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Benevento, 11-10-2025 13:53 ____
Un piccolo ma utile servizio ai lettori di "Gazzetta" ma giuro che non vi suggeriro' di vivere solo di legumi e prelievi ematici. Promesso
Luca De Lipsis dismette i panni del narratore di successo e rimette quelli, a lui oramai piu' che familiari, del medico. A partire da oggi alimentera' con la sua lunga esperienza di medico ospedaliero, la rubrica settimanale che ha voluto chiamare "Pillole di salute". Si comincia parlando di Infarto
Nostro servizio
  

Luca De Lipsis dismette i panni del narratore di successo e rimette quelli, a lui oramai più che familiari, del medico.
A partire da oggi alimenterà con la sua lunga esperienza di medico ospedaliero, la rubrica settimanale che ha voluto chiamare "Pillole di salute".
Ogni volta, ogni sabato, affronterà un nuovo argomento in tema di salute ed andremo così avanti fino sotto alle festività natalizie.
Poi non si parlerà più di salute, penseremo a celebrare, con l'auspicio di poterlo fare quest'anno in un clima di ritrovata serenità e di pace, degli affetti e dei sentimenti legati al Natale ed al suo significato di "rinascita".
Questa prima puntata riguarda l'infarto, un evento, molto spesso irreparabile, che è molto presente in questi ultimi tempi. Almeno questa è la sensazione, non confortata da dati statistici, che ci perviene.

Leggiamo Luca De Lipsis.                                                                 L'INFARTO

Amici lettori, ho iniziato questo percorso collaborativo con "Gazzetta di Benevento" per offrire un piccolo ma utile servizio ai cittadini: Una rubrica settimanale dedicata alla prevenzione delle malattie più comuni dell'età adulta e ai consigli pratici (e sostenibili) per prendersi cura del proprio corpo.
Lo so, appena si tocca l'argomento salute, stili di vita e prevenzione, qualcuno già sbadiglia e gli scaramantici iniziano con le loro contromisure.
Ma vi rassicuro, non sarà un trattato di medicina interna e non vi suggerirò di vivere solo di legumi e prelievi ematici.
Promesso.
Oggi parliamo di infarto, il classico colpo di scena non previsto negli atti della vita, una patologia spesso abusata e confusa, dal mal di denti ai dolori intercostali artrosici.
Perché succede? Come possiamo riconoscerlo? Si può fare qualcosa per evitarlo o siamo tutti in balia degli sbalzi del colesterolo?
I principali fattori di rischio sono:
Il fumo (compreso anche la sigaretta occasionale del sabato sera);
L'ipertensione arteriosa;
La sedentaria (se il passo più lungo della giornata è dal letto al frigorifero);
Stress cronico;
La dieta poco equilibrata che non significa McDonald's (ed in città c'è l'imbarazzo della scelta) ma neanche "solo" McDonald's.
La diagnosi precoce: il cuore ci manda segnali che non sono solo metafore romantiche ma un vero e proprio quadro clinico rappresentato da dolore in petto, affanno isolato, epigastralgica, palpitazioni strane.
Se sentite qualcosa che non va vi consiglio semplici esami non invasivi come l'elettrocardiogramma o l'ecocardiogramma che già ci possono indirizzare verso una diagnosi di genere.
L'infarto miocardico acuto è il risultato finale di un processo lento e silenzioso chiamato aterosclerosi, ovvero l’accumulo di grassi cattivi intorno al vaso, nella fattispecie le arterie coronarie, che con il tempo le occlude.
Pertanto, prevenirlo è possibile agendo sui fattori di rischio modificabili e sui corretti stili di vita.

Fumo di sigaretta
Smettere di fumare è una delle misure più efficaci per ridurre il rischio cardiovascolare.
Il rischio diminuisce significativamente già dopo 1 anno dall'interruzione.

Ipertensione arteriosa (pressione alta)
Seguire una dieta povera di sale e grassi saturi.
Ridurre lo stress e fare regolare attività fisica.
Assumere farmaci antipertensivi se prescritti dal medico. Target consigliato <130/80 mmHg nei soggetti a rischio.

Colesterolo alto (ipercolesterolemia)
Evitare grassi trans e saturi.
Preferire alimenti ricchi di fibre (cereali integrali, frutta, verdura).
In alcuni casi può essere necessario assumere statine o altri farmaci. Target consigliato per il colesterolo cattivo nel sangue detto Ldl (quello che forma le placche aterosclerotiche).
Se sei a rischio molto alto (ad esempio, hai già avuto un infarto, hai il diabete con complicanze, una malattia ai reni o placche nelle arterie), il colesterolo Ldl dovrebbe essere inferiore a 55 mg/dL.
Inoltre, si cerca di ridurlo almeno del 50% rispetto al valore iniziale.
Se sei a rischio alto (ad esempio, hai la pressione alta, colesterolo alto e altri fattori di rischio combinati), il valore consigliato è inferiore a 70 mg/dL, anche in questo caso con una riduzione di almeno il 50% dal valore di partenza.
Se il tuo rischio è moderato, il target è inferiore a 100 mg/dL.
Per chi ha un rischio basso (nessun fattore di rischio importante), il valore può arrivare fino a 116 mg/dL, ma è comunque meglio mantenerlo più basso possibile.

Sedentarietà
Almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana.
Camminare, andare in bicicletta, nuotare o fare ginnastica.

Sovrappeso e obesità
Controllare il peso corporeo con una dieta equilibrata e attività fisica regolare.
Mantenere un Imc (Indice di Massa Corporea) entro i limiti consigliati (18,5–24,9).

Diabete mellito (specie tipo 2)
Dieta sana, esercizio fisico e controllo del peso.
Monitoraggio regolare della glicemia e trattamento adeguato.

Alimentazione non equilibrata
Seguire una dieta mediterranea, ricca di: Frutta, verdura, cereali integrali, legumi, olio d'oliva.
Pesce e carne magra.
Ridurre zuccheri raffinati, alcol e cibi ultra-processati.

Stress cronico
Tecniche di rilassamento: meditazione, yoga, mindfulness.
Dormire almeno 7-8 ore per notte.
Eventuale supporto psicologico o psicoterapico.

Alcol
Limitare il consumo: massimo 1 unità alcolica al giorno per le donne, 2 per gli uomini.
Un percorso regolare di follow up potrebbe essere la terapia farmacologica mirata e controlli di laboratorio ogni 3-6 mesi. Gli esami da monitorare sono:
Profilo lipidico completo.
Glicemia e HbA1c
Pressione arteriosa.
Peso corporeo e Bmi
Ecg di controllo (ai primi sospetti sintomi).

In conclusione, l'infarto non è un destino ineluttabile.
E' il risultato di scelte quotidiane eccessive e censurabili. Se è vero che non possiamo controllare tutto, è altrettanto vero che possiamo vivere meglio se alla sigaretta del sabato sera sostituiamo la febbre del sabato sera.

Ps: Per domande, osservazioni, censure o altro potete scrivere all'indirizzo osservatorio@comunebn.it

comunicato n.173663




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