Benevento, 16-09-2010 08:31
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Alla fine la non decisione del Consiglio comunale sul caso Amts lascia il cerino acceso esclusivamente nelle mani del sindaco Pepe
Nostro servizio
Ed allora, rieccoci a scrivere dopo la lunga notte passata in Consiglio comunale.
Abbiamo già detto che il responso finale è stato negativo, nel senso che non ha prodotto deliberati, ma non è vero che la riunione non sia servita a nulla. Tutt'altro. Da un punto di vista politico-amministrativo ha offerto una miriade di spunti che servono a capire lo scenario che si sta componendo e che si concretizzerà da qui a qualche settimana o al massimo qualche mese.
Ma partiamo dall'inizio.
E' inutile ricordare al lettore che i punti all'ordine del giorno dei lavori erano tanti e tutti di una certa importanza.
Ma ovviamente, è inutile negarlo, la parte del leone la faceva quell'ultimo punto iscritto nell'elenco e che riguardava la vicena del concorso all'Amts. Il Consiglio, sull'argomento era chiamato ad esprimersi in maniera netta ed inequivocabile anche per dare al Sindaco, unico e vero interlocutore con l'Azienda che è di totale proprietà del Comune, la forza politica per poter agire.
In aula, tra il pubblico, anche il presidente dell'Amts Claudio Mosé Principe, accompagnato dal suo avvocato Italo Palumbo (foto).
Questo lo scenario.
Ad apertura di seduta, intorno alle 20.15, c'è stata la chiama dei presenti e subito è parso chiaro che la maggioranza non aveva i numeri per sostenere la seduta.
Ed infatti i presenti sono risultati 29 su 40 (quelli che poi sono arrivati dopo, non contano nel senso che i numeri si registrano ad inizio di seduta ed alle votazioni) di cui 9 appartenenti alla minoranza che ha derogato al principio da essa stessa sancito di non dare voti alla maggioranza per far tenere le sedute del Consiglio, in quanto l'argomento iscritto all'ordine del giorno sull'Amts era stato presentato da essa. E dunque seduta valida, ma per la presenza dell'opposizione. Con i suoi venti consiglieri la maggioranza non aveva i numeri per andare avanti. E questo Danilo de Luca, capogruppo del Pd, lo ha sottolineato più volte ai suoi dall'inizio della riunione.
Registrato ciò, il presidente Giovanni Izzo ha voluto commemorare con un minuto di silenzio il sindaco Angelo Vassallo ucciso dalla malavita organizzata (le foto mostrano proprio il momento del raccogliemento dell'Aula).
Poi è stato votato all'unanimità un ordine del giorno del consigliere Gianfranco Ucci relativo ai voti da fare al presidente della Giunta regionale Caldoro affinché non venga spostato da Benevento il Trauma Center dell'Ospedale "Rummo".
Quindi si è entrati nel vivo della seduta con una proposta del consigliere Antonio Capuano (Pdl) di invertire l'ordine del giorno e di cominciare subito la discussione sull'Amts.
E qui si sono registrati i primi dissidi con battibecchi tra Fausto Pepe ed il capogruppo del suo partito, il Pd, Nicola Danilo De Luca, battibecco che poi è proseguito per quasi tutta la seduta anche tra lo stesso Danilo De Luca e Giuseppe Molinaro di "Lealtà per Benevento".
In pratica il sindaco ed i suoi non volevano questa inversione e forse, ma le motivazioni addotte sono state altre e cioè che bisogna rispettare l'ordine del giorno così come formulato (?!), che l'argomento Amts venisse posto in "quarantena", lo consigliavano una serie di segnali...
I numeri però hanno detto altro ed alla votazione chiesta da Capuano hanno risposto sì in 17; in 7 hanno votato contro (Fausto Pepe, Pd; Isidoro Fucci, Rosario Guerra, Giuseppe Molinaro, Umberto Panunzio e Giuseppe Zollo di Lealtà per Benevento e Giovanni Quarantiello del gruppo Autonomo); ed in 5 si sono astenuti (Marcello Aversano, Api; Leonida Collarile, Pd; Massimo Ficociello ed Oberdan Picucci, Autonomi; Giovanni Izzo - per prassi istituzionale - Api).
A quel punto era chiaro che la spaccatura tra il gruppo che fa capo al sindaco (Lealtà per Benevento) ed egli stesso ed i suoi nuovi compagni di partito, quelli del Pd, fosse in atto e le voci sin qui sparse nei giorni, nelle settimane passate, si sono concretizzate e materializzate anche perché, come dicevamo, è stato tutto un rintuzzarsi di accuse tra lealisti e pd per tutta la seduta.
Comunque sia, oramai la frittata era fatta e la discussione non poteva che cominciare.
In verità in molti si sarebbero atteso un intervento del presidente dell'Amts, Claudio Mosé Principe, peraltro presente in Aula, intervento che facesse un po' anche da introduzione ai lavori con una relazione sullo stato dei fatti e delle cose. Ma così non è stato perché Principe, ancorché invitato dal presidente Giovanni Izzo, ha preferito, per motivi di opportunità e di prudenza, dopo l'avvio del procedimento penale a suo carico aperto dalla Procura della Repubblica e così come ci aveva espressamente dichiarato a noi di "Gazzetta", declinare l'invito.
E dunque a prendere per primo la parola è stato Nicola Boccalone (Pdl) che ha voluto subito chiarire che l'azione posta in essere dal Consiglio non era riferita alle persone ma ai risultati dell'intera vicenda. E dunque la prima grande domanda che ha rivolto al sindaco è stata: Il Comune è nelle condizioni di poter fare delle assunzioni di personale (giova ricordare che il personale dell'Amts così come quello dell'Asia, ai fini dei parametri da rispettare e della correlazione al Bilancio, è tutt'uno con quello del Comune medesimo ndr)? E come possiamo fare a sapere ciò, ha detto Boccalone, se l'Ente, a settembre, è ancora privo del suo conto consuntivo per l'anno 2009? Non dimentichiamo che i Revisori dei Conti hanno certificato recentemente (il nostro giornale ha riportato tutto in anteprima ndr) la mancanza degli equilibri di Bilancio. E poi: L'Amts è un'Azienda che produce solo debiti ed il suo Bilancio, ho letto dalla stampa, sarebbe stato chiuso con 500mila euro di debiti. E dunque queste 13 assunzioni previste, con tali presupposti, si possono fare? E poi rivolto al sindaco ed all'assessore alle Finanze suo omonimo: Se non si recuperano i 15 milioni di debiti che l'Ente ha, si va verso lo scioglimento del Consiglio comunale, a breve.
Quindi Boccalone ha parlato delle procedure adottate per le assunzioni all'Azienda Trasporti e delle diverse modalità di reclutamento di personale tra Comune, Asia ed Amts.
Ha sottolineato, quindi, la mancanza del contratto di servizio tra Azienda e Comune ed ha ipotizzato "artifici contabili" tesi ad aumentare la spesa del Bilancio comunale per avere così la possibilità di fare assunzioni visto che esse non possono superare, come costo, il 50% della spesa corrente.
Dopo Nicola Boccalone è stata la volta di Nazzareno Orlando che ha spaziato di più sui temi della politica, senza scendere in particolari tecnici, invocando il recupero del ruolo e delle funzioni delle Istituzioni. Egli ha chiesto al sindaco il perché di quel suo voto contrario rispetto alla inversione dell'ordine del giorno. Invece abbiamo fatto bene a discutere subito dell'Amts, ha detto Orlando, perché abbiamo l'obbligo ed il dovere di dare risposte alla gente.
Sulla moralità e sul malaffare (e qui ha precisato non entrarci nulla l'Amts) bisogna essere uniti e compatti (peccato per le assenze in questa seduta, ha detto). Abbiamo bisogno invece di ritrovare un percorso comune, su questi grandi temi, soprattutto in un momento in cui in politica la confusione regna sovrana. Bisogna a tutti i costi invertire la rotta, anche per evitare di giungere alle prossime elezioni comunali con i "coltelli in bocca".
Dopo Orlando è stata la volta di Roberto Capezzone (che alla chiama di apertura seduta non era presente così come Luigi Bocchino, Antonio Reale e Costanzo Di Pietro, tutti del Pdl, giunti in aula nel corso dei lavori).
Di questo caso, ha detto Capezzone, si sta interessando oramai la magistratura e questo mi dispiace anche perché vuol dire che la politica mostra delle crepe evidenti. Quindi ha attaccato l'amministrazione Pepe ritenuta inadeguata a dare risposte sulla politica del lavoro. Riguardo poi la vicenda Amts ha detto che il tutto era poco chiaro dal primo momento. Ritengo comunque, ha continuato, che la responsabilità politica debba essere ricondotta interamente al Partito Democratico che ci deve spiegare: Che significa oggi chiedere di annullare questo concorso...
Il caso dell'Amts è solo la punta di un iceberg di incapacità amministrativa ma sotto c'è anche una questione morale che non può essere sottaciuta e quello di oggi non è altro che un tentativo di fuga dalle responsabilità .
Quindi è stata la volta di Stanislao Lucarelli (Pd) che ha detto: Se ci sono le condizioni per poter assumere dei giovani, anche con i trucchetti, che non ci sono (si riferisce all'aumento "fittizio" della spesa corrente... ndr), ne sarei contento. E tuttavia quel concorso a posti zero... e poi il giorno dopo si passa a 13 unità ; quella pubblicità ... e poi, i soldi ci sono veramente?
Noi del Pd nutriamo forti perplessità sulla procedura adottata, è inutile nasconderlo. Io mi auguro però che una volta annullato questo concorso se ne possa svolgere subito un altro con tutti i crismi.
Dopo Lucarelli ha parlato Giuseppe Zollo , capogruppo di "Lealtà per Benevento". Ringrazio tutti per il taglio politico che si è dato alla vicenda. Non è vero, ha detto, che siamo poco attenti ai giovani ma questo sindaco, che lo sarà anche per i prossimi cinque anni, ha fatto tanto per loro.
Quindi Zollo ha parlato d'altro: dei lavori al Rione Ferrovia (riuntuzzato continuamente, riguardo la paternità degli stessi, da Fernando Petrucciano), al Rione Libertà ...
Antonio Capuano , presentatore del documento del Pdl-Udeur sull'Amts ha detto che si farà carico, rispondendo anche a Zollo, di portare in aula il programma di mandato del Sindaco, che egli ha definito programma dei sogni, per mettere delle crocette affianco alle pochissime cose fatte.
E' toccato poi al capogruppo del Pd, Nicola Danilo De Luca , prendere la parola per rintuzzare all'opposizione la capacità che ha di strumentalizzare gli argomenti portandoli su di un piano diverso da quelli che sono.
La vertenza occupazione è troppo importante e delicata e dovrebbe prescindere, ha detto, da argomentazioni partigiane.
Il Pd ha preso subito posizione sulla vicenda Amts ed è stato netto e chiaro. L'invito è stato alla politica che deve maggiormente occuparsi degli interessi dei cittadini e soprattuto delle fasce deboli che non hanno santi in paradiso. Questa selezione non è stata fatta nel migliore dei modi e dunque va annullata. Se si ravvisano superficialità e leggerezze, vuol dire che non va bene. De Luca ha chiuso chiedendo al sindaco di valutare nuovamente la esistenza del rapporto fiduciario con il consiglio di amministrazione dell'Amts, in pratica gli ha chiesto di refvcarli in blocco.
Quindi è stata la volta di Gianfranco Ucci (Pdl) che ha sottolineato la contraddittorietà del sindaco su questa vicenda laddove ha prima concesso ampie aperture e fiducia all'operato del presidente Principe per poi passare alla richiesta di annullamento del concorso. Poca coerenza, in tutto ciò , ha detto Ucci. Nella procedura è stato chiaro da subito che c'erano molti errori e forse anche qualche orrore.
Dopo Ucci ha parlato Angelo Fusaro , capogruppo di "Popolari per il Sud". Questa è una vicenda molto delicata, ha detto, perché in essa sono coinvolti giovani che cercano un posto di lavoro. Forse, ha detto, l'errore iniziale è stato proprio quello di bandirlo visto che era a posti zero. Bisogna evitare e rifuggire dalle facili illusioni.
Riguardo l'intervento della magistratura ha detto: Non c'è dubbio che in campo l'abbiamo tirata noi con i nostri atteggiamenti. E tuttavia non me la sento di dire che i "vincitori" occupano quelle posizioni solo perché sono figli di... Conosco molti di loro e so che sono bravi e preparati. Non bisogna dunque generalizzare. Va condannato il prima, e non il dopo. La soluzione ideale allo stato è dunque l'annullamnento della procedura per modo che esso possa essere rifatto, imemdiatamente.
Ad intervenire è stato poi Fernando Petrucciano (Pdl) che ha parlato della responsabilità dell'Amts in questa vicenda, responsabilità che emerge dalle carte. E tuttavia la responsabilità dell'Amts non può essere scissa da quella del Comune. Non ci sono comportamenti autonomi dell'Azienda mentre è di tutta evidenza (basti vedere che ai consigli di amministrazione erano presenti anche consiglieri comunali...) che quello che è stato poi diffuso è stato un Bando costruito nel tempo.
La parola è passata poi a Luigi De Minico (Pdl) che ha parlato del gioco delle tre carte. Il sindaco, si è chiesto, poteva non sapere cosa stesse bollendo in pentola all'Amts? C'è tutto un carteggio che certifica invece la sua conoscenza. Forse ha omesso di controllare. In questa vicenda i veri danneggiati sono i ragazzi che hanno partecipato e vinto la selezione mentre i nostri amministratori si sono solo mossi con furbizia maldestra. E meno male che alla fine qualcuno si è svegliato...
Al sindaco auguro tanta salute, ma quella fisica, quella amministrativa proprio no. Sarebbe una vera jattura se continuasse ad amministrare questa città .
Gli interventi sono stati conclusi da quello di Giovanni Zarro (Pd) il quale, tra le varie domande che si è posto, ha riproposti pari pari l'interrogativo che ci siamo posti noi di "Gazzetta" all'indomani della conferenza stampa tenuta dal sindaco e cioè: Il sindaco dice si annulli il concorso e se il parere dell'avvocato dovesse invece essere di perfetta legittimità degli atti sin qui posti in essere? Che succede?
E qui Zarro ha contestato in pratica l'intero impianto del dopo-Amts così come è stato portato avanti.
Noi eseguiamo le leggi, ha detto, siamo un'Assemblea amministrativa e non legislativa e possiamo solo dare risposte in termini politici. Ma qui è già intervenuta la magistratura e forse sarebbe più utile fermarsi e tacere.
Zarro ha quindi chiesto nuovamente che negli Statuti di Amts ed Asia figuri il "controllo analogo".
Quindi è entrato nel merito del documento predisposto dal Pd, da contrapporre a quello presentato da Capuano, e che cominciava a circolare sui banchi, contestando al suo capogruppo De Luca innanzitutto il fatto che di quello scritto non si era parlato nella riunione del gruppo e che comunque, chiedere l'azzeramento del consiglio di amministrazione dell'Amts, sarebbe suonato come già la emissione di una sentenza. E non era giusto farlo visto che c'è già la magistratura che indaga.
Ultimato il dibattito a tutti ha tentato di dare una risposta il sindaco Fausto Pepe che ha esordito dicendo: Sono contento della discussione di stasera e comincio col dire che ho votato contro l'inversione dell'ordine del giorno perché sono rispettoso di quanto formulato nella conferenza dei capigruppo. Quindi ha risposto a Capezzone (ma come spesso avviene, ha detto, poi scompare al momento di ricevere risposte alle domande fatte...) relativamente al fatto che quando la magistratura interviene la politica perde. Ma qui la risposta dovrebbe darsela da solo visto che la magistratura è intervenuta perché è stata invocata dalla politica (l'esposto de "La Destra" di Ciro Vallone) e di chi ha fatto la denuncia.
Ho chiesto l'annullamento del concorso, ha continuato Pepe, per ridare fiducia ad una città che si era smarrita. In questo clima di confusione stava passando un messaggio sbagliato che arrivava alla opinione pubblica. Da qui la esigenza di fermare tutto. Per come si erano messe le cose, chi credeva più nella genuinità di quel concorso?
E questo è un aspetto della vicenda; ma qui si vuole andare oltre, chiedendo le dimissioni dell'intero consiglio di amministrazione (la risposta piccata è all'indirizzo del suo capogruppo De Luca ndr).
Noi abbiamo un ruolo diverso da quello del cittadino che può alimentare il chiacchiericcio.
Noi abbiamo quello della consapevolezza di guidare le istituzioni e l'obbligo, perciò, ed il dovere, di volare alto.
Quindi il sindaco ha indicato al Consiglio due vie da percorrere quando si tratta di queste vicende: non bisogna commettere un errore di credibilità dividendosi su ciò; la politica deve avere la forza e la capacità di poter governare anche le cose più difficili e delicate.
Il tema della credilità e della moralità investe tutti, nessuno escluso.
Poi ha dato delle risposte anche riguardo la questione finanziaria affermando che l'Amts introita solo il 10% di quello che spende, ma è così, perché rende un servizio pubblico essenziale. Quindi ha parlato della necessità delle assunzioni in quella azienda e della visione complessiva che il Comune ha di distribuire le possibilità di posti tra il Comune medesimo, l'Asia e l'Amts.
Riguardo la vicenda specifica a De Minico ha risposto: Di che cosa avrei dovuto sapere? Della programmazione?
Io la relazione dell'Amts l'ho ricevuta solo ieri anche se l'aspettavo da tempo. Ora c'è bisogno di approfondire e di capire prima di dare un giudizio di merito su quanto accaduto.
Quindi, ancora un rimprovero al suo capogruppo visto che nell'ordine del giorno predisposto si parla di far voti al sindaco... Che faccio, ha detto Pepe, voto un documento e mi interrogo da solo? Bene, se così deve essere vuol dire che parlerò con il sindaco appena esco da quest'aula...
Questa battuta sarcastica ed amara del sindaco, che ha in pratica chiuso il dibattito, è stata poi premonitrice di quanto, nel frattempo, stava accadendo in aula.
Un piccolo passo indietro per dire che il capogruppo del Pd, Nicola Danilo De Luca, era stato avvertito via sms dal segretario provinciale dell'Italia dei Valori, Zoino, che il partito di Di Pietro si riconosceva esclusivamente sul documento del Pd e non su altre posizioni eventualmente assunte.
Ma come, ha pensato forse Gino De Nigris, capogruppo dell'Italia dei Valori e destinatario dello stesso messaggino, gli ordini ci arrivano via sms?
Ed allora via a sostenere il documento non del Pd, come aveva chiesto il suo segretario provinciale, ma quello che nel frattempo il gruppo "Lealtà per Benevento" aveva predisposto e sul quale erano confluite ben 11 firme tra cui quelle dei lealisti, dell'Italia dei Valori, appunto, e di parte degli autonomi.
A questo punto era chiaro che se si andava a votare i tre documenti, il centrosinistra avrebbe certificato la sua spaccatura (che comunque c'è e resta grande quanto una casa, peggio che nel centrodestra). E così il presidente del Consiglio Giovanni Izzo, pensando di fare bene (cosa che poi non è stata) ha sospeso la seduta per dieci minuti, che poi sono diventati venti, per una riunione con i capigruppo. Orlando (Pdl) e Fusaro (Popolari per il Sdu) però hanno declinato l'invito e detto: Qui non si cerca la disponibilità per un documento condiviso ma solo di unire la sinistra che con i suoi due atti si è profondamente divisa.
Nel frattempo il documento dei lealisti era stato già rivisto una volta, ma al termine della riunione qdei capigruppo, quello che era pronto per essere votato era quello predisposto dal Pd ma con una correzione, anzi due, la seconda fatta a volo su suggerimento di Zarro.
L'esito di come è andata a finire lo abbiamo scritto stanotte.
Nessuno dei due documenti è stato approvato.
Quello presentato dal centrodestra ha avuto 11 sì e 17 no; quello del centrosinistra solo i 17 sì.
Seduta finita per mancanza del numero legale.
Almeno in quattro del centrosinistra tra la approvazione del nuovo documento nella capigruppo ed il momento del voto, se l'erano squagliata. E tra questi anche chi quel documento, pochi minuti prima, l'aveva firmato.
EÂ ora che succede?
Assolutamente nulla. La magistratura farà il suo corso; tra un po' arriverà il parere dell'avvocato Abbamonte e, comunque esso sia, si aprirà un nuovo fronte di polemica.
Resta però il dato politico e cioè che il cerino acceso adesso è nelle mani solo del Sindaco che qualunque decisione assuma non ha la "copertura" politica della sua maggioranza.
Ed una decisione Pepe, che appare sempre più isolato, la dovrà pur prendere.
Questi ora, per completezza d'informazione, i due documenti posti in votazione.
Documento con primo firmatario Antonio Capuano
Invitare i vertici dell'Amts a procedere all'annullamento della procedura di reclutamento del personale definita attraverso l'apporto della società Studio Staff di Napoli per assenza di preliminare e specifica previsione negli atti fondamentali del socio Comune e della stessa azienda; per mancanza del supporto finanziario al sostenimento della relativa spesa; per il particolare status di ente strumentalmente deficitario; per la supposta mancanza di equilibri di bilancio ex art. 193 Dlgs 267/00 e consequenziale violazione dell'art.191 del medesimo decreto noché per la violazione dell'art.35 del Dlgs 165/01.
Documento con primo firmatario Nicola Danilo De Luca
Il consiglio comunale di Benevento prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco in occasione della conferenza stampa dallo stesso convocata sulla vicenda Amts.
Ribadisce la necessità "politica" (questa parola tra virgolette è stata aggiunta all'ultimo momento su richiesta di Zarro ndr) di annullare la selezione così come espletata e tutti gli atti premessi dalla cui lettura, peraltro, non è possibile comprendere il soggetto, pubblico o privato, che ha richiesto la selezione, né il numero di posti concretamente o anche potenzialmente disponibili.
Rivolge al sindaco un forte invito a valutare la persistenza del rapporto fiduciario con l'attuale consiglio di Amministrazione dell'Azienda (adottando, così come il Consiglio comunale suggerisce, i conseguenti provvedimenti)" La frase tra parentesi è stata poi tolta ed è questo il risultato raggiunto dalla conferenza dei capigruppo, risultato però poi ritenuto insufficiente visto che non è stato votato dalla maggioranza consiliare.
E questo infine, il documento che era stato predisposto dal gruppo "Lealtà per Benevento", firmato anche dall'Italia dei Valori e dal Gruppo Autonomo, ma poi ritirato al termine della riunione dei capigruppo di centrosinistra.
In seguito all'ampio dibattito avvenuto in Consiglio Comunale, e rilevata la scarsa ed inadeguata pubblicità assicurata al concorso oggetto del dibattito, senza entrare nel merito giuridico della vicenda, fatto salvo dunque qualunque giudizio in merito alla legittimità e alla liceità della procedura selettiva, i sottoscritti consiglieri propongoo, per quanto sopra riportato, di procedere ad inviare opportuna e stringente comunicazione all'Amts, affinché la società di trasporto urbano (a totale partecipazione pubblica da parte dell'Ente Comune), annulli, senza indugio, la procedura concorsuale. Nel frattempo gli stessi consiglieri fanno voti all'amministrazione affinché, preso atto del disagio sociale frutto della disoccupazione crescente in particolare tra i cittadini più giovani, si realizzi tutto quanto è possibile in termini di programmazione e realizzazione di utili politiche occupazionali capaci di fornire risposte concrete a queste esigenze.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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