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Benevento, 04-12-2025 14:26 ____
Il suono della sirena che annunciava l'uscita della "prima partenza" mentre l'arcivescovo Accrocca avviava la Messa ci ha fatto riflettere
Ci ha portati tutti a considerare che ci trovavamo in un luogo dove la emergenza e la necessita' di intervenire, magari per salvare vite umane, non tiene conto di ricorrenze, e' quotidana, costante ed immediata. I Vigili del Fuoco hanno celebrato la memoria liturgica della loro patrona, Santa Barbara Rappresentiamo lo Stato nei confronti degli ultimi ha detto il comandante Mario Bellizzi
Nostro servizio
  

Il suono della sirena che annunciava l'uscita della "prima partenza" mentre l'arcivescovo mons. Felice Accrocca stava appena avviando la celebrazione della santa Messa, ci ha portati tutti a considerare che ci trovavamo in un luogo dove la emergenza e la necessità di intervenire, magari per salvare vite umane, non tiene conto di celebrazioni e ricorrenze, è quotidana, costante ed immediata.
Il riferimento è alla celebrazione della memoria liturgica di Santa Barbara, patrona, tra gli altri, dei Vigili del Fuoco, celebrata nella palestra del Comando provinciale dei pompieri alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio.
Se cercate il Signore quando si fa trovare, non perdete l'occasione di farlo perché non è detto che poi quel treno ripassi.
Non entra nel regno dei Cieli chi si batte il petto e chi dice Signore, Signore, ma chi agisce seguendo il Vangelo, ha proseguito il vescovo che ha concelebrato con don Lupo Palladino mentre il coro della parrocchia ha sottolineato le fasi salienti della Messa.. 
Noi siamo soliti a trasformare il necessario in ordinario e viceversa e dunque è come se ci facessimo una religione a nostro uso, ma senza Fede.
Nella fase più acuta del covid, c'erano fedeli che non accettavano di fare la comunione ricevendo l'ostia in mano, per alcuni questo era un problema perché ritenevano che la lingua fosse più pulita, che peccasse meno delle mani mentre sappiamo che non è così.
Bisogna allora cercare il Signore su basi solide su cui costruire poi la nostra Fede e fare le nostre scelte.
Se persone che si preparano al matrimonio ritengono che il problema sia commissionare le fotografie o l'arredo floreale della chiesa, è chiaro che si sta costruendo sulla sabbia.
La storia, ha proseguito l'arcivescovo, ha peraltro rovesci improvvisi ed anche per banalità può cambiare radicalmente le persone e così i popoli.
Oggi le città dei cucuzzoli, quelle che si costruivano una volta per essere più difendibili dagli attacchi dei nemici, non ci sono più, sono disabitate e le altre sono state realizzate a valle perché non appare esserci questa necessità di difendersi. Ma può non essere così.
Una volta l'Islam era più avanti di noi occidentali, in tutto, a cominciare dalla medicina.
Nell'era moderna non è più così, c'è stato un rovescio di posizioni.
I deboli sono sopravvissuti ai potenti (Isaia) e dunque bisogna stare attenti anche come popoli e tra popoli a non tirare troppo la corda sui deboli perché tutto questo può rivelarsi anche a danno dei potenti.
Non è giusto, ha ammonito l'arcivescovo, sprecare risorse.
Con ciò si contribuisce a gettare le fondamenta di nuove ingiustizie e non è detto che in una disputa poi vinca quello apparentemente più forte.
Tutti devono avere di che mangiare.
Una società che fa crescere le disuguaglianze mette ulteriori esplosivi nella santabarbara.
Si corre il rischio che un fiammifero acceso accidentalmente, possa far saltare tutto.
Un incidente può attivare l'incendio e se le armi di oggi cominciano a sparare, non resterà più nulla.
Basta poco. Ed allora Santa Barbara smussi le questioni tra i popoli  
La corda di salvataggio che è stata portata all'Offertorio, ha concluso mons. Accrocca, sia quella delle relazioni e ci travolga e ci faccia vivere meno isolati.
A questo punto c'è stata la lettura della Preghiera del Vigile del Fuoco.
...Quando la sirena urla per le vie della città, ascolta il palpito dei nostri cuori votati alla rinuncia...
Poi la parola è passata al comandante Mario Bellizzi che ha sottolineato la soddisfazione e l'onore per la presenza di tante autorità ed è questo in linea con le ultime parole pronunciate dall'arcivescovo relativamente alla corda di salvataggio che dà anche il senso della partecipazione istituzionale e dei legami che si creano.
La festa di quest'anno, ha proseguito Bellizzi, è particolare perché con essa si annuncia anche che il Governo ha stabilito per il 27 febbraio la Festa Nazionale dei Vigili del Fuoco, una data importante perché in quel giorno del 1939 nacque il Corpo dei Vigili del Fuoco che in precedenza era composto dai civici pompieri disseminati nei capoluoghi di provincia.
Sulle attività di soccorso in questo periodo c'è da acquisre un elemento che invita ad una profonda riflessione visto che ci sono tante diseguaglianze sociali.
Molti sono i nostri interventi cosiddetti di staticità o di incendi ma osserviamo anche che molti di questi disastri sono scaturiti da eventi determinatisi per via di scarse manutenzioni agli impianti domestici. Questo anche a causa di condizioni economiche disagevoli.
Ed allora la riflessione è che la nostra attività ha il privilegio di rappresentare lo Stato nei confronti degli ultimi.
Infine, il comandante ha annunciato che il prossimo 18 dicembre, a Pietrelcina, ci sarà il Giubileo regionale dei Vigili del Fuoco di tutta la Campania.

comunicato n.174729




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