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Benevento, 24-11-2024 21:13 ____
Peppe Servillo omaggia Lucio Dalla, il direttore artistico di "Citta'-Spettacolo" che lo vide tra i protagonisti del Cartellone proprio al Comunale
Benevento una realta' importante e di riferimento e quindi per qualsiasi musicista che viene a calcare questo storico palcoscenico e' una grande fortuna come quella capitata a noi stasera. Il musicista lancia un messaggio ai giovani: Siate aperti e soprattutto disposti all'ascolto di qualsiasi cosa e distanti dalla violenza
Nostro servizio
  

Tutto esaurito al Teatro Comunale per il secondo appuntamento con la Stagione Artistica dell'Accademia di Santa Sofia.
Sul palco Peppe Servillo, voce, che assieme a Javier Girotto, sassofono e Natalio Mangalavite, piano e voce (i tre nella foto di apertura), hanno presentato al pubblico lo spettacolo "L'anno che verrà", tributo a Lucio Dalla.
Prima della chiamata al Chi è di scena, di antica memoria, abbiamo fatto una breve chiacchierata con Servillo, un artista disponibile e che ci ha dato importanti indicazioni in risposta alle nostre domande.
Un grande artista, abbiamo esordito, per omaggiare la memoria di Lucio Dalla, ma anche per sostenere gli sforzi di questa benemerita associazione, l'Accademia di Santa Sofia, che propone oramai da anni delle stagioni artistiche di grande pregio.
L'Accademia di Santa Sofia (nella prima foto in basso da sinistra Marcella Parziale, direttore artistico, Peppe Servillo, Vittorio Iollo, coordinatore generale e Javier Girotto), ci ha risposto, assieme ad altre istituzioni del territorio, fa di Benevento una realtà importante, e di riferimento e quindi per qualsiasi musicista che viene a calcare questo storico palcoscenico, da poco recuperato, è una grande fortuna come quella capitata a noi stasera.
Sono già stato qui, ha proseguito Servillo, con una edizione di Città-Spettacolo e mi pare che il direttore artistico dell'epoca fosse proprio Lucio Dalla.
Perché questo spettacolo proprio su Lucio Dalla? Ha avuto la possibilità di conoscerlo e di lavorare con lui, gli abbiamo chiesto?
Ho avuto la fortuna di lavorare con lui, ci ha risposto Servillo, ma non approfondisco mai questo aspetto perché sembra come se mi volessi accreditare e chissà in quale modo.
Lucio Dalla perché è un autore intimamente legato alla realtà della nostra cultura popolare, coniugata però in una chiave personale molto forte ed originale sia come cantante che come compositore ed autore di testi.
Dopo l'esperienza con Roversi ha cominciato una sua strada, anche come autore di versi, davvero singolare.
E gli autori dei testi delle canzoni di una volta non sono quelli di oggi... abbiamo proposto a Servillo come ulteriore riflessione e con l'intento di suscitare un suo commento.
Non sta a me dirlo, ci ha risposto l'artista.
Io sono legato ad essi, a quegli autori cioè così come lo sono per la tradizione napoletana che contemplava la varia presenza di autori, di poeti che scriveno i testi delle canzoni.
E dunque leggo in altro modo la tradizione della canzone italiana.
Detto questo però, non è da escludere che fra gli autori di oggi non ci sia qualche poeta.
Infine una nostra battuta, che facciamo con tutti questi grandi artisti che possono rappresentare un esempio ed una guida sicura per le nuove generazioni.
Che messaggio, abbiamo chiesto a Servillo, possiamo mandare, anche dallo spettacolo di stasera, ai nostri giovani che vivono un momento delicato, difficile, con grandi contrapposizioni che spesso, molto spesso, si tramutano anche in gesti vilolenti.
In tutto questo, l'arte può aiutare in qualche modo?
Il discorso è ampio è complesso, ci ha risposto Servillo.
Certamente l'arte è utile nel formare i giovani ad una idea, ad un imperativo che è quello di essere aperti, disposti all'ascolto di qualsiasi cosa.
Questo può essere un modo utile per formare la propria interiorità e certamente in modo diverso e distante dalla violenza, dalle mode, dalla banalizzazione.
Bisogna quindi cominciare per tempo... gli abbiamo fatto notare.
Beh, sì, ma questo spetterebbe alla scuola anche alla famiglia, è ovvio, ma essa oggi appare essere impotente.
Sin qui l'interlocuzione con Peppe Servillo mentre in teatro tutti i posti erano già stati occupati ed il pubblico pronto ad assistere a questo spettacolo che è stato preceduto da un breve intervento di Aglaia McClintock, docente al corso di laurea in Giurisprudenza di Unisannio, che ha trattato il tema: "Traiano, la vedova ed un posto in Paradiso".

 

 

 

comunicato n.167492



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