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Benevento, 18-07-2025 12:43 ____
In Consiglio comunale scendono in campo gufi e civette ma si e' battagliato di fioretto, senza farsi male
Passano le mozioni sulla guerra a Gaza e sulla intitolazione di una strada a Giacomo Matteotti. Veloci le altre indicazioni mentre qui per questo martire del fascismo non si trova ancora il modo, ha detto Luigi Diego Perifano. Sulla questione del plesso Pacevecchia la minoranza accusa la maggioranza di aver perso tempo. Ditelo se vi fa piacere ma non e' cosi', ha affermato Pasquariello
Nostro servizio
  

La seduta del Consiglio comunale di quest'oggi, si è svolta senza particolari scossoni.
Solo qualche pizzicata ma che appartiene al lecito ed al consentito.
L'inizio è stato segnato alle 10.12, quasi un'ora dopo di quello annunciato che era per le 9.30, ed è terminato alle 12.42.
E' probabile che la seduta si sia aperta con la presenza di 30 consiglieri comunali, ma all'Aula questo dato non è stato comunicato.
Si va a fiducia...
Non si conoscono nemmeno i nomi degli assenti. L'unico certo sembra essere Vincenzo Sguera. I restanti assenti alla chiama, potrebbero essere De Longis, Iannelli e Moretti. Ma non c'è alcuna certezza.
E questo è, come sempre.
Il primo punto all'ordine del giorno è stato "Commemorazione del presidente in ricordo del già sindaco, Antonio Pietrantonio".
In realtà Renato Parente si è limitato ad annunciare l'argomento ma ad illustrare la figura dello scomparso sono stati Mastella e Perifano.
Parente ha detto di mostrare gratitudine per questo amministratore che ha dato lustro alla città di Benevento contribuendo a modificarne il tratto e lasciando nel contempo, nella memoria cittadina, un segno importante.
Mastella, che aveva già svolto il suo elogio funebre durante i funerali nella chiesa di Santa Maria della Pace e di Santa Rita, ha voluto evidenziare il tratto umano e le caratteristiche di Pietrantonio.
La nostra solidarietà umana va alla famiglia ed a quelli che sono stati intorno a lui e che hanno consentito il passaggio da città sonnolenta ad una realtà vivace.
La sua è la mia esperienza è stata quella di quattro filosofi (con loro due anche Davide Nava e Mario Pepe ndr) che disegnarono il discorso politico ed amministrativo.
Il sindaco per eccellenza tra noi quattro era certamente Pietrantonio e così si andò avanti.
Difficile fu la scelta per il direttore di Città Spettacolo, Ugo Gregoretti, che certamente non apparteneva al nostro credo politico ma era questo il nostro modo di agire.
Noi tutti abbiamo goduto del suo impegno.
Oggi invece c’è una flebite che accompagna il mondo della politica.
Poi Mastella, divagando come gli piace fare, ha detto che con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha avuto sempre degli alterchi e spesso hanno anche litigato nelle riunioni dell'Anci.
Oggi però che egli è stato travolto dalla vicenda giudiziaria che riguarda il suo Comune ed osservo questa esondazione giustizialista che è messa in evidenza a partire da componenti del "suo" campo largo.
Facciano prima i gargarismi, questi parolai.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha invece parlato bene e con coraggio.
Assenti i 5 Stelle, ha concluso Mastella.
A prendere la parola è stato quindi Luigi Diego Perifano che ha espresso l'apprezzamento per la commemorazione di Pietrantonio come amministratore pubblico.
Qui ricordiamo il sindaco.
Parliamo di dieci anni di sindacato, una azione così lunga che all’epoca non era scontata visto che non c’era la elezione diretta ed il sindaco veniva scelto a seguito di una intesa tra i partiti.
Occorreva , dunque, abilità e saggezza cosa che Pietrantonio seppe gestire anche grazie alla sua formazione politica.
Il suo era un agire laico, ha proseguito Perifano, nonostante fosse interprete della dottrina sociale della Chiesa. Pur con 19 consiglieri democristiani su 40, e quindi vicinissimi alla soglia dell’autosufficienza, Pietrantonio ricercava alleanze ed intese.
Da lui ho imparato tanto ed ho vissuto quella stagione, essendo entrato nell'Aula a 21 anni ed eletto subito capogruppo del Psi, con un confronto quindi costante, impegnativo, dialettico, ma sempre protesi entrambi ai grandi obiettivi che l'Amministrazione si era posto.
La scomparsa di Pietrantonio ha generato una forte onda emotiva in città e questo ci impone di chiederci perché, a distanza di 30 anni e passa dal termine del suo sindacato, c'è stata questa forte partecipazione.
Evidentemente è ancora viva la consapevolezza che quella fu una stagione di svolta.
Quella eredità, non è andata dispersa, ha concluso Perifano, che ha voluto concludere con un pensiero rivolto anche ad altri due sindaci che non ci sono più: Ernesto Mazzoni e Nicola Di Donato.
Con questa commemorazione noi oggi non saldiamo un debito di gratitudine, ma diamo solo un nostro piccolo contributo per ricordarli.
A questo punto il presidente Parente ha chiesto un minuto di raccoglimento che si è concluso con l'applauso dell'Assemblea.
Si è giunto quindi al secondo punto posto all'ordine del giorno: "Assestamento generale, salvaguardia degli equilibri e variazione al bilancio di previsione finanziario 2025-2027 ai sensi degli articoli 175 comma 2 e 8 e 193 comma 2 del Decreto Legislativo numero 267/2000 e conseguente variazione al Documernto Unico di Programmazione (Dup) 2025-2027".
Ha relazionato l'assessore alle Finanze, Maria Carmela Serluca, che ha sottolineato l'importanza dell'adempimento che va fatto entro il 31 luglio e che comprende una verifica generale compreso il fondo di cassa ed il controllo di metà anno dell’equilibrio di bilancio.
Sono state appostate anche voci per le scuole. Ci sono 12.500 euro al mese per fitto passivo da agosto e per tutto l'anno per la scuola "Mezzini" (dove andrà la "Nicola Sala" ndr) con una copertura finanziaria fino al 2027.
Sono state previste anche le spese di trasloco per 24mila euro.
Ancora, ci sono 140.000 euro sul capitolo del Verde pubblico per modo che quest’anno il totale complessivo arrivi a 679mila euro oltre ai 57mila euro straordinari.
Francesco Farese, nel prendere la parola, è tornato sulla questione dei giornalisti che hanno dovuto lasciare i loro banchetti che originariamente erano stati realizzati per i consiglieri comunali ma che oggi sono liberi per la contrazione del numero degli eletti che da 40 sono scesi a 32.
Chiediamo, ha detto Farese, che si faccia chiarezza sull'accesso della Stampa nell'Aula del Consiglio.
E' stato confermato anche oggi il suo confinamento oltre la balaustra. E' un episodio, questo, a cui hanno fatto seguito polemiche e la violazione del Regolamento comunale che invece prevede espressamente l'accesso dei giornalisti nell'emiciclo.
E', questa, una prassi ed un'autorizzazione prevista dal Regolamento e non è una gentile concessione da parte di qualche marchese del Grillo. E' un diritto regolamentato.
Sono stati indicati (da foglietti con la scritta Stampa, simile a quello che proponiamo nella prima foto in basso foto accanto al nostro computrer ndr) spazi al centro dell'Aula ma non sono occupati da nessuno ed io vedo i giornalisti ancora li, posizionati altrove.
Chiedo che venga adeguatamente tutelato il loro diritto ad essere messi nelle condizioni migliori per informare e riportare ciò che accade qui dentro.
La risposta a Farese è stata data da Parente il quale ha detto che si era anche immaginato di realizzare una struttura accogliente per i giornalisti.
Mai è stato pensato di ledere il diritto della Stampa di essere messa nelle migliori condizioni per lavorare. Nell'attesa di realizzare questa nuova ed idonea struttura, ho chiesto che si posizionassero altrove.
Sono scomode, me ne rendo conto, la sedie posizionate al centro dell'Aula (nessun giornalista le ha occupate, sono rimasti tutti dietro la balaustra ndr) e destinate alla Stampa, ma provvederemo.
Farese ha risposto dicendo che prendiamo atto che lei si è dissociato da alcune posizioni di questa maggioranza.
Della gestione dell'Aula mi auguro se ne possa anche discutere nella Conferenza dei Capigruppo.
Non deve esserci un atteggiamento politico per escludere qualcuno.
Farese, tornando all'argomento oggetto della discussione, ha detto che gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sono in difficoltà ed il nostro rilievo non è frutto di immaginazione ma è contenuto in uno degli allegati che oggi ci chiedete di approvare.
I dati, dunque, ce li avete dati voi.
La spesa effettuata è inferiore al 20% delle somme finanziate.
E', questa, una condizione da non sottovalutare.
Non siamo gufi, ha proseguito Farese rispondendo ad un termine usato da Pierro in una nota inviata alla Stampa, e non brighiamo affinché le cose non si realizzino.
La civetta di Atena ai gufi dava altra interpretazione.
Si tratta più semplicemente della differenza tra la cultura latina e quella greca.
Non è stato sin qui raggiunto alcun obiettivo del Pnrr, ha concluso Farese.
Antonio Picariello ha parlato di cultura unistica tra quella greca e latina e qui Perifano ancora una volta ha sorriso con ironia commentando il termine usato.
Alla votazione dell'atto hanno risposto favorevolmente in 19 e contrari in 9.
Il terzo punto all'ordine del giorno è stato: "Legge 23 dicembre 1998, numero 448 - articolo 31, comma 21. Accorpamento al demanio stradale di terreni di proprietà privata, utilizzati ad uso pubblico, ininterrottamente, da oltre vent'anni, ubicati alla via Eugenio Montale di proprietà della signora A.G."
Ha relazionato Serluca la quale ha evidenziato che trattasi di una strada ad uso pubblico da oltre 20 anni e per la quale nessuno ha sopportato gli oneri di manutenzione o di illuminazione se non il Comune.
Giovanni De Lorenzo nell'intervenire ha detto che la problematica della privacy e dei dati oscurati (il nome della persona nell'oggetto è indicato con la sigla A.G. ndr) che giungono in Commissione, devono essere in chiaro anche per capire se siamo incompatibili, noi consiglieri comunali, con la persona con cui stiamo trattando.
C'è la necessità di sapere il nome. In Commissione oscurati i dati ma il paradosso è che poi c'era nel fascicolo la carta d’identità ma questa non era oscurata.
De Stasio ha detto che anche in Consiglio i dati devono giungere non oscurati perché il conflitto d’interesse può esserci anche in Aula.
Mastella è intervenuto per dire che comprende le perplessità e che si dà quindi incarico al segretario di dirimere questa vicenda.
La deliberazione è stata votata favorevolmente da 27 consiglieri ed 1 astenuto.
A seguire si è giunti al quarto punto all'ordine del giorno: "Approvazione regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza sul territorio del Comune di Benevento".
Ha relazionato Francesco De Pierro, vice sindaco, il quale ha ripreso la polemica sui tempi e sulle spese delle opere del Pnrr di cui lui è responsabile quale assessore, ma lo ha fatto con il fioretto anche sull'uso dell'animale oggetto della risposta, il gufo.
Se fossi stato malevolo avrei usato quello della civetta.
Riguardo il punto all'ordine del giorno, il sistema di videosorveglianza significa anche reprimere le vicende delittuose.
Le nostre videocamere sono tutte funzionanti, sono più di 100, e sono di ultima generazione e ci consentono di raggiungere obiettivi inimmaginabili.
Altre ne sono state installate anche zona stadio, ha concluso De Pierro.
Marcello Palladino è intervenuto per dire che il tema è importante e ricordo che esso serve come sistema di deterrenza anche per via San Chirico, contrada Olmeri dove lo scorso Natale furono registrati ben 14 furti in abitazioni.
Mi feci allora parte attiva per porre in essere sistemi di videosorveglianza che sono utili anche per gli atti di vandalismo. Mi auguro che possano interessare anche le altre contrade.
Giovanna Megna ha detto che il problema della sicurezza è molto sentito e sopratutto per tra i ragazzini che frequentano il centro storico ed serve anche a tutelarci da gesti di vandalismo.
A questo intervento vanno però associati quelli culturali e sociali. C'è stato anche un tentativo di violenza sessuale per strada. Occorrono, dunque, interventi anche di altro tipo.
La deliberazione è stata votata all'unanimità con 27 voti favorevoli.
Si è giunti quindi al quinto punto all'ordine del giorno: "Riconoscimento Debito Fuori Bilancio - Articolo 194, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 18/08/2000, numero 267. Sentenza Tribunale di Benevento numero 1267/2024".
Ha relazionato l'assessore Mario Pasquariello, al posto dell'assessore Attilio Cappa.
Ha detto che il Comune è stato condannato ad un risarcimento di 19.097,15 euro oltre le spese giudizio per un totale di 26.569,17 euro.
La votazione dell'atto ha visto 18 favorevoli ed 8 contrari.
A questo punto si è giunti alle mozioni presentate da maggioranza ed opposizione.
La prima ha riguardato: "Mozione: Proposta riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano".
Perifano nell'illustrare la mozione, che poi è stata unita ed integrata con quella della maggioranza, ha detto che si tratta di una proposta in ragione di fatti che appaiono addirittura banali per la loro gravità.
Il cinismo dei media è giunto a portare anche la conta delle vittime che sono circa 60mila.
Quando tante voci si levano all’unisono può servire a smuovere la coscienza di chi ha nella mani le redini del potere decisionale.
Ad intervenire è stato quindi Mastella che ha parlato della pace quale parola la più invocata in questo momento nel mondo, una pace disarmata e disarmante, come ha detto il Papa.
Lì si affamano gli affamati. Credo sia giusto condannare e non assentarci.
Per la maggioranza ha preso la parola Rosario Guerra che ha sottolineato come si fosse cominciato con una guerra per abbattere il nemico criminale ed oggi è diventato un genocidio.
E’ venuto meno il diritto internazionale all’autodeterminazione dei popoli.
Oggi è il tempo di far sentire la nostra voce per due Stati e due popoli e non dar credito ai fondamentalismi religiosi.
La votazione dell'atto ha visto 24 voti favorevoli.
Il punto sette è stato: "Mozione intitolazione di uno spazio pubblico (via, piazza, slargo) a Giacomo Matteotti, martire del fascismo."
Anche in questo caso la mozione è stata illustrata da Perifano: Le motivazioni sono note (Mastella a questo punto si è allontanato dall'Aula ndr).
Si tratta di una vicenda annosa che ha tenuto un dibattito sempre molto acceso.
Mi spiace che il sindaco si sia allontanato dall'Aula, ha detto Perifano.
Il dibattito politico sulla toponomastica sta debordando rispetto ad altre questioni che interessano la vita dei cittadini. Volevo stabilire equilibrio tra torti e ragioni.
Nel 1990 alla piazza fu dato quel nome e nessuno ha mai chiesto che fosse cambiato il nome di piazza Santa Sofia in piazza Matteotti (Non è proprio così. Tutti gli ambienti di Sinistra hanno sempre chiesto proprio questo ed anche su manifesti, lettere, comunicati stampa, veniva sempre scritto piazza Matteotti e non piazza Santa Sofia, così come sarebbe stato corretto fare. Poi solo negli ultimi due o tre anni le cose sono cambiate e ci si è resi conto che era inutile insistere ma quella intransigenza, secondo noi, ha danneggiato proprio Matteotti, martire del fascismo, che avrebbe potuto avere soddisfazione ben prima se non ci fosse stato un oltranzismo smisurato ed inutile ndr).
In coincidenza con l'anniversario dei 100 anni dalla morte, ha proseguito Perifano, la questione si è riproposta. Nessuno fa carico a Mastella delle distrazioni degli ultimi due decenni.
Ma la mozione è una spinta affinché si trovi la soluzione.
Le procedure in alcuni casi sono state rapide e veloci.
Alcune scelte mi hanno convinto, come la intitolazione a De Gasperi del palazzo degli uffici comunali, altre no.
Potremmo dare anche qualche suggerimento sul luogo da indicare per la intitolazione a Matteotti, suggerimento che ovviamente resterà tale.
A noi interessa dare un segnale di rispetto per questa figura che ha un'eccezionale valenza simbolica.
Molly Chiusolo, assessore, ha detto di concordare che su questo tema si stia debordando senza nulla togliere alla figura di Giacomo Matteotti. Colmeremo la lacuna.
La mozione è stata quindi votata con 24 voti favorevoli.
L'ultimo punto, l'ottavo, è stato: "Mozione: tematica plesso Pacevecchia, Ordine del giorno ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento del Consiglio comunale - Prosecuzione della trattazione per approfondimenti".
La mozione è stata esposta da Megna la quale ha detto che siamo alla risoluzione del problema ma occorre discutere sul merito.
Ha quini condannato l'asprezza contenuta anche nei toni delle risposte date alla minoranza.
Non c’è stata una immediata azione dell'Amministrazione ed abbiamo impiegato quasi un anno ed esposta la famiglia scolastica al cattivo odore. Mi auguro per il futuro in un clima più disteso.
Farese ha evidenziato che la determina dei lavori, che peraltro sono iniziati, non reca l'impegno di spesa e non fa riferimento alla copertura finanziaria. Sarà da considerare un nuovo debito fuori bilancio?
Pasquariello ha risposto contestando i ritardi nella tempistica. Ci si è mossi con l’urgenza dovuta ed è ingeneroso dire il contrario. La sostituzione del pavimento non è frutto della vostra sollecitazione. Volete dire che è merito vostro, ditelo, ma non è così.
Ha concluso Palladino dicendo che il problema c'era effettivamente e che ora si è trovato lo spazio per intervenire. Non siamo stati con le mani in mano.

  

comunicato n.172116



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