Ancora commenti sulle dichiarazioni di ieri della coordinatrice provinciale del Pdl, Nunzia De Girolamo, rese nel corso di una trasmissione televisiva della Rai, in cui la stessa ha commentato le proteste messe in atto dagli studenti contro la riforma Gelmini evidenziando come, a suo giudizio, essa non sia stata né letta né studiata da chi la contesta tanto che si confondono i tagli del ministro Tremonti del 2008 con una legge rivoluzionaria per l'Università .
Ad intervenire è ora un nostro lettore Tino Mottola.
"Stimatissimo direttore - scrive - sebbene lei si trovi certamente in pieno accordo con la De Girolamo, sarebbe utile che lei invitasse l'onorevole a leggere e studiare a sua volta la legge Gelmini.
Dopo aver compiuto lo studio, analisi e comprensione del testo, potrebbe l'onorevole procedere ad una visita all'ateneo beneventano e agli istituti scolastici in agitazione, e al cospetto degli operatori ed utenti del settore esibirsi in una dotta analisi degli effetti che la norma approvata alla Camera
dei Deputati in combinato disposto con norma di Stabilità del Bilancio dello Stato produce, evidenziando quei vantaggi che ella ha rinvenuto nella medesima (di tempo ne ha giacché alla Camera dei Deputati i lavori sono sospesi fino al prossimo 13 dicembre).
In questo modo può mostrare la sua erudizione e convincerci tutti che siamo in errore e ignoriamo la "genialità " della norma in via di introduzione nell'ordinamento legislativo della Repubblica".
(ap) - Gentile signore, il mio ruolo mi impone, per quanto possibile, di dare spazio a tutti e quindi di far parlare anche lei.
Lo faccio senza riserve, ma questo non mi vieta di chiederle di evitare di assegnare etichette di appartenenza ad un giornale libero ed indipendente da condizionamenti qual è certamente quello che dirigo.
E' la sua una battuta stupida ed inutile che si poteva risparmiare.
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