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Benevento, 16-12-2025 14:06 ____
Punture di spillo in Consiglio comunale sulla questione del coordinamento dell'Ambito sociale affidato al dirigente esterno Gennaro Santamaria
Per la minoranza non ha i requisiti. Per la maggioranza non c'e' bisogno di attingere all'elenco che richiede la Regione. Attenzione puntata nuovamente sulla questione finanziaria della Fondazione Citta' Spettacolo ma nessuna risposta alle richieste formulate dall'opposizione. Attenzionata la grave situazione economica anche di Gesesa. Farese severo sulle commistioni tra politica ed incarichi elargiti dall'Amministrazione comunale mastelliana
Nostro servizio
  

Punture di spillo in Consiglio comunale tra maggiorana ed opposizione.
Protagonisti Antonio Capuano e Francesco Farese ma non da meno sono stati anche gli incroci di lame tra Francesco De Pierro e Luigi Diego Perifano.
Il sindaco se ne è stato in disparte, trascorrendo gran parte del lungo tempo della seduta consiliare fuori dell'Aula.
La seduta ha avuto inizio alle 10.13, con trequarti d'ora di ritardo ispetto all'orario fissato dal presidente Renato Parente che era per le 9.30, anche perché in contemporanea all'inizio del Consiglio, la Provincia avevano pensato bene di fissare il momento inaugurale della nuova Palestra dell'Istituto Industriale di viale San Lorenzo.
E lì, il sindaco non poteva mancare e così la concomitanza degli eventi, assolutamente evitabile visto che i protagonisti altro non erano se non il presidente della Provincia, il sindaco ed il dirigente scolastico. e quindi si poteva tagliare il nastro anche domani, ha fatto slittare una seduta che di per sé, con 11 punti all'ordine del giorno, si presentava già con tempi molto lunghi.
Ed infatti, i lavori sono cominciati alle 10.13 e terminati alle 14.06.
Alla chiama hanno risposto presente in 28. Assenti Luca De Lipsis, Raffaele De Longis, Floriana Fioretti, Angelo Miceli e Luigia Piccaluga.
Il primo punto all'ordine del giorno è stato: "Revisione periodica delle partecipazioni pubbliche possedute".
Ha relazionato l’assessore Attilio Cappa il quale ha detto che c'è stato il rispetto dei presupposti di legge per il loro mantenimento.
Asia ha confermato una positiva performance. Per Gesesa, invece, c'è attenzione rispetto ai suoi equilibri finanziari attesa la ulteriore perdita di 212mila euro che ha sancito lo stato di crisi a cui ha proceduto una assemblea straordinaria dell'Azienda che ha coperto il buco finanziario con modalità che non hanno coinvolto le casse del Comune. Poi c'è il Consorzio Asi che presenta una partecipazione funzionale.
Infine, il Patto Territoriale Provincia di Benevento che ha proceduto alla modifica statutaria e che ha ottenuto un finanziamento di 10milioni di euro dal Ministero Industria e del Made in Italy per progetti pilota. Il bilancio è di un lungo percorso di rafforzamento della governance, ha concluso l'assessore.
A prendere la parola è stato Giovanni De Lorenzo che relativamente al Patto Territoriale ha chiesto la integrazione del carteggio con un documento che mancava.
Relativamente a Gesesa, invece, c'è una preoccupazione maggiore perché la crisi finanziaria è continua e peggiora di anno in anno e non appaiono pronte per essere applicate nuove soluzioni.
Francesco Farese ha battuto invece nuovamente sulla Fondazione Città Spettacolo che presenta una perdita significativa se rapportata al suo fatturato.
Lo stesso Collegio dei Revisori, ha proseguito Farese, ha invitato a monitorare questa società per capire nel 2025 come stanno andando le cose atteso che i dati in esame appartengono all'anno precedente.
Stesso ragionamento per Gesesa la cui perdita complessiva è di oltre 2 milioni di euro ed è questa una società che sarebbe stata dichiarata fallita se non fossero intervenuti altri fattori. Ed anche le previsioni sono di peggioramento, scrivono gli stessi organi di Gesesa.
Anche qui è stato chiesto se ci sono stati aggiornamenti nei dati e riferiti al 2025.
Luigi Diego Perifano ha attaccato invece l'assessore Cappa per la mancata risposta sulla Fondazione Città-Spettacolo.
Nessuna rispota sulla fondazione Città Spettacolo, ha detto Perifano, anche se è la terza volta che chiediamo informazioni puntuali e non abbiamo risposte.
Questa Fondazione era nata con l’idea che fosse sostenuta nel suo agira da capitale privato che potesse garantire la sua autonomia finanziaria.
Ed è evidente che così non sia.
C'è solo il Comune e da solo sta ballando.
Questo è un soggetto che non ha gambe per camminare.
E’ in condizione di dare risposte alle nostre perplessità, ha detto Perifano rivolto a Cappa?
Non se ne può parlare? Non ha nulla da aggiungere e da precisare?
Ne prendiamo atto.
Giovanna Megna ancora sulla Fondazione Città Spettacolo si è rivolta all'assessore alla Trasparenza, Francesco De Pierro per notiziarlo ancora una volta sul fatto che la pagina istituzionale della Fondazione è da sempre in allestimento. Il sollecito è quello di provvedere alkla pubblicazione dei documenti così come per legge.
La delibera è stata infine votata. Favorevoli sono stati in 19 e 9 contrari.
Il presidente che in quel momento ha presieduto la seduta, Marialetizia Varricchio, ha chiesto all'assessore Mario Pasquariello, con il consenso dell'Assise,di relazionare sia sul punto 2 che sul punto 3 avendo la stessa tipologia di argomenti.
E così Pasquariello ha detto che per una il Comune è stato condannato a pagare 5.199,13 euro di risarcimento ed oltre 1.000 euro di spese cosi per un totale di 6.658,25 euro.
Per l'altra causa il Comune è stato condannato a 6.500 euro di risarcimento oltre a spese per 1.390.
E dunque, ultimata la relazione il punto 2 dell'ordine del giorno è diventato punto 12, non è stato spiegato il perché dal segretario generale, "Riconoscimento debito fuori bilancio - art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 18/08/2000, n.267. Sentenza Giudice di Pace Benevento n. omissis".
La votazione è stata di 19 favorevoli ed 8 contrari.
Il punto tre "Riconoscimento debito fuori bilancio - art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 18/08/2000, n.267. Sentenza Giudice di Pace Benevento n. omissis" è stato approvato con parimenti 19 voti favorevoli ma 9 contrari.
Sul successivo punto quattro "Riconoscimento debito fuori bilancio - art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs. 18/08/2000, n.267. scheda di rilevazione della partita debitoria n. 27/2025 - sentenza n. omissis 2025 emessa dal Giudice di Pace di Benevento, opposizione a sanzione amministrativa – n. R.G. omissis/2024", ha relazionato l'assessore Maria Carmela Serluca che ha parlato di pagamento di spese legali in una sentenza che ha accolto il ricorso di un cittadino su un accertamento di infrazione al codice della strada, accertamento poi annullato con condannava del Comune al pagamento di 222,40 euro.
I voti favorevoli sull'atto sono stati 19 e 9 contrari.
A questo punto il presidente Parente ha detto che i punti 5 e 6 hanno lo stesso oggetto e quindi ci sarà una unica illustrazione da parte dell'assessore Carmen Coppola ma distinte votazioni.
Parente ha anche detto che nella prossima seduta del Consiglio comunale del 22 dicembre, anche se in modo irrituale, atteso il periodo natalizio, si terrà con modalità mista.
Coppola nel relazionare ha detto che si è chiesta la corretta applicazione delle eventuali sanzioni disciplinari da parte dei Comuni interessati che hanno chiesto di utilizzare l'organismo del Comune capoluogo prevedendo il economico per il Comune di Benevento in caso di attivazione dell'organismo.
Il punto cinque, dunque, "Approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Benevento e il Comune di Arpaia avente ad oggetto la gestione in forma associata dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari", ha ottenuto 19 voti favorevoli e 9 astenuti. Nessun contrario.
Il punto sei "Approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Benevento e il Comune di San Leucio del Sannio avente ad oggetto la gestione in forma associata dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari" ha ottenuto parimenti 19 voti favorevoli, 9 astenuti e 0 contrari.
A questo punto si è passati al punto sette all'ordine del giorno: "Variazione in via d'urgenza al Bilancio di Previsione 2025-2027".
Ha relazionato l'assessore Serluca che ha citato i movimenti di somme con le relative coperture finanziarie per le spese.
Sono stati prelevati 30.345,40 per necessità di assegnare un incarico legale per il settore Ambiente visto che si trattava di una scadenza imminente dei termini.
Con altra deliberazione di Giunta sono state apportate una serie di variazioni di urgenza al Bilancio.
La somma di 34.091,55 euro per assunzioni relative al progetto inclusione; poi per straordinaria manutenzione immobili altri 87mila euro; per le Opere Pubbliche entrate ed in uscita per contratto di 215.000 euro; dalla Regione Campania per la Protezione Civile 125mila euro e per il settore Ambiente 40mila euro; per la sicurezza stradale 20mila euro; per le Opere Pubbliche altri 18mila euro; per gli Affari Generali 9.673,80 euro; per il settore urbanistico 2 milioni di euro per ii lavori a Ponte Valentino, sempre con metodo compensativo e per nuovi loculi al Cimitero altri 17mila euro.
La votazione dell'atto ha visto 19 favorevoli, 1 contrario ed 8 astenuti.
A questo punto è comparsa la problematica di una pregiudiziale proposta dall'opposizione sulla deliberazione relativa alla proroga della Conmvenzione per l'Ambito Territoriale B1 di cui Benevento è capofila.
Umberto Panunzio, con la solita ironia che lo rende anche simpatico, ha detto che l’opposizione è cattiva anche a Natale. Gli ha risposto Perifano dicendo che i re magi alla fine vi fanno fessi.
Piccole battute, innocue.
Il presidente Parente ha quindi sospeso la seduta per dieci minuti, che diventeranno poi trenta nella realtà, per consentire di inserire nel sistema tale pregiudiziale e sottoporla al voto.
Ripresi i lavori all'ordine del giorno è venuto il punto 8, ridefinito punto 2 "Approvazione dello schema di addendum relativo alla proroga della convenzione per la gestione associata dei servizi e degli interventi sociali dell'Ambito B1".
Francesco Farese ha illustrato la pregiudiziale sulla approvazione della proroga per la gestione dell'Ambito Sociale B1 e sui requisiti necessari per svolgere il ruolo coordinatore d'ambito.
La vicenda è datata ed è riferita a Gennato Santamaria che l'opposizione ritiene non abbia i titoli per espletare questo incarico.
La scelta, ha detto Farese, deve essere fatta tra coloro che hanno i requisiti e che sono iscritti all’albo ragionale per queste figure professionali.
Avevamo già contestato che il nominato non era iscritto all’albo.
Al riguardo era stata anche proposta una interrogazione alla Regione la quale ha risposto che il requisito era essenziale e che le nomine fatte al di fuori di esso, erano illegittime.
L’Amministrazione comunale si arrampicò sugli specchi citando la data da prendere in considerazione.
A questo punto il Comune medesimo chiese un parere legale a Pierpaolo Forte, giyurista e docente ad Unisannio.
Ma Forte e Santamaria sono stati insieme componenti del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Geopaleontologico di Pietraroja.
L'interpretazione di Forte è stata diversa da quella del Regione, che invece interpretava in maniera autentica un suo atto, adducendo il fatto che c’è un accordo tra i Comuni che compongono l'Ambito su chi deve essere a coordinarlo e quindi si deroga alla norma regionale.
Questo è successo ieri, ha detto Farese.
Oggi andiamo a rinnovare una convenzione che è scaduta e dunque se vi siete appigliati al vecchio dicendo che i tempi erano diversi tra incarico ed elenco ma oggi quell'elenco c'è e quindi il Consiglio si deve adeguare alla normativa ed inserire nella Convenzione quel requisito così come previsto dalla regione.
Farese ha quindi chiesto il ritiro del punto all'ordine del giorno perché questa è una Convenzione illegittima.
A rispondere è stato il vicesindaco Francesco De Pierro il quale ha detto che sulla mozione poco c'è da aggiungere perché la ricostruzione è stata fatta in maniera puntuale da Farese anche se con valutazione soggettiva.
Poi dicendo che la interpretazione di Forte è discutibile perché è stato insieme con Santamaria in quel consiglio di amministrazione, ne ha messo in discussione la sua professionalità. Questo è un gesto senza eleganza, ha detto De Pierro.
Nel merito la posizione è coerente con la normativa, afferma il parere di Forte ed è valida fino alla scadenza dell'incarico dirigenziale di Santamaria.
La norma regionale non ha avuto effetto in quanto a quella data l’elenco non era ancora esistente.
C'è poi differenza tra elenco ed albo.
Il percorso eseguito è dunque legittimo ed è stato già approvato da altri Comuni dell'Ambito pur non essendo dello stesso nostro orientamento politico.
Non c’è bisogno di ulteriori approfondimenti.
Perifano ha ribattuto dicendo che De Pierro è stato chiaro, ma non convincente.
L'intervento di Farese andava nel senso di valorizzare il parere di Forte un parere che si sofferma sul profilo diacronico tra il provvedimento amministrativo e il provvedimento di legge.
Oggi noi andiamo a prorogare una Convenzione cferma restante la norma regionale in vigore da tempo. Come si fa ad ignorare la disposizione regionale?
La differenza tra albo ed elenco poi non rileva.
Perifano ha infine nuovamente chiesto: Perché volete non osservare la legge regionale?
La figura del coordinatore d'Ambito va scelta tra chi è inserito nell’elenco apposito.
Si è passati quindi alla votazione della pregiudiziale. I favorevoli sono stati in 8, i contrari in 17 e 2 gli astenuti, Scarinzi e Moretti.
Riguardo l'emendamento presentato dall'opposizione ha relazionato Giovanna Megna che ha parlato della  necessità della modifica del comma 1 dell'art. 12 per la nomina a dirigente iscritto nell’elenco.
Farese è nuovamente intervenutio per dire di non aver fatto allusioni alla validità del parere o alla professionalità di Forte.
Comunque sia resta la domanda: Perché?
Perché spendere soldi per una cosa che ha già chiarito la Regione?
Non stiamo personalizzando la questione, è la norma di carattere generale che andiamo a dare all’Ambito che ci interessa.
Con l’emendamento si va a sanare la convenzione.
È evidente, ha poi aggiunto Farese, che abbiamo un concetto di neutralità delle istituzioni differente.
Io non condivido, come invece ha fatto questa Amministrazione, che il presidente del Collegio dei Revisori nominato dal Consiglio, sia stato candidato alle elezioni regionali nella lista del sindaco Mastella.
Non condivido altresì che il presidente del Nucleo di Valutazione (Giovanna Razzano ndr) nominata da questa Amministrazione sia poi stata candidata alle regionali sempre nella lista del sindaco.
Non condivido che i dirigenti del Comune salgano sul palco per manifestazioni elettorali a sostegno del sindaco (e qui il riferimento è stato essenzialmente a Santamaria che ha organizzato una delle manifestazioni elettorali pro "Noi di Centro" ndr) insieme al presidente del Nucleo di Valutazione che poi li dovrà valutare ai fini della performance, ha concluso Farese.
Antonio Capuano ha detto di intervengo come da tradizione dopo Farese che non si convince che su determinate cosa vuole essere sempre bastian contrario anche su questioni che sono state ben specificate dal vice sindaco.
E’ una facoltà andare ad attingere dall’elenco (no, hanno contestato Farese e Megna, ma che dice, è un obbligo).
Altrimenti, ha proseguito Capuano, sarebbero illegittimi tutti gli atti posti in essere ma non è così.
Siamo sicuri e tranquilli su questo atto che proponiamo.
Santamaria non ha bisogno di essere iscritto all’elenco.
Chi deve valutare l’atto avrebbe dovuto fermarlo ed invece la Regione ci dà la possibilità di andare avanti. Rigettiamo quindi il vostro emendamento.
Mettetevi l’animo in pace.
La casacca, ha detto poi Capuano a Farese, è stata cambiata (da maggioranza mastelliana ad opposizione nel Pd ndr)  perché il vestito gli è stato cucito addosso da qualche altro (il riferimento è al parente di Farese, Gino Abbate ndr).
Rosetta De Stasio ha detto che l’Amministrazione non vuole fare un favore a Santamaria e l’opposizione non gli vuole fare un torto.
Ed allora perché non approvare un emendamento che sana un dubbio ed una incertezza giuridica?
Se c’è andata bene fino ad oggi perché non cogliere l’occasione di andare a sanare questo vulnus giuridico? Se la maggioranza non aderisce allora vuol dire che non è vero che un coordinatore valga l’altro, perché se così fosse, non ci sarebbe alcun problema a votare l’emendamento che metta al riparo l’Ambito da irregolarità. Non è vero che Santamaria non debba essere iscritto nell'elenco.
A proposito poi di casacche c’è chi ne mette una a Napoli ed a Benevento poi la toglie.
Farese ha replicato a Capuano dicendo che i vestiti li sceglie lui, da solo, magari anche sbagliando ma non ho eseguito decisioni di altri come invece tanti sono abituati a fare in questo territorio.
Antonio Picariello ha detto che l'elenco di cui si parla è del 2023 e va aggiornato e Santamaria ha tutti i requisiti per entrarvi. In Regione Benevento è ferma al primo medioevo. Qua ci sono i campi corti.
Il Pd del quale Farese è esponente è quarto in classifica, se vogliamo dirla parlando di alta politica. Se il presidente dei revisori si vuole candidature non si può vietare.
La votazione dell'emendamento ha visto 8 voti favorevoli, 18 contrari e 2 astenuti, sempre Scarinzi e Moretti.
Coppola ha quindi relazionato sull’argomento della proroga di un ulteriore anno. Si è trattato di una scelta necessaria e responsabile.
La delibera è stata votata con 18 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti, Scarinzi (della maggioranza, che ha avuto recentemente con Santamaria un forte scontro verbale ndr) e Moretti.
Si è quindi passati al punto nove "Distretto diffuso del commercio "Valli e Colline del Sannio Beneventano", approvazione schema di statuto, atto costitutivo e accordo di distretto".
Sull'argomento ha relazionato l'assessore Luigi Ambrosone il quale ha detto dei Distretti commerciali previsti nella legge regionale in modo da creare una condizione di maggiore possibilità su commercio ed artigianato.
Il modello è quello dei Distretti Commerciali Naturali.
Nell’ottica della solidarietà inserire anche i Comuni viciniori al capoluogo per arrivare agli 11mila abitanti.
Con questo Distretto Diffuso entro febbraio avremo la possibilità di partecipare anche agli avvisi per i finanziamenti.
La votazione della delibera ha vistop il voto favorevole di 28 consiglieri e di 1 astenuto, Moretti.
Si è arrivati quindi al punto dieci: "Avviso "Italia City Branding2020". Città di Benevento. Riqualificazione e valorizzazione di piazza Duomo in Benevento attraverso la riconversione di uno spazio urbano incompiuto e inutilizzato in uno spazio di aggregazione sociale e culturale. Approvazione variante allo strumento urbanistico".
Ha relazionato l'assessore Mario Pasquariello il quale ha detto che è stata lamentata da taluni consiglieri comunali la difficoltà ad aver i link dove erano contenuti i documenti progettuali.
Il link, ha detto Pasquariello, era perfettamente funzionante ma chiedo lo stesso al presidente del Consiglio di ritirare il punto e rinviarlo ad altra seduta per modo da fugare ogni problema.
E così è stato poi fatto ma qualcuno della minoranza ha detto che la maggioranza ha colto l'occasione per ritirare un punto che era manchevole della documentazione necessaria.
Megna ha dettio che a questo punto ci è piombato addosso l'argomento, cinque giorno prima della seduta ed in Commissione non c’erano le carte e gli elaborati.
Occorrono tempi congrui. Diamoci i tempi giusti per visionare il progetto.
Il punto undici, l'ultimo ha trattato della "Richiesta convocazione Consiglio comunale "Lavori di completamento dell’asse interquartiere tra area Stadio, Rione Libertà e Viale Mellusi. Revisione del progetto. Discussione".
E' intervenuta Floriana Fioretti la quale ha detto che è indispensabile fare un Asse così come concepito 30 anni fa?
Il tema è stato sollevato dal Comitato "No Gallerie", con la raccolta di 600 firme, per fermare una opera inutile, impattante e non rispondente alle esigenze dei residenti.
La battaglia di una intera città.
Ci siamo trovati di fronte ad un'Amministrazione comunale sorda alle sollecitazioni dei residenti.
Avevamo chiesto un Consiglio aperto al riguardo.
Le voci della città vengono escluse ed ignorate. Chiediamo di non procedere a carro armato su questa opera come ha detto De Longis.
Chiediamo il blocco del finanziamento e di rivedere totalmente il progetto e di avviare un percorso alternativo.
Angelo Moretti, da remoto, ha detto che la visione di città che sta venendo fuori dai fondi ottenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) non è di lunga visione nonostante la ingente disponibilità di fondi non ci dice in maniera chiara dove stiamo andando.
La verità è che non si vuole perdere il finanziamento.
Che ne facciamo di queste gallerie all’interno della città?
I fondi non sempre sono portatori di utilità, ha concluso Moretti.
Capuano nell'intervenire ha detto che bisogna porre fine ad un’opera per la quale manca poco.
Tutta la struttura è stata fatta ed anche l’uscita dalla galleria su viale Martiri d'Ungheria.
Oggi c’è la possibilità con i fondi di coesione di portare a compimento l’opera.
Ci saranno anche parcheggi per liberare spazi sul viale Mellusi ed il viale degli Atlantici.
Inutile dunque fare un Consiglio su questo argomento.
La richiesta di Abbate alla Regione di bloccare ogni cosa, è decaduta, ha concluso Capuano.
Megna ha ribadito il sostegno al grido di allarme sollevato dagli abitanti di viale Martiri d’Ungheria e dal Comitato.
La nostra richiesta di un Consiglio comunale sull'argomento e che risale a mesi fa, è caduta nel vuoto.
Si tratta della vita di un intero quartiere per un’opera che ha l’età di quando facevo le elementari.
Progetto riesumato senza uno studio aggiornato.
Il timbro di questo progetto è degli anni Ottanta.
Vi consegneremo comunque una nota molto elaborata visto che non avete voluto far partecipare la popolazione a questa opera.
Quale coesione volete realizzare se una città vi sta dicendo di essere contraria?
Se tutto è stato già fatto, come dice Capuano, a che servono i 30 milioni di finanziamento?
Per fare i parcheggi e togliere l’immondizia?
Occorrono progetti più di futuro che di passato remoto.
Farese ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’Amministrazione su queste tematiche con vari argomenti importanti ed urgenti ma per questa richiesta di Consiglio abbiamo dovuto aspettare tre mesi.
Quando vuole l’Amministrazione sa porre barriere ed ostacoli e portare avanti azioni dilatorie.
Volevamo una partecipazione di carattere civico che è stata negata.
Perifano ha ringraziato chi, stoicamente, ha deciso di seguire fino alla fine questo dibattito.
Per il resto solo grande disattenzione.
Capuano è andato via ma ha detto che la discussione è inutile manifestando una tendenza di unutilità anche quando gli argomenti sono importanti e non sono perdite di tempo.
La cosa grave è che non ci si vuole confrontare nemmeno con la città oltre che con noi.
State manomettendo pezzi di città che sono nel cuore della gente come piazza Risorgimento dove mi chiedono: Ma che state facendo?
Ogni richiesta di allargare il dibattito viene considerato come un affronto e questo è un mistero.
Soli lobby professionali bene attrezzate hanno potuto prodisporre questo progetto che in un primo momento non era proprio previsto mentre si chiedevano fondi per completamento la fognatura e per l'Anfiteatro Romano di via Munazio Planco.
Un dibattito non inutile quello di oggi e potrebbe anche riflettere in un qualche beneficio se si dicesse alla città come giustificare un finanziamento di oltre 40milioni di euro per un progetti stravecchio.
A questo punto Picariello avrebbe voluto fare un nuovo intervento ma il sistema elettronico glielo ha impedito scrivendo sul suo tablet: Termine intervento.
Pasquariello ha replicato prendendo il posto del presidente del Consiglio comunale con il microfono funzionante.
Si agisce attraverso i bandi e non è un demerito questo dell’Amministrazione seguirli e parteciparvi.
Scusateci se siamo intervenuti su 10 scuole su 18; se siamo intervenuti sill’unica piazza che avevamo, piazza Risorgimento; se portare il Terminal bus dove andava portato; se abbiamo sentito lamentele da via Gaetano Rummo ma stiamo ripristinando Malies e le Orsoline. Il tutto certamente secondo le nostre idee.
Se avessimo ascoltato i 600 che dite voi, non saremmo intervenuti sulla scuola Torre o sul Malies.
Noi abbiamo l’idea di città che siamo legittimati a mettere in campo.
E’ stucchevole dire sempre la stessa cosa: Che idea di città avete.
Abbiamo intercettato tutte le risorse possibili.
Con questo progetto si decongestiona anche il traffico.
Dalla Regione abbiamo già ricevuto oltre 1.200.000 euro per la progettazione e studio di fattibilità e dunque rapportatevi anche con i vostri vertici regionali del Pd, dico a Fioretti.

comunicato n.174972




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