I recenti provvedimenti giudiziari notificati dalla Guardia di Finanza nei confronti del direttore del Amts, Franco Volpe, e dell'esponente di Studio Staff di Napoli, Antonio Mondelli, in merito al contestato concorso presso l'Azienda di trasporti sono stati commentati in una nota dall'ex assessore alla Mobilità , Giuseppe De Lorenzo (foto).
Questi, nel suo scritto, ha nuovamente criticato il sindaco Fausto Pepe affermando che lo stesso deve fornire delle spiegazioni, chiedendone, poi nell'ultimo rigo, le dimissioni "per il bene della città ".
Di seguito ecco il testo della sua nota.
"E' sempre doloroso, malgrado la realtà che ci circonda, assistere a quanto da poche ore si è verificato a seguito del tanto discusso concorso presso l'Amts.
L'intervento degli organi giudiziari, anche se indispensabile e doveroso, rappresenta, in ogni caso, un evento doloroso.
Epperò, alla luce della realtà , il sindaco Fausto Pepe, deve una spiegazione alla città .
Lui, prima che, il marcio, con una azione imprevista ed inattesa sollevata da più parti, venisse allo scoperto, si prodigò, nel corso di reiterati interventi, a giustificare quella graduatoria.
Anzi, molti avranno memoria, si scagliò contro chi, e io fra questi, manifestò la propria perplessità .
Oggi, non può tacere anche perchè, e le previsioni, ancora una volta, mi stanno dando ragione, quella odierna è la prima tappa di un ulteriore vortice che, tra breve, esploderà in tutto il suo fragore.
E, guarda caso, l'Amts e la Polizia Municipale sono i settori in cui mi sono trovato ad operare nel corso del mio tormentato periodo assessoriale.
Sono scappato mentre quelle frasi irriguardose nei miei riguardi mi inseguivano da tutte le parti.
Fausto Pepe non si astenne dal definirmi "uomo uso a confondere il pubblico con il privato", ed ancora, "uomo che dice tutto ed il contrario di tutto" e, poi, "attore di un teatrino".Â
Sì, egregio sindaco, la mia vita avrà , come tutti, anche delle ombre, ma puoi essere certo che ho sempre avuto le mani pulite e quel "teatro" di cui, in quell'occasione, mi definisti attore, è una vita svolta lavorando senza padrini, difendendo, nel contempo, questi scempi che offendono quanti arrivano con difficoltà a fine mese.
Secondo il mio credo, infatti, il figlio di un semplice operaio dovrebbe avere le stesse opportunità del figlio di un professionista o di un politico di grido. E tu, proprio in questi giorni, parli di codice etico.
Per il bene della città , devi solo dimetterti e scomparire dalla scena politica".                                                       Â
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