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Benevento, 27-03-2024 20:45 ____
Quando vorremmo che il Signore fosse rabbioso o amoroso quando e come lo vogliamo noi, ricordiamoci di quella Croce su cui si e' sacrificato per noi
Vivremo al massimo della gioia e nella pienezza della vita se i nostri progetti coincideranno a quelli di Dio su di noi. L'arcivescovo Accrocca ne ha parlato all'Omelia della Messa del Crisma nel corso della quale sono stati benedetti gli oli sacri. Celebrato anche il rito di ammissione agli Ordini Sacri del seminarista Vincenzo Bartolomeo Casamassa da San Bartolomeo in Galdo
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L'invito pressante dell'arcivescovo Felice Accrocca è stato generosamente accolto dai fedeli della Diocesi che hanno affollato la Cattedrale per partecipare alla Messa Crismale, l'evento più significativo e pregnante della Chiesa diocesana, ha sempre detto l'arcivescovo, perché essa Chiesa è rappresentata in tutta la sue articolazioni e raccolta intorno al proprio vescovo.
Ad essa sono invitati tutti i membri del clero diocesano, presbiteri e diaconi.
I presbiteri, dopo l'omelia del vescovo, rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale.
Presente alla Santa Messa anche una buona rappresentanza, con in testa il sindaco Carmine Agostinelli, dei fedeli di San Bartolomeo in Galdo in considerazione del fatto che è stato celebrato anche il rito di ammissione agli Ordini Sacri del seminarista Vincenzo Bartolomeo Casamassa, un loro concittadino (nella ventiduesima foto in basso).
La Messa di oggi è anche detta Crismale perché nel corso della celebrazione vengono benedetti gli oli santi, il crisma, l'olio dei catecumeni e l'olio degli infermi, che serviranno poi per tutto l'anno e per tutte le chiese della Diocesi.
Siamo la Chiesa beneventana amata dal Signore, con tutte le nostre fragilità e con esse ci poniamo davanti al Cristo.
Questo giovane, ha detto ancora monsignor Accrocca riferendosi a Vincenzo Bartolomeo Casamassa, è pronto a ricevere la chiamata che si riconosce essere tale attraverso i segni che Gesù manda nel tempo.
Vincenso carissimo, ha proseguito monsignor Accrocca, cresci nello spirito della preghiera e nello zelo del missionario.
Il rito di quest'oggi rende noto a tutti che intendi dedicarti a Dio ed al suo popolo.
Tutti quelli che ti conoscono ti aiuteranno nel tuo cammino di Fede assieme anche al tuo sindaco che stasera è qui con te.
A questo punto è stato formalmente fatto il nome di Vincenzo Bartolomeo Casamassa che ha risposto: Eccomi ricevendo l'abbraccio del vescovo.
Poi con una battuta, come spesso è solito fare, mons. Accrocca ha detto ai fedeli: Mezza predica l'ho già fatta per Vincenzo e quindi ora faccio solo l'altra metà.
Lo Spirito ci ha invitati come popolo sacerdotale per indicare agli uomini la speranza.
Quindi mons. Accrocca ha detto che l'olio che viene benedetto è stato offerto da Montemiletto, dalle suore Immacolatine e proviene poi anche dalla Sicilia, da Capaci e dagli ulivi posti nei pressi di dove trovò la morte il giudice Falcone con la moglie e la sua scorta.
Questo olio benedetto consacrerà tutti i battezzati.
Come popolo di Dio siamo chiamati ad annunciare le meraviglie del Signore.
E' questo l'anno della vendetta?
Dio si vendica su di noi con fulmini e saette, proprio come in molti vorrebbero?
La verità è che egli si vendica amando di più fino a morire sulla croce.
Facciamo della nostra vita un dono per gli altri facendoci parte di una misericordia più grande.
Mons. Accrocca ha anche ricordato della vendetta del nostro Dio che scende all'inferno a riprendersi Adamo ed Eva.
Ricordiamolo quando vorremmo che il Signore fosse rabbioso o amoroso, ma quando lo vogliamo noi.
Ed allora ricordiamoci di quella Croce quando pensiamo a ciò.
Dio è venuto a liberarci e perdona chi si avvicina a lui ed Egli non chiude la porta in faccia a nessuno.
Ed allora, ha ancora detto l'arcivescovo all'Omelia, accettiamo il dolore, la morte, il rifiuto come partecipazione a quella Croce.
Ogni sentimento di rancore sia dissipato.
Noi vivremo al massimo della gioia e nella pienezza della vita se i nostri progetti coincideranno a quelli di Dio su di noi.
A questo punto Vincenzo Bartolomeo Casamassa è stato richiamato sull'altare per rispondere alle domande del vescovo che al termine lo ha abbracciato tra gli applausi dei fedeli.
Quindi tutti i diaconi ed i presbiteri hanno rinnovato la loro promessa al termine della quale sono state portate all'altare le ampolle contenenti l'olio per gli infermi; per i genitori che nell'anno riceveranno il dono di un figlio ed infine dei giovani che nel corso dell'anno riceveranno la confermazione dell'ordine sacro.
L'arcivescovo ha quindi alitato sulle brocche contenenti l'olio (nella foto di apertura) così realizzandone la trasformazione in olio crismale.
Per concludere c'è da sottolineare che le fasi salienti della Santa Messa sono state sottolineate con grande professionalità dal Coro diocesano diretto da Daniela Polito.

Le foto sono di Antonio Caporaso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.163137



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