Gazzetta di Benevento

L'Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato "Luigi Palmieri" di Benevento ha aperto le porte alla scuola slovacca di Trecin con il progetto "Rainbow", avviando una cooperazione ed una comunanza di intenti didattici tra le due istituzioni. Una giornata di festa quella di oggi vissuta nella sede di via Traiano Boccalini.
I ragazzi dell'Istituto beneventano, diretto daÂ Assunta Fiengo, hanno accolto i loro nuovi amici dell'est europeo con un'opera teatrale dal titolo "le Streghe", per la regia di Michelangelo Fetto e con la scenografia di Rosa Ciccarello, successivamente si sono impegnati in una sfilata di moda.
Oltre agli studenti "di casa", erano oggi presenti anche quelli delle Scuole Medie "Bosco Lucarelli" eÂ "Dante Alighieri" ed una scuola di Ercolano.
Il Palmieri, infatti,Â Ã¨ impegnato in uno scambio didattico-culturale articolato e complesso in forza del quale iÂ sanniti, nei giorni scorsi, sono stati ad Amalfi e nella stessa Ercolano, mentre oggi i partenopei hanno ricambiato la cortesia. Erano presenti anche le majorette di una scuola di Torrecuso.
La dirigente scolastica ha volutoÂ evidenziare l'importanza degli scambi culturali internazionali, che si concretizza anche con la stretta collaborazione con l'Unicef.Â
Fiengo ha sottolineato come sia necessario non disperdere i nostri valori culturali tradizionali e che sia indispensabile la loro trasmissione alle future generazioni ed a quelle che magari non sanno neppure dove sia il Sannio.
Da qui la proposta teatrale che interviene sul mito delle streghe.
L'opera, infatti, si Ã¨ soffermata sulla storia piÃ¹ che millenaria di Benevento, sulla leggenda delle stregue e del noce, a seguito dell'invasione dei Longobardi e della loro conversione al cristianesimo.
Oltre al contributo teatrale, i ragazzi del Palmieri hanno proposto agli amici campani ed a quelli stranieri le proprie capacitÃ creative con le divise di loro ideazione e produzione.
La sfilata si Ã¨ articolata su tre diverse tipologie: prima quella storica, con vestiti di lino per rievocare l'epoca longobarda; si Ã¨ poi passati ai vestiti degli anni '60 per poi concludere con i tradizionali abiti da sera.
Gli studenti hanno, inoltre, consegnato pacchi regalo ai loro colleghi stranieri, zaini, borselli, magliette e anche libri inerenti la storia della cittÃ .

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