Michele I Cerulario.
Rimane questo un atto molto controverso, in quanto la delegazione che inviò a Costantinopoli, visto che lui non poteva muoversi da Benevento, consegnò la scomunica solo dopo la morte del pontefice.
Fu seguita da un’analoga scomunica indirizzata al papa, da parte del patriarca di Costantinopoli.
Ciò sancì la definitiva scissione della chiesa ortodossa da quella romana.
Da allora erano passati quasi 900 anni, prima che ci fosse un riavvicinamento tra le due anime del cristianesimo.
Ciò avvenne il 7 dicembre del 1965, ultimo atto del Concilio Vaticano II, quando papa Paolo VI (nella seconda foto in basso) e il patriarca di Costantinopoli, Atenagora (nella foto di apertura entrambi), cancellarono le reciproche scomuniche che si erano scambiati i loro predecessori nel 1054.
Che il papa, in quel frangente, si trovasse a Benevento, può anche apparire una circostanza fortuita e senza grande rilevanza.
Ma l'importanza dell'evento, nel suo complesso, ossia la scissione delle due chiese, fu molto impattante per Benevento, perché da circa tre secoli la Chiesa dell'Italia meridionale era formalmente sotto la giurisdizione di quella d'oriente.
Ciò, ad esempio, spiega perché la chiesa di Santa Sofia ebbe quella denominazione "bizantina", ma spiega anche perché molto del cosiddetto rito "beneventano", avesse espliciti agganci con la Chiesa d'oriente.
Uno degli effetti dello Scisma d'oriente fu che la Chiesa beneventana fu costretta ad epurare, dai suoi riti e liturgie, tutto ciò che avesse connotazioni bizantine ortodosse.
Fu un passaggio notevole, mai studiato a fondo, ma che potrebbe gettare una luce nuova su un periodo molto importante per la storia beneventana, ossia quel medioevo che vide la nostra città avere un ruolo di primo piano nello scacchiere politico e culturale europeo.
Da dire che papa Leone IX, elevato agli altari, lasciò un ricordo notevole nella nostra città, visto che nel 1762 la Chiesa beneventana lo elesse suo santo patrono speciale, accanto a San Bartolomeo.
|
|
|