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Benevento, 04-09-2025 20:14 ____
Non vedo una possibile soluzione in questo momento e questa e' la tragedia. Chi dovrebbe intervenire in maniera forte e chi potrebbe farlo non lo fa
Amerigo Ciervo, presidente dell'Anpi, a proposito della manifestazione a sostegno del Global Movement to Gaza Italia ha detto che oggi bisognava esserci ma penso che ci stiamo avviando oramai verso un nuovo ordine mondiale. Il vecchio e' crollato e non sappiamo cosa sara' per il futuro
Nostro servizio
  

Gli organizzatori stavolta possono ritenersi soddisfatti.
Benevento ha dato una risposta, moderatamente (termine usato in ragione del fatto che sono stati tantissimi gli annunci di partecipazione da parte di partiti, movimenti, sindacati, associazioni e via dicendo...), moderatamente corposa, all'appello del Global Movement to Gaza Italia che ha chiamato ad una mobilitazione per la campagna "Da ogni fiume a ogni mare".
Niente di imponente, però la stima che è stata fatta, anche dalle forze dell'ordine, è che ci fossero presenti stasera, sul ponte "Silvano Pagliuca" (nell'ultima foto in basso) tra le 400 e le 500 persone, un numero importante.
Le motivazioni di questa manifestazione le abbiamo chieste ad Amerigo Ciervo, presidente della locale Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi).
Siamo qui per accompagnare idealmente questa spedizione che non è solo simbolica perché portano anche derrate alimentari, ha esordito Ciervo.
Avrà anche e certamente una carica simbolica, ma c'è anche un elemento di concretezza per far capire che siamo vicini a questa realtà.
Questa situazione è anche peggio di quella del 1945 quando si combattevano due eserciti in campo.
Oggi c'è un esercito fortissimo, appoggiato da tutti i grandi Paesi ed un popolo che non ha nessun punto di riferimento tranne la società civile che per quello che può fare con la propria forza è vicino ad esso, ma né i partiti, né i grandi governi hanno fatto qualcosa di importante.
Secondo lei perché questo popolo non si libera dei terroristi di Hamas che ha al suo interno e che sono alla base della tragedia e del dramma che si compie quotidianamente con decine, centinaia di morti?
Rivediamo noi in loro quando non riuscimmo a liberarci del regime fascista...? abbiamo chiesto a Ciervo.
La verità è che questa storia è iniziata male, ci ha risposto il presidente ed è datata a subito dopo la seconda guerra mondiale.
Quando non si riesce a risolvere con la politica si arriva a questo.
Relativamente ad Hamas bisogna riferirsi anche alla destra fondamentalista israeliana, componenti che sono praticamente sullo stesso piano.
Poi non ne parliamo quando nel mezzo comincia ad entrarci la religione con tutti i simboli eccetera. Diventa un fatto esplosivo.
Si è stati vicini ad una tregua, con Rabin ed Arafat, il primo però venne ucciso da un fondamentalista israeliano. Entrambi ricevettero il premio Nobel per la Pace proprio per la firma della tregua.
La verità è che non vedo una possibile soluzione in questo momento e questa è la tragedia, ha proseguito Ciervo.
Chi dovrebbe intervenire in maniera forte e chi potrebbe farlo, sono gli Stati Uniti ma essi stanno vivendo una involuzione autoritaria ed antidemocratica.
Credo che politicamente Trump non sia all'altezza di governare e Putin se lo gioca come vuole.
Si sono evidenziati in questi mesi di presidenza tutti i suoi limiti.
Intanto ieri è successa una cosa importante perché la Cina ha messo in campo quelle che sono le sue intenzioni, ha proseguito Ciervo.
Il vecchio ordine è crollato e non sappiamo cosa sarà per il futuro.
Siamo in una situazione grave in cui nel mezzo stanno questi poveri cristi che stanno pagando per tutti. Ovviamente ci sono anche altre guerre in Africa, in Ucraina ma in Africa in particolare la Cina si sta comportando in maniera molto intelligente perché sta investendo su quella gente.
Insomma, ci avviamo, come detto, verso un nuovo ordine mondiale .
Intanto però noi dobbiamo stare qui perché è necessario farlo.
Il problema non è solo umanitario, ma politico.
Negli anni '70 quando c'era l'Unione Sovietica, di cui non sono un nostalgico, i palestinesi avevano un punto di riferimento nello scacchiere internazionale. Ma oggi essi sono soli, ha concluso Ciervo.
La manifestazione si è svolta in modo ordinato con vari interventi che hanno sottolineato la necessità di sostenere i palestinesi.

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

  

comunicato n.172971



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