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Benevento, 07-06-2024 21:49 ____
Il taglio del nastro tricolore chiude al momento la polemica sui lavori effettuati a piazza Santa Maria. Per Mastella ora e' molto seduttiva
Il "mamozio" posto dinanzi alla Cattedrale non ha alcuna natura estetica. Qui invece questo senso estetico ha prevalso. Poi tornando alle accuse di aver trascurato i reperti affiorati il sindaco ha detto che qui nel sottosuolo alla fine non ci sono gli scavi di Pompei...
Nostro servizio
  

Ci avviamo alla fine delle inaugurazioni delle opere appartenenti al Programma Integrato Città Sostenibile (Pics) gestito dall'assessore al ramo e vice sindaco, Francesco De Pierro.
Il taglio del nastro era stato annunciato per le ore 20.00 e noi, come tanti altri, ligi al dovere, siamo giunti a piazza cardinal Pacca, che noi continuiamo a chiamare piazza Santa Maria come nell'uso comune, anche qualche minuto prima.
Il sindaco Mastella si è presentato invece alle 21.00, un'ora dopo l'orario fissato.
Si è detto che bisognava attendere che si facesse buio per gustare anche la bellezza della illuminazione del muraglione attribuito all'epoca romana e che fa da sfondo alla piazza separandola dall'altra grande area di origine romana che comprende il Teatro Romano.
Tutto comprensibile e credibile, ma la domanda è: Perché non dirlo a tutti che la cerimonia si sarebbe svolta alle 21.00 e non alle 20.00?
C'è rispetto per gli invitati e tra questi per i soliti, poveri giornalisti?
Riteniamo proprio di no.
Noi più che protestare con vigore contro questi atteggiamenti, come spesso facciamo, non possiamo.
Aggiungiamo anche che, si dirà, che la gestione di questa piccola struttura realizzata sulla piazza è stata affidata alla Pro-Loco "Samnium".
Bene, il presidente, Pino Petito, ci ha avvertiti che non sono nemmeno stati invitati all'inaugurazione.
Bel modo, diciamo noi, per avviare un prezioso e necessario rapporto di collaborazione senza il quale è tutto vano quello che si è realizzato.
Tornando alla cronaca, descriviamo l'opera con la parole che ci ha fornito, su nostra richiesta, il dirigente Antonio Iadicicco.
Il primo progetto fu redatto dall’ing. Paolo Parrella.
Con le modifiche concordate con la Soprintendenza si è giunti al progetto di variante redatto dall’ufficio tecnico con gli architetti Iadicicco e Moretti, con una riduzione dei volumi iniziali e una struttura prefabbricata con struttura portante in ferro, posizionata in un settore con assenza di reperti.
Gli scavi archeologici già previsti dal progetto originario sono stati ampliati fino ad assorbire 1/3 delle somme disponibili. Gli scavi eseguiti dall’archeologo Antonio Mesisca sono stati diretti dall’alta sorveglianza dall’archeologo Simone Foresta della Soprintendenza.
Gli scavi, una volta eseguiti e rilevati, sono stati poi tutelati mediante reinterro conservativo. 
L’opera è stata eseguita dalla ditta Nardone Restauri di Giuseppe Nardone. 
I pannelli illustrativi posizionati all’ingresso della struttura sono stati realizzati dalla ditta Texi.
L’Amministrazione in carica con fondi propri ha poi realizzato un ulteriore intervento di riqualificazione della piazza e rimozione del muro che cingeva l’area archeologica (sede del monastero di San Pietro, VIII sec.) realizzata sui resti delle antiche terme romane. 
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Ferraro Costruzioni e l’asfalto stampato dell’area pedonale dalla ditta Ranauro, direttore dei lavori il geom. Francesco Barricella.
Verrà assicurata la guardinia fino all’entrata in funzione delle telecamere di videosorveglianza.
L'illuminazione della cinta muraria è stata realizzata da Artistica.
Sin qui la descrizione dell'opera.
Al momento inaugurale, il sindaco Mastella attorniato da decine di mani che non hanno mancato di toccare il nastro tricolore, ha parlato di grande seduzione, rispetto ai cittadini di Benevento, che pervaderà tra non molto anche chi verrà per le nostre manifestazioni culturali peraltro molto attrattive.
Questa piazza, ha proseguito Mastella, l'abbiamo collegata al Teatro Romano (in realtà è una ipotesi che al momento è solo progettuale e non è stata ancora realizzata. Nella prima foto in basso il luogo dove sarà aperto il varco ndr).
Chiedo scusa, ha detto ancora Mastella, ai cittadini che hanno dovuto sopportare dei disagi ma essi vengono poi superati quando si arriva ad una conquista che è di tutti noi.
Andiamo nella direzione della città che voglio io.
Il prossimo passo sarà quello di eliminare quella struttura che sta davanti al Duomo che riguarda una cosa che tanti anni fa non andava fatta.
Davanti alla Cattedrale non si può mettere una cosa che non ha senso di natura estetica.
Qui invece il senso estetico ha prevalso e lo abbiamo raggiunto smorzando anche una serie di polemiche.
Qua nel sottosuolo non ci sono gli scavi di Pompei.
Ci fossero stati li avremmo portati alla luce e ribaltata ogni considerazione.
Una polemica sterile, dunque. Il bene della città viene prima di ogni altra considerazione, ha proseguito Mastella.
Io vedo invece che qua non capita tutto questo.
Andiamo avanti rispettando tutti, anche se noi non siamo rispettati, e restiamo nella nostra autonomia di giudizio confortati da modelli di riferimento.
La città per come è tenuta è stata grandemente apprezzata anche da chi è venuto ad assistere l'altra sera al Premio Strega.
Deve valere nella difesa della città maggiormente il noi eliminando l'io.
Io sono momentaneamente il sindaco e poi ne verranno altri, spero quelli giusti e non quelli sbagliati.
Ho voluto stasera il conforto della luce guardando quella illuminazione delle mura.
Ma come si fa a pensare che c'era una schifezza, non si vedeva nulla se non degrado assoluto e tutti a fare manifestazioni affinché quel degrado rimanesse.
E' questa una cosa che non capisco. Bisognava conservare il degrado. Sono veramente allibito.
Quel mamozio lì di fronte al Duomo l'ho trovato. Non l'ho fatto io e lo lascio là. Mi da fastidio e non mi piace. Lì il privato avanza sul pubblico ed il pubblico sul privato e così non si fa nulla.
Non posso andare avanti a spendere soldi là. Non me ne frega nulla e quindi rimane lì il mamozio così come è.
Invece abbelliremo la piazza con un bel giardino.
Qui c'è un bel parcheggio per gli abitanti ed avendo fatto la gara anche per quello di Porta Rufina e per il Mega Parcheggio tra qualche tempo ci saranno anche altri spazi.
Ho assistito a cose incredibili, ha concluso il sindaco. Si è inaugurato il Malies e poi si è chiuso.
Tutte cose esageratamente contro il buonsenso ed i cittadini perché i soldi alla fine sono i loro.
Una cosa di una idiozia politica incredibile che solo qua in poche altre città trova riscontro.
Sin qui le parole del sindaco.
Poi si è passati al taglio del nastro ed alla visita dei numerosi reperti che sono usciti allo scoperto in quella che si presuppone potesse essere l'area occupata dal monastero di San Pietro.
A margine della manifestazione il vice sindaco De Pierro ci ha voluto rilasciare una dichiarazione confermando che siamo passati da una fase di assoluto degrado, quello che c'è stato fino ad ieri, ad una fase di assoluto decoro.
A questa piazza, ha proseguito De Pierro, abbiamo ridato dignità, luce, bellezza.
Fino ad ieri era un ricettacolo di ogni che.
Era buia ed abbandonata.
Abbiamo creato un Info Point che sarà un attrattore turistico e dove ci lavorerà del personale che indirizzerà i tanti visitatori e turisti della vittà verso i siti archeologici e storici cittadini.
Abbiamo dato anche un po' di gradevolezza del verde e riasfaltato l'intera area ma sopratutto abbiamo illuminato le vestigia di questa piazza che sono di grande rilevanza storica.
Oggi mi sento di augurarmi, ha concluso il vice sindaco, che su questa piazza, su cui c'è stata una polemica politica che a mia memoria non ne ricorda una eguale, ci possa essere un ricredersi da parte dei tanti detrattori che si sono sin qui espressi.
La cittadinanza e gli abitanti di questa zona ci stanno pubblicamente ringraziando per aver nuovamente dato luce a questa piazza che da oltre 50 anni versava in uno stato di assoluto abbandono.
Sin qui De Pierro.
Noi aggiungiamo un altro particolare che riteniamo debba essere valutato.
Nel pomeriggio c'è stato un intervento provvidenziale da parte degli operatori della ditta per attivare immediatamente il condizionatore.
Si sono accorti che nella saletta riservata ad uffici ed accoglienza, la temperatura era arrivata a gradazioni esagerate, oltre i 40 gradi.
In quella saletta dovranno agire gli operatori della Pro loco.
Da aggiungere che per la prima volta sono stati creati dei bagni (vedi le ultime due foto in basso), finalmente.
Ne sono tre, così come i lavandini, uno per uomo, uno per donna ed uno per portatore di handicap.

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.164427



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