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Benevento, 24-08-2024 22:53 ____
L'arcivescovo Accrocca invita a riflettere sulla gestione della sanita'. Rischiamo di fare come in America. Si cura chi ha i soldi
Il prelato ne ha parlato nel corso dell'Omelia alla Messa nella memoria di San Bartolomeo patrono della citta'. Sul sagrato della Basilica dopo dieci anni e' tornato il concerto che il direttore Leonardo Quadrini ha regalato a se stesso ed alla citta'
Nostro servizio
  

Giorno della festa del santo patrono, San Bartolomeo, occasione propizia per riflettere come società civile e come chiesa e fare il punto della situazione.
Queste le parole con le quali l'arcivescovo monsignor Felice Accrocca ha avviato la celebrazione della Santa Messa nel giorno della memoria di questo apostolo il cui corpo è conservato nella nostra Basilica di piazza Federico Torre.
Come comunità, ha proseguito l'arcivescovo, ci confrontiamo con l'insegnamento dell'israelita senza falsità, Bartolomeo.
A quell'insegnamento vogliamo guardare per costruire la città santa fondata sulle indicazioni degli apostoli, una città che ha dodici porte su cui sono scritti i dodici nomi.
Questo vuol dire per noi che l'accesso alla città è garantito solo se noi ci manteniamo fedeli all'insegnamento del Vangelo ed alla grande tradizione della Chiesa.
Partendo dalla comunità ecclesiale, ha proseguito il vescovo, perché essa possa essere autentica deve anzitutto avere una comunione, una comunità divisa non va da nessuna parte.
Questa città ha dodici porte e bisognerebbe vedere se all'epoca l'architetto che le predispose ne diede una spiegazione.
E' come un Colosseo pieno di porte.
Ed una delle caratteristiche della comunità ecclesiale è quella di essere aperta a tutti, inclusiva a partire dagli ultimi.
Non può sentirsi una cittadella assediata ma essere caratterizzata da un forte spirito di servizio.
Questi valori, la comunione, l'inclusività, lo spirito di servizio, che scaturiscono da una scelta di fede, che è alimento necessario per vivere questi valori validi anche per costruire una città dell'uomo.
Se la comunità si divide al suo interno attiva una procedura che avvia il suicidio collettivo.
Le identità che si costruiscono oggi sono in opposizione agli altri.
Tendenze radicaleggianti che puntano allo scontro non ci portano da nessuna parte.
Fa riflettere in questo senso lo stato della sanità. Facciamo come in America, se hai i soldi ti curi altrimenti puoi anche morire. Noi dobbiamo proporre altri modelli.
Servire poi la cosa pubblica come servizio e questo non è cosa facile perché chi è proposto è sottoposto a continue pressioni perché anche noi cittadini invochiamo l'onestà e le leggi ma poi tante volte cerchiamo chi ci fa il favore anche contro la legge e quindi sottobanco.
E' bravo quello che mi fa ottenere quello che voglio.
San Bartolomeo unisca anche noi e faccia della nostra vita un dono per la comunità ecclesiale per un progetto che metta al centro l'uomo, ha concluso mons. Accrocca.
Ad animare la Messa in onore del Santo Patrono l’Associazione Unione Cattolici Artisti Italiani, sezione di Benevento, (nella settima foto in basso).
Ultimata la Santa Messa il sagrato della Basilica si è riempito di orchestrali e pubblico che ha assistito al Concerto.
Di questo evento ne abbiamo parlato con il direttore d'orchestra Leonardo Quadrini.
Dieci anni fa, gli abbiamo detto, l'ultima emozione di un grande concerto sul sagrato.
Oggi grazie a lei ed alla sua orchestra ritorna questa emozione.
Sì, ci ha risposto Quadrini, una bella emozione recuperare una cosa oramai persa nel tempo e dove nessuno aveva messo più le sue speranze, è una bella cosa.
Questo concerto oramai era dato per perso.
C'è stato un po' di disinteresse nonostante esso fosse entrato nel cuore dei beneventani perché per 11 anni migliaia di persone hanno gremito piazza Federico Torre ed il corso Garibaldi per questa esibizione.
Si era creato un pubblico, il pubblico di questo concerto.
E difatti negli anni ci sono stati sempre vari commenti su questa manifestazione che non si è fatta più.
Quest'anno, grazie a Ferdinando Creta che ha fatto da pontiere con la Curia e monsignor Franco Iampietro e con il patrocinio dell'Area Archeologia del Teatro Romano, siamo riusciti a reimpostare una idea.
Io mi sono attivato ad intercettare un finanziamento della Comunità Europea con un progetto i cui proventi ho riversato in questa iniziativa.
Avrei potuto anche farne a meno e farmi i fatti miei altrove, dove magari ci può essere sicuramente un ritorno diverso.
Io però sono di Benevento e sono legato alla città ed a questa manifestazione e mi ha fatto piacere riproporla.
Stasera io mi regalo e regalo alla città, questa manifestazione di cui mi prendo il merito di averla riportata sul palco.
Io la dirigo questa Orchestra Sinfonica Internazionale della Campania e mia è anche l'organizzazione di questo progetto che porto avanti da tanto tempo con musicisti di sette nazioni a partire dagli italiani ed anche tanti sanniti (il corpo orchestrale è composto da 55 elementi), io ho trovato i soldi e dunque mi sono regalato questa manifestazione che cedo al mio pubblico della musica classica, un pubblico che ha sempre affollato queste proposte così come per ultimo è stato per la Stagione Lirica al Teatro Romano.
Speriamo di fare ancora meglio il prossimo anno con i quattro o cinque appuntamenti di tradizione che hanno segnato la storia musicale della città.

Le foto sono di Antonio Caporaso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.165734



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