Il Movimento Cristiano Lavoratori, movimento a carattere sociale, di solidarieta' e volontariato, nasce ufficialmente l'8 dicembre 1972
Il ricordo storiografico del presidente provinciale Massimiliano Nave
Redazione
Il presidente provinciale, Massimiliano Nave (foto), ci ha inviato una nota, in occasione del compleanno, che cade domani, lunedì 8 dicembre, del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl).
"Si tratta - scrive - di un movimento a carattere sociale, di solidarietà e volontariato, nato ufficialmente l'8 dicembre 1972, dopo la scissione con le Acli, per costruire un capitalismo dal "volto umano", nella profonda convinzione che libertà di mercato, solidarietà e sussidiarietà sono componenti complementari per un sano liberismo.
Con questo programma il Mcl, ormai da mezzo secolo, promuove gli ideali cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti e nella legislazione.
Sin dalla sua fondazione, il Movimento tiene fede a promuovere l'affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti italiani ed europei, nella legislazione in quanto costitutivi di una società buona per tutti.
Per questo, intende operare come movimento ecclesiale di testimonianza organizzata, in fedeltà agli orientamenti del Magistero della Chiesa, consapevole di una specifica responsabilità nella società.
Attenzione speciale alla famiglia e al lavoro, primo spazio per l'impegno sociale, cellula vitale della società, scuola della socialità e dell’educazione.
La famiglia rappresenta la società naturale, segno di speranza, nonostante la crisi, in un mondo che ha decisamente bisogno di imparare nuovamente ad amare e vivere in pace.
La data dell'8 dicembre simboleggia un intreccio di storia religiosa e identità europea.
Infatti, l'8 dicembre congiunge la celebrazione dell'Immacolata Concezione e l'adozione della bandiera europea.
Secondo la bellissima definizione di Papa Benedetto XVI, l'Europa nasce dall'incontro fra Gerusalemme, Atene e Roma.
Il valore di ogni essere umano, la giustizia in luogo dell’arbitrio, la libertà come diritto e non come concessione, l'eguaglianza fra le persone, senza distinzioni di sesso, di etnia, di religione, di orientamento.
Sono questi i principi, credo condivisi da credenti e non credenti, sui quali si fonda il nostro modello di civiltà.
Chi vuole parlare seriamente di Europa dovrebbe ripartire da questi principi e non da scelte solo di tipo economico.
Questo è il tempo di scelte coraggiose.
Affidiamo, nel giorno dell'Immacolata, le famiglie, i giovani, i governanti alla madre di tutte le madri e Maria Madre d'Europa prega per noi e per il Mondo intero".
comunicato n.174794
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