Andrea Lanzalone completa la sua terza maratona del 2025. Il podista della Telesia Running Team e' stato nelle Hawaii
Questa ultima, "Maratona di Honolulu", e' stata, proprio per i quasi 30 gradi e per il 95% di umidita' nell'aria, una delle piu' difficili che abbia corso. Ma anche questa volta l'ho conclusa e per chiunque sa di cosa si tratti e' sempre un gran successo riuscirci. E' una gara impegnativa e mette a nudo le caratteristiche mentali, oltre che sportive, di ogni atleta, di chi la vince e anche di chi riesce a portarla a termine
Nostro servizio
Andrea Lanzalone completa la sua terza maratona del 2025.
Anche quest’anno il podista della Telesia Running Team si è contraddistinto per la partecipazione a diverse maratone estere.
Domenica scorsa ha concluso la sua trentunesima maratona in 10 anni di “attività” e correndo al sole di Honolulu, ci ha detto che questa mia terza maratona del 2025 conclude un bellissimo viaggio, svolto in condizioni del tutto diverse, dal caldo umido delle foreste del Messico, fino alla pioggia estiva, ma con 8 gradi della Finlandia di Turku (patria del grandissimo maratoneta Paavo Nurmi, chiamato il finlandese volante), per arrivare al caldo dicembre delle Hawaii.
Questa ultima maratona è stata, proprio per i quasi 30 gradi e per il 95% di umidità nell’aria, una delle più difficili che abbia corso. Pur partendo alle 5 di mattina, l’umidità ci ha avvolti e dopo una preparazione fatta in autunno, il corpo fatica ad abituarsi alla differenza di temperatura.
Ma anche questa volta l’ho conclusa e per chiunque sa di cosa si tratta è sempre un gran successo riuscirci.
D’altronde la maratona è una gara impegnativa e mette a nudo le caratteristiche mentali, oltre che sportive, di ogni atleta, di chi la vince e anche di chi riesce a portarla a termine.
Su questi argomenti, cito Haruki Murakami, grande scrittore contemporaneo e maratoneta, che afferma “la fatica è una realtà inevitabile, mentre la possibilità di farcela o meno è a esclusiva discrezione di ogni individuo. Credo che queste parole riassumano alla perfezione la natura di quell’evento sportivo che si chiama maratona.
Per me, come per Murakami, partecipare alla maratona e portarla a termine per me è più importante di qualunque cosa. Durante una maratona, e nella vita, si affrontano i compiti che si hanno davanti e si portano a compimento a uno a uno, fino a esaurimento delle forze, laddove si abbiano energie e forze interiori. Durante una corsa così lunga concentro la mia attenzione su ogni singolo passo, ma al tempo stesso cerco di avere una visione globale, e di guardare lontano, ed è questa l’essenza di un maratoneta.
La magia di questa corsa l’ha bene descritta Alan Sillitoe, ne “la solitudine del maratoneta”, quando diceva, a proposito di ciò che provava durante la maratona: “È il momento più bello perché nella mia testa, mentre vado giù, non c’è nemmeno un pensiero o una parola o un’immagine o qualunque altra cosa. Sono vuoto, vuoto com’ero prima di nascere.”
comunicato n.175171
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