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Benevento, 16-09-2023 13:22 ____
Incontro organizzato dal Gruppo Amnesty di Benevento di cui e' responsabile Luigi Marino per ricordare il tragico assassinio di Mahsa Amini
Se ne discutera' nell'ambito di una manifestazione promossa dal sodalizio
Redazione
  

Questo pomeriggio, alle 18.00, alla libreria Indie Masone, ci sarà un incontro organizzato dal Gruppo Amnesty di Benevento di cui è responsabile Luigi Marino, per ricordare il tragico assassinio di Mahsa Amini.
"A un anno dall'inizio della rivolta "Donna Vita Libertà" in Iran, Amnesty International - si legge nella nota inviata alla Stampa - ha sollecitato la comunità internazionale a intraprendere tutti i percorsi di giustizia a disposizione per contrastare la sistematica impunità di cui beneficiano le autorità iraniane, responsabili di centinaia di uccisioni illegali di manifestanti e di diffuse torture.
Nell'ultimo anno, le autorità iraniane hanno commesso una sequela di crimini di diritto internazionale per stroncare ogni minaccia al loro potere: centinaia di uccisioni illegali, l'impiccagione di sette manifestanti, decine di migliaia di arresti arbitrari, torture massicce comprendenti anche gli stupri delle detenute, intimidazioni nei confronti delle famiglie che chiedono verità e giustizia e rappresaglie contro le donne e le ragazze che sfidano le leggi discriminatorie sull’obbligo d’indossare il velo.
Nel corso dell'ultimo anno, le autorità iraniane hanno condotto un attacco a tutto tondo contro i diritti delle donne e delle ragazze.
Nonostante mesi di proteste contro le norme sull'obbligo d'indossare il velo, iniziate a seguito della morte nelle mani della polizia di Mahsa-Zhina Amini, le autorità iraniane hanno ripristinato le operazioni di politiche in nome della "morale" e introdotto una serie di altre misure che privano dei loro diritti le donne e le ragazze che sfidano quelle norme discriminatorie. 
Tra settembre e dicembre del 2022, le forze di sicurezza iraniane hanno scatenato una brutale repressione di tipo militare, uccidendo illegalmente centinaia di manifestanti e persone che assistevano alle proteste, compresi decine di minorenni.
Oltre la metà delle persone uccise apparteneva alle oppresse minoranze etniche dei baluci e dei curdi.
Durante la rivolta, le forze di sicurezza hanno illegalmente sparato proiettili veri e pallottole di metallo per disperdere e terrorizzare le persone che manifestavano, causando ferite equivalenti a tortura quali la perdita della vista o degli arti e la riduzione della mobilità. Migliaia di manifestanti, minorenni inclusi, sono stati poi torturati in carcere.
Amnesty International ha, pertanto, sollecitato tutti gli stati a esercitare la giurisdizione universale e altre forme di giustizia extraterritoriale in relazione ai crimini di diritto internazionale e ad altre gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle autorità iraniane, a prescindere dall’assenza o dalla presenza degli accusati nel loro territorio.
E' necessario avviare indagini, dotate di risorse adeguate per scoprire la verità su tali crimini, identificarne i presunti responsabili comprese le persone con ruoli di comando ed emettere, ove vi siano prove sufficienti, mandati d’arresto internazionale.
Amnesty non abbasserà la guardia e manterrà alta l'attenzione dell'opinione pubblica".

comunicato n.159239



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