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Benevento, 30-11-2025 21:46 ____
Citta' Spettacolo Teatro apre con una rappresentazione che risponde alla necessita' di proporre il Teatro dopo una serie interminabile di "leggerezze"
Questo e' vero Teatro, ci ha detto Geppy Gleijeses, che ha proposto "Il fu Mattia Pascal". Tutto come da tradizione. Oggi girano compagnie con due o tre attori e molto spesso con la proposizione di molologhi, quattro carabattole, le luci che non sono luci e quattro neri... Io sono uno degli ultimi allievi di Eduardo il quale mi ha insegnato che il teatro si fa cosi' ed io cosi' lo faccio
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Benevento Città Spettacolo Teatro si è aperta con uno spettacolo che risponde pienamente alla necessità di proporre il Teatro dopo una serie interminabile di spettacoli cosiddetti leggeri che hanno caratterizzato l'estate e l'autunno.
Geppy Gleijeses (nella quarta foto in basso con la sorella, attrice, Marilù Prati), con la sua compagnia composta da ben undici attori, oltre la sua persona, ha proposto "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello.
Scene curate nei particolari e così come i costumi e le musiche.
Tutto come da tradizione ed anche su questo abbiamo brevemente chiacchierato con l'attore, Geppy Gleijeses poco prima che lo spettacolo avesse inizio, inconsapevolmente così trasgredendo la regola aurea del silenzio che gli attori si impongono, per la concentrazione, mezz'ora prima dell'inizio.
Scorrendo il suo curriculum, abbiamo detto all'attore, non è difficile accorgersi che una vita intera lei l'ha dedicata al Teatro.
E' proprio vero, ci ha subito risposto, sono 52 anni che calco le tavole del palcoscenico.
Stasera, abbiamo ripreso noi, lei inaugura una rassegna teatrale cui i beneventani sono particolarmente legati e lo fa con la rappresentazione non di un finto ma di un vero teatro.
Sì questo, ci ha risposto, è vero teatro.
Oggi girano compagnie con due o tre attori e molto spesso con la proposizione di molologhi; quattro carabattole di poco pregio; le luci che non sono luci; quattro neri...
Qui invece c'è una grande scenografia, una grande regia, quella di Marco Tullio Giordana, undici attori bravissimi, tanti tecnici, un testo straordinario, insomma una compagnia come quelle che si faceveno una volta e come si dovrebbero continuare a fare.
Ritene che questi numeri, abbiamo ancora chiesto a Gleijeses, possano reggere, anche perché poi essi si scontrano con la economicità di una rappresentazione?
Ma certo, ci ha risposto, che questo è un problema ma se lo devi fare il teatro lo devi fare così.
Io sono uno degli ultimi allievi di Eduardo il quale mi ha insegnato che il teatro si fa così ed io così lo faccio.
Con lo spettacolo che propone stasera al Teatro Comunale, gli abbiamo ancora chiesto, è possibile mandare anche un messaggio ai giovani che assisteranno alla rappresentazione, non molti in verità?
"Il fu Mattia Pascal", ci ha risposto, è un romanzo di deformazione ed è il primo e più straordinario romanzo di Pirandello scritto nel 1904. Ancora oggi se si va a cercare nelle pieghe, è difficile approfondirle tutte ma questa è comunque la storia di un uomo che nasce e muore tre volte ed è bellissima così come le sue trasformazioni, il suo modo di essere, la sua ricerca di verità e poi è anche l'inizio della stagione degli antieroi.
Prima avevamo i grandi eroi romantici, Ernani, Adelchi di Manzoni ed invece qui vediamo la storia di un uomo fragile, in qualche modo debole, che cerca di cavarsela ed il suo tragitto è molto affascinante e che certamente prende e cattura i giovani come ha catturato tutte le generazioni precedenti.
E quindi l'invito è a reggere... abbiamo concluso noi...
Se lei parla dei tempi attuali, ci ha detto infine Gleijeses, l'invito è addirittura a combattere, a reggere per combattere, allora certamente sì.
Sin qui il colloquio con Gleijeses.
Il prossimo appuntamento con la rassegna è per il 13 dicembre con Francesco Cicchella in "Tante belle cose".

  

  

  

  
  
  

  

  

comunicato n.174652




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