L'Associazione "Auna" scende in piazza martedi' prossimo 25 novembre
L'intento e' quello di rompere il silenzio in occasione della giornata nazionale per l'eliminazione della violenza patriarcale
Redazione
A seguito dell'assemblea pubblica tenutasi al "Il Funambolo - Caffè letterario" è stata condivisa la necessità di essere presenti nella città di Benevento, per rompere il silenzio in occasione della giornata nazionale per l'eliminazione della violenza patriarcale.
A sostenerlo è l'Associazione "Auna" che ha annunciato una serie di eventi in programma martedì prossimo, 25 novembre.
Prima della partecipazione al corteo di arte urbana realizzato dall'Associazione Ben Art in collaborazione con il Centro Studi Carmen Castiello ed altre realtà del territorio, ci sarà un momento collettivo creativo, a piazza Orsini, alle 16.00, dove poter costruire insieme cartelloni e slogan da portare durante il corteo, che partirà dalla stessa piazza alle 17.00.
In seguito, alla fine del corteo, è in programma un presidio rumoroso a piazza Santa Sofia alle 18.00, "per far emergere quella che è la denuncia alla normalizzazione della violenza patriarcale che viviamo quotidianamente, portando le nostre esperienze, i nostri corpi e le nostre parole".
"Tra i dati raccolti dall'Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi di Non Una Di Meno (Nudm) - si legge nella nota inviata alla Stampa - quest'anno in Italia sono stati registrati 77 femminicidi, 3 suicidi indotti di donne, 2 suicidi indotti di due persone trans, 1 suicidio indotto di una persona non binaria, 1 suicidio indotto di un ragazzo.
Inoltre, tra le cronache di media nazionali e locali, sono stati riportati almeno altri 68 tentati femminicidi e almeno due figlicidi, di due ragazzə uccisə dal padre.
Il 14,3% di questi eventi è stato registrato in Campania; tra questi, ricordiamo il caso di Elisabetta Polcini, uccisa dal marito Salvatore Ocone a Paupisi.
Questi dati, nonostante traccino ogni anno un quadro nazionale raccapricciante, in merito ad episodi di violenza fondati su motivi di discriminazione legati all’identità di genere, non ci restituiscono quella che è la misura quotidiana della violenza patriarcale.
Quella che viviamo e a cui assistiamo ogni giorno in quanto donne, persone trans, studenti, insegnanti, precarie, lavoratrici e professioniste che si occupano dei servizi antiviolenza.
Una violenza che, seppur da anni è stata riconosciuta come una questione sociale e culturale, dunque trasversale e presente in forme diverse in ogni rapporto umano, ogni istituzione e ambiente che viviamo, continua ad essere affrontata in forma strettamente emergenziale e con soluzioni esclusivamente punitive.
Scendiamo in piazza il 25 novembre a Benevento!
Una giornata che non vogliamo che sia esclusivamente di commemorazione ma che diventi una giornata di lotta in cui riconoscerci come corpi che resistono ogni giorno a diverse forme di violenza; in cui ribadire che la violenza non è una fatalità e che la prevenzione è una scelta politica fatta di reali politiche sociali; in cui denunciare un sistema antiviolenza al collasso, sempre più definanziato e isolato.
Perché essere libere significa avere una casa a prezzi accessibili; avere un'acqua pubblica che scorre dal rubinetto; avere dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture funzionanti; avere un sistema di prevenzione alla violenza che metta al centro l'autodeterminazione dei corpi e l'educazione al consenso e alle differenze".
comunicato n.174500
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