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Benevento, 14-09-2023 18:00 ____
Basta con le continue convocazioni nelle Commissioni consiliari. Dobbiamo dedicare il nostro tempo alla cura delle tantissime problematiche d'ufficio
Sta per esplodere la vicenda, seria, relativa all'attivita' di questi organismi statutari che hanno il compito di dare il proprio parere non vincolante sulle proposte di deliberazioni all'attenzione della pubblica Assise e che chiedono costantemente la presenza dei dirigenti comunali. La questione appare essere sfuggita di mano tante sono le riunioni, tutte retribuite. Scontro tra Scarinzi e Iadicicco
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Sta per esplodere la problematica, seria, da tutti mormorata ma da nessuno affrontata con decisione, relativa all'attività delle Commissioni consiliari, delle loro adunanze e della frequenza di queste riunioni i cui costi, non di poco conto, vanno a ricadere sul Bilancio comunale (la foto che pubblichiamo è ovviamente di repertorio).
E' questa una vicenda che ha bisogno di essere correttamente esaminata da tutti i protagonisti ed invece non c'è accenno alla discussione e non è questione di appartenenza politica perché, evidentemente, la pensano tutti alla stessa maniera.
L'angolo di osservazione "meno nobile" è che il ruolo del consigliere comunale, dovrebbe essere di rappresentanza politica del popolo, ma si ritiene che in qualche modo esso necessiti che si raggiunga una apprezzabile cifra mensile a compenso del lavoro svolto.
Per fare questo ci si appella all'unico compenso elargibile più largamente e cioè al gettone di presenza per la partecipazione alle Commissioni consiliari permanenti.
Poca cosa sarebbe il solo "reddito" da partecipazione alle sedute del Consiglio comunale.
Le Commissioni consiliari sono organi previste dalla legge sugli Enti Locali e quindi non facoltative, che hanno il compito, unico, di esprimere il loro parere, obbligatorio ma non vincolante, nel senso che il Consiglio può anche decidere in difformità, sulle proposte di deliberazioni che verranno poi discusse e votate nella pubblica Assise.
E dunque le riunioni delle Commissioni devono essere speculari ed orientate a rendere tale risultato.
Nell'ambito dell'argomento previsto nella proposta di delibera si può anche un po' "largheggiare" per approfondire l'argomento, ma aprire fronti che non sono in relazione alle attese della civica Assise, non dovrebbe essere consentito.
Ora la questione è che forse l'attività delle Commissioni, con i relativi compensi da elargire ai componenti che non sempre sono presenti fisicamente ma addirittura da remoto e quindi sono quasi tutti sempre presenti nei registri dai quali si estraggono poi i dati per la liquidazione dei compensi, presenti talvolta anche per delega del collega! (non si deve perdere assolutamente nulla...) ha preso la mano ed è divenuta per certi versi incontrollabile.
Si è detto, a giustificazione delle tante riunioni (quasi mai a lungo partecipate), che tali incontri servono anche a dare corpo all'attività ispettiva del consigliere comunale.
Questa è un'argomentazione adottata soprattutto dai consiglieri di minoranza che altrimenti non vedrebbero soddisfatte le loro richieste di informazione.
Può essere, ma non è un'attività che si esplica, quella ispettiva, in Commissioni retribuite.
Per sostenere la necessità del lavoro, ci sono anche le audizioni e "vittime" di queste sollecitate presenze sono innanzitutto i dirigenti comunali ed i loro funzionari a cui viene richiesta una presenza quasi costante nelle Commissioni (anche tre volte la settimana) e guai a non esserci.
Ovviamente trattandopsi di richieste reiterate, continue e numerose, i dirigenti lamentano il fatto che non possono adempiere perché poi alla fine devono pur trovare il tempo per lavorare in ufficio.
Da qui lo scontro che ultimamente, ci è stato riferito, c'è stato tra il dirigente delle Opere Pubbliche, Antonio Iadicicco, forse il più tartassato assieme ai suoi più stretti collaboratori ed il consigliere Luigi Scarinzi, presidente della Commissione di settore.
La richiesta continua di partecipare alle numerosissime commissioni consiliari sta diventando intollerabile, sarebbe stato detto dagli alti funzionari comunali che ovviamente sono pronti a mettere a disposizione tutta la documentazione necessaria ma non sempre anche la loro presenza fisica.
Le Commissioni travalicando il loro principale dovere, ovvero quello di organizzare il lavoro e la partecipazione dei consiglieri alle sedute di Consiglio comunale e quindi all’oggetto in discussione in quella sede, viene detto.
Sono diventate una sorta di Commissioni di inchiesta sui singoli progetti ed opere in corso di realizzazione.
Particolarmente, come dettom, è il settore delle Opere Pubbliche che risente di queste assenze del personale per recarsi a relazionare in Commissione.
Bisognerà ora vedere come affronterà la questione il presidente del Consiglio comunale che ha comunque la responsabilità di sovraintendere a tutta l'attività consiliare e lo ha fatto già tempo fa con una nota inviata a tutti i presidenti di Commissione, compresa quella delle Commissioni pur nel rispetto della loro autonomia.
Sulla vicenda, soprattutto relativamente alle presenze da remoto, Parente ha già preso posizione ma anche lo stesso sindaco Mastella invitò alla prudenza.

comunicato n.159203



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