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Benevento, 01-12-2025 15:44 ____
Novecento metri, in linea d'aria, separano la chiesa di San Gennaro a piazzale Carducci da quella di San Giuseppe Moscati a Capodimonte
Tremila passi andata e ritorno. Qualcuno ha mai provato a farli a piedi? Io si' e ne sono rimasto sconcertato, afferma Giuseppe Iorio, segretario di Civico 22
Redazione
  

Giuseppe Iorio, segretario di Civico 22, segnala la situazione in cui si troverebbe un cittadino se volesse effettuare il percorso a piedi che conduce dalla chiesa di San Gennaro a piazzale Carducci a quella di San Giuseppe Moscati a Capodimonte.
"Novecento metri, in linea d'aria - scrive - separano la chiesa di San Gennaro a piazzale Carducci da quella di San Giuseppe Moscati a Capodimonte.
Tremila passi andata e ritorno.
Una passeggiata piacevole, begli scorci, alberi, il ponte San Nicola, mezz'ora di cammino... solo che non si può fare.
Ci ho provato, accompagnato dal frastuono della grande talpa che trapana lì dove c'era la "Federico Torre".
Trovo di fronte a me una grande rotonda, il traffico è sostenuto, gli autisti hanno fretta e mancano le strisce pedonali.
Mi acconcio a una deviazione, seguo via Mustilli fino al pattinodromo, ancora niente strisce.
A mio rischio e pericolo decido di cambiare marciapiedi; arrivo quindi a un semaforo, attendo, attraverso e poi il nulla, con macchine in accelerazione che vengono veloci da più direzioni, svincoli, curve che riducono la visibilità a pochi, brevi metri.
C'è ancora luce, mi avventuro e attraverso.
Prima del ponte san Nicola mi tengo sulla sinistra, ma non c'è modo di proseguire.
Mi allungo a via Croce Rossa, niente strisce a vista d'occhio.
Ritorno indietro, ascolto attentamente, silenzio, decido di sfidare la sorte e poi, tra marciapiedi mai completati, ancora un doppio attraversamento.
Mi va bene, giro attorno a un muro senza sapere cosa mi riservi il destino, contemplo altri svincoli, altre rotonde; della chiesa di San Giuseppe Moscati se ne intravede, lontana, la guglia.
Comincia a imbrunire, decido di tornare indietro, seguo via Hirsch e via Rotili, niente strisce o semafori ma solo curve cieche e automobili inferocite.
Mi aiuta uno stop, attraverso confidando nel senso civico degli automobilisti; poi un cambio di marciapiede assai pericoloso e di nuovo in salvo vicino alla talpa meccanica che delizia gli abitanti di via Nicola Sala.
Un quartiere popoloso con migliaia di abitanti, posto a poche centinaia di metri dal centro, è irraggiungibile a piedi o in bicicletta: Una cesura netta, insuperabile, insopportabile.
Mi chiedo se qualcuno dell'amministrazione si sia mai posto il problema e come affrontarlo.
Ma ci hanno mai provato, il sindaco, il vicesindaco o l’assessore al ramo, a raggiungere a piedi Capodimonte?
Se vogliono, li accompagniamo".

comunicato n.174672




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