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Benevento, 25-11-2024 14:38 ____
Non siamo nel contesto di una relazione corretta quando avviene il rifiuto di prendere atto della realta' mutata, ma di un rapporto malato
L'ammonizione del prefetto Moscarella alle centinaia di giovani presenti al Teatro Romano per la celebrazione della Giornata contro la violenza di genere. Il procuratore Scarfo' ha invitato ad affidarsi alla bellezza. Rifugiamoci nella musica, nel teatro e lasciamo meno spazio nel nostro intimo alle cose brutte. Quando interviene la Procura della Repubblica il male gia' c'e', e' in atto e non e' facile recuperare anche i giudizi malevoli circolati su chi magari e' stata lasciata dal fidanzatino
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Una mattinata gelida, riscaldata da un apprezzato sole il cui calore cresceva man mano che le ore avanzavano verso il mezzogiorno, ha accolto nella splendida cornice del Teatro Romano, centinaia di allievi delle scuole superiori Guacci, Le Streghe, Artistico, Palmieri-Rampone-Polo ed Alberti, che hanno partecipato all'evento voluto dalla direzione del Teatro Romano retta da Giacomo Franzese supportato dall'infaticabile ed irrinunciabile attivismo del suo predecessore, l'emerito direttore Ferdinando Creta, per celebrare la Giornata mondiale contro la violenza di genere.
Diciamo meglio che più che di una celebrazione, si è trattato di trasformarla, riuscendovi, in un momento di riflessione tra le autorità e quindi tra le Istituzioni presenti ed i tantissimi giovani, oltre 500, che hanno affollato ed occupato i "traditori" gradini del Teatro Romano che, raccolta tutta l'umidità della notte, l'hanno poi ben distribuita sul fondoschiena dei pantaloni di ciascuno di noi.
Diciamo subito che anche qui il programma predeva la inutile e per tanti versi dannosa nell'economia dei tempi di una manifestazione, sequela dei saluti istituzionali, pratica questa che "Gazzetta", inascoltata, ha sempre contestato e chiesto che venisse evitata.
Sei, sette saluti istituzionali, come da prassi e quando va bene, portano via la prima ora di tempo.
La gente che assiste all'evento è dunque stanca ancora prima di ascoltare le parole, magari utili ed interessanti, del primo interlocutore protagonista vero della manifestazione.
Dicevamo che la novità di quest'oggi sta nel fatto che il presidente facente funzioni del Tribunale, Ennio Ricci, ha chiesto a Creta, in via del tutto confidenziale, di saltare questa prassi e di affidare al prefetto ed al procuratore della Repubblica gli unici interventi introduttivi alla relazione del sostituto Del Gaudio.
La presenza di tutti gli altri rappresentanti istituzionali, ha detto Ricci, amichevolmente conversando prima che la manifestazione avesse inizio, è già testimonianza della partecipazione e può bastare.
Creta ha raccolto questo invito e lo annunciato poi pubblicamente quando ha invitato a parlare il prefetto.
Noi siamo stati felicissimi che finalmente sia stata accolta la nostra richiesta.
Ora l'auspicio è che, rotto il ghiaccio, si possa procedere così anche per tutte le future manifestazioni. Ne guadagna l'evento e forse anche la mancanza di pubblico, molto spesso, può essere addebitata anche al timore, rappresentato dalla lista presente nelle locandine e negli inviti alle manifestazioni, che prima di ascoltare il protagonista della serata ci si dovesse sorbire un'ora e passa di "saluti istituzionali" inutili.
Detto del preambolo, passiamo alla cronaca dell'evento che ha visto la introduzione affidata all'Orchestra del Liceo Musicale "Guacci" la cui direzione è stata affidata a Debora Capitanio (nella foto di apertura).
Tutti bravi i musicisti ma ci sia consentito di sottolineare la particolare bravura del fisarmonicista Lorenzo Piteo (nella quarta foto in basso) che si è esibito nella interpretazione di brani di Astor Piazzolla.
A questo punto Ferdinando Creta, che ha condotto la manifestazione, ha dato la parola al direttore del Teatro Romano, Giacomo Franzese che, nel suo lungo intervento ha sottolineato, rivolto agli studenti, come questo sia un luogo magico con tutte le autorità cittadine che sono qui con voi, in questa giornata importante, per darvi dei concetti non solo enunciati ma che vanno capiti e praticati.
Si celebra oggi una giornata, ha concluso Franzese, riferita ad una piaga mondiale rappresentata dalla violenza contro le donne e di genere.
La parola è quindi passata al prefetto Raffaela Moscarella che ha preliminarmente voluto manifestare il suo compiacimento per l'incontro con le scuole che avviene in questi primi giorni dal suo arrivo a Benevento, un incontro che peraltro avviene in un contesto così suggestivo.
Qello di oggi è un tema importante, ha proseguito il prefetto, che rappresenta l'intimo delle persone colpite nell'ambito di relazioni sentimentali. Non siamo nel contesto di una relazione corretta, quando avviene il rifiuto di prendere atto della realtà mutata, ma di un rapporto malato.
Sono episodi, questi, che si verificano anche qui nel Sannio, fortunatamente senza violenze irreparabili.
Negli ultimi due anni, senza femminicidi, sono stati registrati comunque comportamenti violenti il cui acme è rappresentato, appunto, dal femminicidio.
Nell'anno 2023, ha detto il prefetto Moscarella, i fenomeni registrati sono stati 440 e 441 nel 2024.
Più della metà di essi, 213 nel 2023 e 233 nel 2024, sono stati perpetrati ai danni di donne.
Se si fa un semplice rapporto matematico ci si accorge che un giorno sì ed un giorno no viene perpetrata una violenza su di una donna.
E dunque partendo da questi dati, ben vengano questa manifestazioni soprattutto perché volute dal Ministero della Cultura in quanto è proprio su questo, sull'istruzione e sulla cultura, che bisogna lavorare e sulla necessità di garantire ogni forma di autonomia della donna.
La dipendenza economica dà dipendenza di vita sull'uomo.
Il mio è un augurio sincero, ha concluso il prefetto, con l'auspicio che questo non resti un momento isolato.
A seguire Creta ha passato la parola al procuratore della Repubblica, Gianfranco Scarfò, che ha esordito dicendo che chi lo ha preceduto, il procuratore Aldo Policastro, oggi procuratore generale a Napoli, lo ha fatto anche intervenendo proprio qui nelle passate edizioni.
La Procura di Benevento, ancor prima dell'entrata in vigore del cosiddetto Codice Rosso che è del 2019, ha preso a cuore la problematica, ha proseguito Scarfò ottenendo la richiesta attenzione dei tanti giovani presenti.
L'attività giudiziaria è complessa e si esercita assieme alle forze dell'ordine.
Ora la la nuova legge da un anno ci impone di lavorare più in fretta e bene.
Questo significa che vengono adottati provvedimenti anche restrittivi della libertà personale come l'allontanamento dai familiari, l'uso del braccialetto elettronico nei confronti di chi ha fatto del male.
Le misure adottate talvolta sono anche pesanti e colpiscono si la persona, ma anche di riflesso la famiglia ma tutto ciò non basta perché noi interveniamo quando il problema è già fuori, è già palese e quando è difficile muoversi.
A questo punto della vicenda, già è presente il male con i suoi terribili comportamenti.
Occorre dunque adottare un codice ed in particolare il rispetto per le altre persone.
Se una relazione sentimentale finisce, ciascuno è poi libero di assumere la decisioni che ritiene. Allargando dunque il contesto ad un ambito più ampio, dobbiamo dire che tutti sono tenuti al rispetto delle persone.
Negli atti dell'azione giudiziaria, si leggono anche giudizi malevoli che vengono espressi nei confronti di chi magari si lascia con il fidanzatino e può essere anche questo uno dei motivi per i quali alla fine non si denuncia la violenza.
Se si lascia fare e si consente che queste brutte considerazioni vadano avanti, poi si arriva in Procura e quando arriviamo noi, il male già c'è ed interessa poco se questo male si può chiamare patriarcato o maschilismo. Comunque lo si chiami, bisogna eliminarlo.
Ed allora, ha concluso Scarfò, affidiamoci anche alla bellezza.
Quando si hanno queste cose dentro, la bellezza, la cultura, c'è meno spazio nell'intimo per le cose brutte.
Rifugiamoci nella musica, nel teatro e cerchiamo di fermare ogni forma di violenza.
A seguire, al termine dell'intervento del procuratore Scarfò, c'è stata la relazione tecnica del sostituto procuratore della Repubblica, Maria Dolores De Gaudio.
Poi ancora una performance dell'Istituto Rampone-Palmieri-Polo e del Liceo Artistico ha concluso l'evento della mattinata.

 

 
 
 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.167506



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