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Benevento, 17-09-2023 09:38 ____
A Lucio Lonardo l'incarico di occuparsi del ritiro della raccolta di Casa Mastella in modo indifferenziato, commenta Valentino Soreca
Un "tutto fa brodo" da conferire nello stesso organico di Forza Italia. Il punto e' che alcuni di questi sono quelli che hanno decretato, con la loro candidatura nelle liste di Mastella o il loro sostegno ad amici e parenti candidati, la differenza di voti che ha permesso di consegnargli la citta'
Redazione
  

Sugli ultimi accadimenti politici nel Sannio, interviene a commento Valentino Soreca (foto).
"Caro direttore - ci scrive - da quello che si apprende in questo ultimo trimestre attraverso le notizie della politica locale, ho come l'impressione che Lucio Lonardo, già presidente dell'Asia, abbia, in virtù di questa sua esperienza, ricevuto, da Forza Italia, l'incarico di occuparsi del ritiro della raccolta di Casa Mastella in modo indifferenziato, tanti e tali sono le adesioni diverse tra loro sia in spessore politico che valenza elettorale.
Un "tutto fa brodo" da conferire nello stesso organico di Forza Italia attraverso incarichi dirigenziali, nomine nelle commissioni interne al partito ed altre menzioni.
Il punto è che alcuni di questi, se non tutti, sono quelli che hanno decretato, con la loro candidatura nelle liste di Mastella o il loro sostegno ad amici e parenti candidati, la differenza di voti che ha permesso di consegnargli la città senza, per altro, aver chiesto scusa alla città stessa, per questo loro gravissimo errore che ha coinvolto la comunità tutta.
Al contrario, molto apertamente, qualcuno di questi, a mezzo stampa, nel passare a Forza Italia, lo ha anche dichiarato e riconosciuto come merito.
Una sorta di immunità, condono, indulto o amnstia che Forza Italia non può concedere a nome del popolo elettore beneventano.
Elettori che, in molti casi, hanno votato a destra proprio per contrastare questi personaggi che ora si ritrovano in casa, seduti al tavolo dei "promessi sposi".
Nel frattempo Mastella se la ride raccontando a tutti ciò che è palese: questi "dismessi di casa sua" vengono appunto riciclati ed utilizzati per ricoprire posti di rilievo all'interno dell’organico di Forza Italia.
Molto probabilmente, con beneplacito di Matera (Fdi) si vuole rafforzare le posizioni del partito di Rubano all'interno del centrodestra e rivendicare una eventuale candidatura (ad elezione quasi certa) di un suo rappresentante alla presidenza della Provincia, sottovalutando l'astuzia, l'intelligenza e l'esperienza di un Mastella che in qualunque momento potrebbe attuare mosse che facciano saltare i conti e rompano le uova nel paniere.
Eventuale richiesta di candidatura che al momento Forza Italia sannita non esplicita in alcun nome (sicuramente di qualche sindaco della provincia) per non rischiare sicure fibrillazioni interne (prima innanzi a tutte quella di Lucio Lonardo che sarebbe destinato al pensionamento politico anticipato ed accelerato, poiché non potrebbe sperare neppure in una eventuale candidatura a sindaco che Fratelli d'Italia, a giusta ragione, pretenderebbe per se ed  anche la Lega avanzerebbe richieste di vicesindaco e nomine in una eventuale Giunta di destra).
Fibrillazioni che però già covano sotto la cenere perché l'inserimento nell'organico non piace e non viene digerito da chi in Forza Italia si è candidato o è presente dalla prima ora (se non da sempre) e si vede posteggiato per un altro giro di "giostra interna", pronti ad essere riutilizzati al sacrificio della candidatura, lamentando che il duo Lonardo, Rubano (con la supervisione di Matera), sembrano non apprezzare quelli che per Forza Italia hanno combattuto sino ad ora, candidandosi ed impegnandosi in tutti i modi.
Quasi a considerarli come dei "personaggi inferiori" da poter paragonare all'uso e getta.
Certo, mille politichesi promesse future su un ipotetico congresso ma al momento solo amarezze e delusioni.
Tra l'altro, non sono pochi i casi di contrasti, alcuni anche storici, tra personaggi già di Forza Italia ed i nuovi conferiti.
Allora ecco che Mastella, nella sua strategia di potere, inizia la semina per una raccolta proprio all'interno della "casa della libertà".
Si vocifera, infatti, che i "diavoli tentatori mastelliani" abbiano avuto l’incarico (gioco facile) di alimentare il malcontento e lusinghevolmente attirarli a sé e già vi sarebbero i primi abboccamenti all'incitamento mastelliano del "chi tardi arriva male alloggia".
Per la città sarà un inverno interessante, molto caldo (politicamente parlando) con mosse scacchistiche che Mastella opererà anche a livello nazionale e che al momento lo vedono in vantaggio su tutti, ancor prima della sua, sicuramente e certa, mossa a sorpresa già preparata strategicamente.
La notizia non è delle migliori, c'è d’attendersi di tutto, ma questo è il risultato quando il gioco diviene giochino di baraonda politica ed uno dei partecipanti al gioco è una vecchia volpe, dalla lunga e folta coda, tipo Mastella".

comunicato n.159250



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