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Benevento, 11-11-2025 10:50 ____
Una giornata di studi dal titolo "Un figlio di Sant'Agostino. Padre Antonio Casamassa a settant'anni dalla morte"
E' stata programmata per sabato prossimo, 15 novembre a Foiano Valfortore
Redazione
  

Una giornata di studi dal titolo "Un figlio di Sant'Agostino. Padre Antonio Casamassa a settant'anni dalla morte" è stata programmata per sabato prossimo, 15 novembre, a Foiano di Valfortore nella sala ricevimenti del ristorante ubicato nei pressi della chiesa di Santa Maria e San Giovanni eremita di Gualdo Mazzocca.
La giornata di studi, che è stata organizzata dall'amministrazione comunale e dalla parrocchia del Santissimo Rosario di Foiano di Valfortore in collaborazione con l'Arcidiocesi di Benevento e con il patrocinio dell’Istituto Patristico "Augustinianum" di Roma, si articola in due sezioni: al mattino con inizio dei lavori alle 9.30 sono previsti i saluti istituzionali del sindaco, Giuseppe Ruggiero, e del parroco, don Pierpaolo Marucci, e le relazioni di Federico Ferrari, Mario Iadanza e Josef Schiberras Osa; nel pomeriggio seguiranno gli interventi di Clemente Ciammaruconi, Antonio Gaytan Luna Osa e Paolo Vian.
Le conclusioni saranno affidate a monsignor Felice Accrocca, già docente di Storia medievale nella Pontificia Università Gregoriana.
Alle 18.00 lo stesso arcivescovo presiederà la concelebrazione dell’Eucarestia nella chiesa parrocchiale del Santissimo Rosario in Foiano di Val Fortore".
"L'illustre patrologo - si legge nella nota inviata alla Stampa - nacque a Foiano Valfortore il 29 giugno 1886 da una modesta famiglia.
A sedici anni entrò nell'Ordine Eremitano di Sant'Agostino a Napoli, compì gli studi liceali a Viterbo e quelli teologici a Roma nell'Istituto di Santa Monica.
Conseguì la laurea in Diritto Canonico e il diploma in Archivistica Paleografia e Diplomatica.
Venne ordinato sacerdote nel 1909 e da subito fu indirizzato all'insegnamento dapprima nell'Istituto Santa Monica dell’Ordine Agostiniano e poi dai primi anni Trenta del Novecento sino alla morte avvenuta a Roma il 6 marzo 1955 nelle Università Pontificie romane Lateranense e di Propaganda Fide.
Padre Casamassa fu docente apprezzato ed erudito ed è considerato uno dei maggiori studiosi di Patrologia, uno dei più profondi conoscitori di Sant'Agostino che vi siano stati, come ebbe a scrivere di lui il grande e dimenticato scrittore fiorentino Giovanni Papini. Purtroppo si deve constatare che egli pubblicò relativamente poco in relazione al ricchissimo materiale emerso dai suoi lunghi anni di studio e dalla sua infaticabile attività di ricercatore.
Il rapporto di vero e profondo amore per la terra natale però non venne mai meno, come testimonia tra l'altro, un saggio di venticinque pagine (ma che vale più di ponderosi tomi) sul tema "Per una nota marginale del Cod. vat. lat. 5949", un libro del capitolo oggi alla Biblioteca Apostolica Vaticana, già appartenente al monastero di Santa Maria del Gualdo Mazzocca.
Lo studioso parte da una nota marginale apposta nel martirologio tràdito da questo codice accanto alla data del 14 novembre e conclude che essa riporta la memoria della morte del beato Giovanni da Tufara, il fondatore di quel famoso monastero che recitò un ruolo di primo piano nella storia religiosa, sociale ed economica della Valfortore tra i secoli XII-XVI.
Padre Antonio Casamassa va ricordato a settant'anni dalla morte non con intento campanilistico o per rivendicazione di appartenenza, bensì come dovere morale dal momento che tutta l'Italia culturalmente si è giovata della sua opera di studioso".

comunicato n.174248



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