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Benevento, 08-12-2025 12:02 ____
Sara' presentato mercoledi' prossimo, 10 dicembre nella sala Vergineo del Museo del Sannio, il libro di Stefano Bisi, "Le Dittature serrano i Cuori"
Racconta dell'omicidio di Giovanni Becciolini, repubblicano, massone e antifascista trucidato a Firenze nella notte di San Bartolomeo
Redazione
  

Sarà presentato mercoledì prossimo, 10 dicembre, alle 17.00, nella Sala Vergineo del Museo del Sannio, il libro di Stefano Bisi, "Le Dittature serrano i Cuori", con la collaborazione dell'Associazione "Federico Torre" e il patrocinio della Provincia.
Dopo i saluti istituzionali e dell'associazione organizzatrice dell'evento, toccherà a Luigi Nunziato, vicepresidente del collegio circoscrizionale Campania-Lucania Goi, introdurre l'argomento trattato nel testo.
Sono poi in programma gli interventi di Umberto Del Basso De Caro e Mario Collarile, esperto di storia locale, mentre l'autore Stefano Bisi trarrà le conclusioni.
"Le Dittature serrano i Cuori" racconta dell'omicidio di Giovanni Becciolini, repubblicano, massone e antifascista - si legge nella nota inviata alla Stampa - trucidato a Firenze nella notte di San Bartolomeo, il 3 ottobre 1925.
Nella storia narrata da Bisi si intrecciano il racconto della moglie Vincenza Di Mauro che, con il figlio Bruno all'epoca in tenera età, fu costretta a rifugiarsi in Francia e poi in Svizzera e le versioni dell'accaduto riportate da diverse fonti.
Una narrazione avvincente che sfiora i confini del genere letterario noir, incluso il finale tutt'altro che catartico.
Il 2025 è l'anno del centenario di quella notte dell'Apocalisse, come la definì Vasco Pratolini, in cui, nel corso di una vera e propria "caccia al massone", vennero colpiti a morte anche Gustavo Console, avvocato, originario di Montecalvo Irpino, l'imprenditore Gaetano Pilati e quattro operai dei quali non si conoscono neppure i nomi.
Ma le parole scritte, la storia narrata e tramandata hanno un potere forte come le pietre d'inciampo che delimitano le porte delle case in cui abitarono le vittime del nazifascismo".

comunicato n.174808




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