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Benevento, 09-07-2025 12:43 ____
Ambner De Iapinis comincia lo sciopero della fame per denunciare le violenze a cui sono soggetti i bambini coinvolti in tutte le guerre in atto
I criminali possono anche uccidersi tra di loro ma i bimbi vanno lasciati in pace. In questo gesto estremo e' assistito dai medici Antonio Glielmo ed Angelo Nenna. Il presidente della Croce Rossa, ci ha confermato che non avrebbe mai immaginato di dover parlare ancora di campi di battaglia dopo le tante guerre vissute anche dalla vecchia Europa e non solo
Nostro servizio
  

La difesa dei bambini, nel presupposto che tutti i bambini vanno tutelati, mai offesi, e difesi, senza differenze territoriali è un atto che contiene in sé una sacralità che va sostenuta.
Sono bambini quelli di Israele e quelli di Gaza come quelli dell'Ucraina e della Russia ma anche quelli delle tante altre guerre nel mondo, quelle dimenticate e che non sono sotto i riflettori della opinione pubblica ma che pure tutti i giorni vedono piccoli massacrati e vilipesi.
Tutti i bambini sono uguali.
Se questo principio è violato, allora si va a finire in poliica e quella non ci interessa e non l'alimentiamo.
Fatta questa dovuta premessa ed accertato, per espressa dichiarazione fattaci dall'interessato, che la cronaca dell'evento che narriamo è libera da condizionamenti e che si svolge in purezza d'intenti, diciamo che da stamane, lungo corso Garibaldi, nei pressi dei cosiddetti Giardini della Prefettura, è in sosta un camper che accoglie Ambner De Iapinis, persona nota in città anche per aver condotto altre battaglie in difesa di fragilità, anche ambientali, che ha iniziato uno sciopero della fame.
Viene utilizzato, per far sentire alta la propria voce, aiutato dagli organi d'informazione ovviamente, uno dei metodi più delicati e pericolosi, quello della sciopero della fame, che ci riporta indietro nel tempo allorquando ad essere protagonista di questi eventi era Marco Pannella.
De Iapinis è assistito in questa protesta estrema dai medici Antonio Glielmo ed Angelo Nenna.
E' un gesto che faccio perché si deve fare, ci ha detto De Iapinis.
Non lo sanno neppure i miei figli di questa mia iniziativa.
Fondamentalmente i bambini non si toccano.
Quando venni a sapere che una mamma aveva visto morire nove figli su dieci, la cosa non mi fece riposare tutta la notte. Sono stato il giorno dopo a colloquio con il vescovo per circa due ore. Egli mi sconsigliò questo gesto estremo perché è pericoloso, ma io avevo già deciso.
I criminali possono anche uccidersi tra di lorom ha proseguito De Iapinis, ma i bimbi vanno lasciati in pace.
Papa Leone XIV dedica proprio oggi un suo intervento sulla stampa alla salveza dei bambini.
E' difficile, ci ha ancora detto De Iapinis, provare a fare un patto mondiale su questo argomento, difficile ma non impossibile.
Io dico che chi costruisce armi, chi inganna i bimbi costruendo bambole che contengono bombe, matite, palloncini, saponette che contengono esplosivi, oggetti questi lanciati dagli aerei e costruiti da fabbriche che sono senza nome per fare del male, è un criminale.
Questa è criminalità.
Ovviamente, abbiamo detto a De Iapinis, quando parliamo di criminali, non li identifichiamo con un territorio. Sono criminali e basta.
Certamente sì, criminali e basta ed in molti lo sono.
Sullo stesso argomento abbiamo parlato anche con il presidente provinciale della Croce Rossa Italiana, Giovanni De Michele, il quale ci ha detto che la manifestazione di oggi si va ad inquadrare in quelle che sono le campagne divulgative della Croce Rossa e che vengono fatte in ambito internazionae.
Tra queste ricordiamo, ci ha detto De Michele, la campagna a tutela del personale sanitario sopratutto di quello che è sui campi di battaglia di Gaza e dell'Ucraina.
La pericolosità di queste guerre è accresciuta dal fatto che non vengono rispettate le regole e che saltano tutti gli schemi e chi ne ha la peggio sono purtroppo le persone più indifese.
Lei che è giovane, pensava che nel 2025 si dovesse parlare ancora di campi di battaglia? Dopo due guerre mondiali la vecchia Europa, il mondo, avrebbe ancora sentito risuonare queste parole, abbiamo chiesto in ultimo al presidente De Michele?
No, non lo immaginavo proprio.
Oggi il livello umano pensavo fosse molto più elevato ed invece ci accorgiamo che è tutto in discussione. Questo ci spaventa e mi spaventa di più come padre di un bimbo che ha dieci anni e si preoccupa del suo futuro perché nel momento in cui si attaccano i bambini, si rischia di azzerare la prosecuzione dell'umanità.
Sin qui il presidente De Michele.
A prendere poi la parola dinanzi al camper è stato lo stesso De Iapinis e l'attore Michelangelo Fetto della Solot che ha recitato dei monologhi sulle tragiche argomentazioni.

  

  

  
  

  

comunicato n.171926



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