Benevento, 26-09-2024 19:27 |
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La Task force di ispettori del Ministero non e' sembrata la Santa Inquisizione anche se non e' stata una visita di cortesia...
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Nostrio servizio |
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L'attenzione di oggi è stata tutta puntata sulla venuta a Benevento della task force inviata dal Ministero dell'Istruzione per verificare la vicenda, ad esso Ministero denunciata dall'Associazione "Altrabenevento", di concessione del finanziamento di 17milioni di euro per l'abbattimento e la ricostruzione delle scuole "Federico Torre" e "Nicola Sala" al rione Mellusi.
Sono stati in quattro a far parte di questa squadra di verifica ministeriale, tutti tecnici, senza la presenza di un economista.
Sono giunti in città intorno alle 10.30 di stamane e sono andati direttamente nell'ufficio dell'assessore alle Opere Pubbliche, Mario Pasquariello dove ad attenderli c'era il gruppo di tecnici comunali capeggiato dal dirigente Antonio Iadicicco.
Dopo la lunga riunione che si è conclusa verso le 14.15, la comitiva, Pasquariello escluso, si è spostata alla scuola "Federico Torre" dove, sempre nella mattinata, era stata conclusa la recinzione (nelle foto in basso) indicando anche visivamente l'area del cantiere, mentre ieri è stato firmato il contratto con la ditta aggiudicataria dei lavori.
Poco dopo le 15.00 i quattro ispettori si sono recati a pranzo in un ristorante distante poche centinaia di metri. Non sono stati accompagnati da tecnici o politici comunali.
Quindi sono nuovamente tornati negli uffici del Comune dove hanno ritirato altre carte e quelle che non sono state consegnate per via del tempo scarso rimasto alla partenza del treno per Roma, saranno inviate per posta elettronica nei prossimi giorni.
C'è una sintesi che può essere fatta al termine di questa visita ispettiva, peraltro simile a tante altre nel Paese per scuole, asili nido, mense ed altro?
Certamente no ma, ci è stato riferito da fonte autorevole, se ci fossero state problematiche tali da condurre alla revoca del finanziamento, magari non in forma ufficiale perché non ne avevano titolo gli ispettori, ma in un "orecchio" avrebbero potuto invitare il Comune alla prudenza e magari attendere, prima di proseguire, di leggere la loro relazione.
Così non è stato, anzi. L'obiettivo più pressante è parso essere quello del termine dei lavori entro il 31 marzo del 2016.
Ci potrebbe essere una proroga per tutti i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)?
Non è da escludere ma allo stato bisogna lavorare sodo, anche con modifiche progettuali, per recuperare il tempo perso di quattro o cinque mesi.
Non hanno dato l'impressione, i quattro ispettori, ritenuti essere molto ma molto preparati, di avere pregiudizi o preconcetti, ci è stato riferito, e questo depone per una relazione che dovrebbe essere cristallina e comprensiva di tutti gli aspetti della vicenda.
Dal colloquio sarebbero emersi anche suggerimenti che il Comune potrebbe acquisire.
Insomma, non è sembrata la Santa Inquisizione anche se non è stata una visita di cortesia.
Hanno chiesto ogni delucidazione e chiarimento.
Il Comune, nella interlocuzione, è partito da un dato e cioè che ciò che è stato posto in essere è un progetto che loro, il Ministero, ha approvato; i tecnici che vengono sono i vincitorii del progetto; la gara, infine, l'ha condotta Invitalia.
Una cosa è certa, ci è stato detto, non abbiamo dato al Ministero false informazioni quando abbiamo partecipato al Bando e quindi non sono stati indotti in errore dalla nostra candidatura ed evetualmente a sbagliare nel posizionamento in grauatoria.
L'incontro ha assunto il tono della interlocuzione.
Non è stato un interrogatorio ma hanno cercato di conoscere le ragioni dell'impegno del gruppo di tecnici comunali guidato dal dirigente Antonio Iadicicco, con il responsabile unico del procedimento, Simona De Filippo, Gaetano Ranieri, direttore dei lavori, e Giovanbattista Iorio e Luca Caraglia.
Non state previste delle alternative all'attuale progetto.
C'è il rischio di perdere il finanziamento?
Sembra proprio di no, ci è stato detto.
Se così fosse sarebbe un grave affronto nei confronti della città, ci è stato ancora detto, perché quella scuola, per le condizioni in cui si trova adesso, rischierebbe di rimanere così anche per moltissimi anni prima di trovare un nuovo finanziamento così importante.
La variante comunque è prevista perché c'è la necessità di recuperare il tempo perso e questo si può fare o con qualcosa in meno o con tipi di lavorazioni diverse.
Non sembra che rischi affatto la costruzione dell'Auditorium.
Al più si potrebbe fare un ragionamento su via Enzo Marmorale magari facendo una diversa forma di collegamento tra i due edifici salvaguadando la sua percorribilità, quella della strada, dove al momento si prevedono 20 metri di pedonalizzazione.
Non è escluso nemmeno una sopraelevata sempre per legare le due strutture.
Solo a livello concettuale, visto che si stanno recuperando dei fondi sul Pnrr non è escluso anche che si possa trovare un nuovo finanziamento anche per l'altra candidata, la città di Grazzanise, ma è probabile che non sarà neanche così.
La sensazione comunque è che il Ministero, in sede di redazione della graduatoria, abbia correttamente valutato ciò che il Comune di Benevento ha proposto.
Il problema vero adesso appare essere quello di cercare di recuperare i quattro, cinque mesi persi.
Sensazione finale? Bene ci è stato detto, per come sono andate le cose ma tranquilli solo dopo aver letto le carte.
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