Non voglio piu' sentire, da imprenditori, che non hanno la possibilita' di assumere i nostri giovani in quanto privi delle qualifiche professionali
Per questo e' stata avviata l'iniziativa del 4+2. Tutto questo, che va incontro alle aspettative delle aziende, e' stato contestato dai vetero-comunisti della Cgil e dell'Alleanza Verdi Sinistra come un qualcosa che sa di vecchio. La verita' e' che loro guardano indietro e non verso il futuro come facciamo noi che siamo per la crescita felice e non per la decrescita infelice, come ebbe a dire Roberto Fico che con chi lo sostiene rappresenta il peggio della politica di questa regione, ha detto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara alla manifestazione elettorale organizzata dai candidati Luigi Barone e Teresa Ciarlo
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Non voglio più sentire, da imprenditori, che non hanno la possibilità di assumere i nostri giovani in quanto privi delle qualifiche professionali utili all'attività aziendale.
Abbiamo per questo avviato l'iniziativa del 4+2 che è un nuovo modello di istruzione tecnica e professionale che prevede quattro anni di scuola secondaria superiore, seguiti da due anni di specializzazione negli Istituti Tecnologici Superiori (Its) Academy.
Questo percorso, che diventa ordinario, collega direttamente la scuola al mondo del lavoro attraverso una stretta collaborazione con le imprese per creare programmi formativi mirati e professionalizzanti.
Al termine dei quattro anni si può scegliere di entrare direttamente nel mondo del lavoro, accedere all'università o proseguire negli Its Academy per ottenere una specializzazione di alto livello.
Tutto questo, che va incontro alle aspettative degli imprenditori, è stato contestato dai vetero-comunisti della Cgil e dell'Alleanza Verdi Sinistra (Avs) come un qualcosa che sa di vecchio.
La verità è che loro guardano indietro e non verso il futuro come facciamo noi che siamo per la crescita felice e non per la decrescita infelice, come ebbe a dire Roberto Fico.
Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito, ha ribadito questi concetti nel corso della sua visita elettorale a Benevento a sostegno dei candidati della Lega, Luigi Barone e Teresa Ciarlo.
Valditara potrà non piacere per il suo modo deciso di agire e perché sta scardinando a poco a poco vecchie rendite di posizione, ma sta lavorando a fondo per cambiare una scuola che di problematiche ne ha accumulate tantissime nel corso degli anni in cui si è stati staticamente ad osservare, ha detto una signora del pubblico parlando delle vicissitudini della figlia insegnante al nord e che guardano con molto favore anche al rigore ed al rispetto dei ruoli che poco alla volta, con il ministro Valditara, stanno tornando nelle aule delle nostre scuole.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Pago Veiano, Mauro De Ieso, che ha manifestato la sua preoccupazione per una ipotizzata astensione dal voto di domenica e lunedì prossimi, un gesto questo che potrà essere preoccupante e quindi bisogna battere tutte le strade, ha detto ai presenti, per convincere gli aventi diritto ad andare a votare.
Proviamo a vincere, ha detto De Ieso nel suo breve messaggio.
A seguire è intervenuta la candidata Teresa Ciarlo che ha sottolineato come il suo quotidiano contatto con i ragazzi, lei che che è una psicoterapeuta, ha fatto emergere come essi vivano in una grande confusione nell'ambito delle proprie famiglie.
I genitori non danno più regole da seguire e quelle poche che ci sono non le fano rispettare sopratutto relativamente all'approccio con i social.
Bisogna quindi aiutarli, genitori e figli, a mettere i confini utili ed in questo un grande ruolo, ha concluso Ciarlo, ha anche la scuola.
La parola e quindi passata all'altro candidato, Luigi Barone, il quale ha identificato il Sannio come un territorio laborioso ma dove si soffrono le problematiche comuni alle aree interne.
Ed il dato negativo diffuso oggi sulla Qualità della Vita, la statistica di "Italia Oggi", relativamente al'istruzione pone Benevento dal 70esimo all'81esimo posto in graduatoria. Al fondo della classifica.
Questo la dice lunga sulle difficoltà del territorio.
Siamo una piccola provincia, da un punto di vista numerico, ha proseguito Barone, ma con una grande estensione territoriale e questo provoca ulteriori difficoltà.
Ora, grazie all'intervento del Ministero dell'Istruzione e del Merito, si stanno ricostruendo tante scuole, cosa a cui il Centrosinistra, negli ultimi 25 anni, di cui 20 a sua guida, non ha badato eludendo così le sue responsabilità.
Se la Campania tutta è in queste condizioni e si dibatte nel fondo delle varie classifiche, la colpa è di questo Centrosinistra che oggi si ricandida alla guida della Regione.
Se approvate il loro operato, tornate a votarli, ha concluso Barone.
A questo punto ha preso la parola il ministro Valditara il quale ha sottolineato essere stato il ministro dell'Istruzione che più di tutti i suoi predecessori ha visitato le scuole della Campania.
Mi piace venire a contattlo con le famiglie scolastiche.
Ha quindi parlato della formazione dei giovani che in Campania e tra le peggiori in Italia se non la peggiore in assoluto.
Le scuole della regione hanno accolto la riforma del 4+2 ed assieme alla Lombardia detengono il primato delle adesioni me resta debole.
Sono 9.500 gli allievi iscritti ma si tenga conto che in Sicilia ce ne sono 20mila per non parlare della Lombardia.
Qui la percentuale è dello 0,9% ed è come se non esistesse vitalità nella formazione regionale e questo potrebbe rappresentare una posizione di debolezza per chi si incammina alla ricerca di un lavoro.
Eppure il Governo ha investito sulle scuole 1miliardo e 663mila di euro ed in totale 2miliardi e 640mila.
Mai tanti soldi destinati alla formazione.
Ma non basta questa nostra disponibilità se è poi la Regione che deve coordinare il dimensionamento scolastico.
Con l'Agenda Sud per la prima volta abbiamo anche preso di petto la drammatica questione della dispersione scolastica, ha poseguito il ministro, raddoppiando le risorse con 600 milioni di euro.
A 14 anni chi smette di andare a scuola, non ha futuro. Può solo lavorare a nero oppure essere manovalanza per la criminalità organizzata.
In questa azione abbiamo recuperato ben 8mila ragazzi che non andavano più a sculola e tra questi ben 288 sono di Benevento.
Solo per questo si dovrebbe votare chi si è occupato concretamente e per la prima volta di questi giovani e lo abbiamo fatto anche con la valorizzazione, in negativo, del voto in condotta e la riforma della maturità che torna ad essere tale.
Ora sono le scuole che devono fare la loro parte..
Diffamare, fare demagogia così come agisce la sinistra, è facile.
Io credo invece che dobbiamo rappresentare la politica del fare.
La Campania ha una seconda elementare al primo posto in Italia nelle varie materie e nello specifico in matematica si è secondi. Questi sono i dati che emergono dalle indagini.
L'altro giorno, ha proseguito Valditara, un imprenditore a capo di una azienda che fattura oltre 4miliardi di euro l'anno, dunque una struttura importante, mi ha detto che non riesce a trovare 400 giovani da inserire nella sua struttura e questo perché non c'è la formazione.
Bisogna allora invertire l'andamento perché è questo cambiare il futuro di un territorio.
E qui Valditara ha parlato della formazione di cui abbiamo scritto in apertura.
Noi qui, in questa terra, abbiamo insegnato e conosciuto i valori fondamentatli dello stare insieme e come possiamo dimenticare questo passato?
Dobbiamo allora guardare ad esso per poter costruire il futuro.
Io sto cambiamndo la scuola.
Non voglio più sentire del bullo che mette le mani addosso all'insegnante o lo studente che gli dice stai zitto che parlo io.
Bisogna tornare al rispetto per l'autorità.
Questo non significa autoritarismo ma chi sbaglia deve pagare, anche i danni materiali che provoca con le sue azioni.
Dobbiamo tornare a pensare che accanto ai diritti ci sono anche i doveri.
Il contrario di quanto ha affermato con i suoi Governi la sinistra che ha sempre parlato solo di diritti e mai di doveri.
Io amo i nostri giovani e per questo voglio che la scuola sia anche essere il luogo dell'impegno e deve essere l'istituzione che deve aiutarli ad alzarsi se si cade.
Dobbiamo poter realizzare una scuola che valorizzi i talenti e non tollerare che sfasciare una classe possa essere ricondotto ad esuberanza giovanile anche perché per riparare quei danni che si fanno, dobbiamo pensarci noi, con i nostri soldi.
L'educazioone all'empatia, l'abbiamo introdotta noi, ha proseguito Valditara.
Siamo partiti per questo a settembre del 2024 educando al rispetto ed il risultato di questa nostra azione è che la quasi totalità delle scuole italiane ha avviato questo percorso e nel 70% dei casi è stato notato verso di esso un atteggiamento positivo da parte dei ragazzi come sul non uso del cellulare in classe.
Noi non ci facciamo intimidire e continueremo a lavorare per dare autorevolezza al docente.
Siamo anche il Governo che abbiamo sbloccato il rinnovo dei contratti della scuola fermi da 10 anni.
In tre settimane abbiamo deciso la destinazione di 300 milioni che erano in discussione da oltre 3 anni e li abbiamo distribuiti sugli stipendi degli insegnati.
Quest'anno poi è previsto anche un bonus di 240 milioni.
Bisogna proseguire nell'applicazione delle regole, ha concluso il ministro, e stabilire i confini dell'Io ed il rispetto dell'altro ed abituarsi ad accettare anche i No e non solo i Sì.
Via lo slogan del vietato vietare.
La gentilezza mettiamola noi e lasciamo agli altri, a chi mistifica, le parole di odio.
La scuola non è il luogo dell'indottrinamento e Fico e chi lo sostiene rappresenta il peggio della politica di questa regione.
Infine, Valdidatara ha sottolineatio che a Parigi, al rapporto sullo stato delle scuole in Europa, l'unico ministro invitato a parlare è stato proprio lui per presentare la pratica dell'Agenda Sud.
comunicato n.174375
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