Il contratto non si tocca. E' stato lo slogan più gettonato dai lavoratori del 118 che in mattinata hanno bloccato la parte alta della cittÃ
Non c'è stato l'incontro con il direttore generale dell'Asl ed intanto la rabbia monta. Proclamato lo sciopero del personale per il prossimo 2 dicembre
Nostro servizio
La parte alta della città praticamente bloccata stamane dalla manifestazione dei dipendenti del servizio 118 che proprio non ne vogliono sapere di accettare il nuovo contratto di lavoro, che li penalizza, che è stato proposto loro dal nuovo soggetto che subentra nella gestione del servizio, la Confederazione Nazionale delle Misericordie.
Ed è stato proprio questo uno degli slogan della manifestazione più gettonato: Il contratto non si tocca.
Sostenuti dai sindacati e sotto le bandiere di questi, i lavoratori liberi dal servizio, una trentina di persone, hanno dapprima bloccato il viale Mellusi, facendo cordone nei pressi di piazza Risorgimento, quindi impedendo che le auto potessero svoltare a destra, per via Nicola da Monteforte ovvero a sinistra per via XXIV Maggio.
Dovevano solo restare in fila.
Poi, dopo un po', hanno fatto defluire delle auto, avanzando lentamente verso il Palazzo del Governo e quindi il traffico ha potuto in qualche modo disperdersi lungo le due strade dette.
Quindi si sono accorti che così come all'Asl, anche in Prefettura non c'era nessuno che avesse potuto accogliere una loro rappresentanza, ed allora si sono fermati all'incrocio tra via Perasso e viale dei Rettori, generando la creazione di un nuovo serpentone di auto.
Le Forze dell'ordine, dopo un po', hanno fatto defluire, contromano, ma sotto controllo, su via Achille Vianelli e poi su via XXIV Maggio le auto e così anche quest'altra sacca di auto ferme è stata smaltita.
Poi si sono soffermati sotto la sede dell'Asl per continuare la protesta.
Ma non è finita qui e non oggi.