Luca Varone, interprete della fortunata serie televisiva "Mare fuori", acclamato dal giovanissimo pubblico del "San Marco" sollecita al bene altrui
Sono molto fiducioso nella mia generazione ed in quelli anche piu' piccoli di me, perche' abbiamo un briciolo di umanita' in piu' e siamo convinti di volerci bene nella speranza che cambino le cose al piu' presto. Marco Maddaloni, judoka e personaggio televisivo, spinge i ragazzi a non perdere tempo prezioso ed a dare il massimo nelle cose che si accingono a fare. Per me stop ai reality. Ora voglio fare il papa' dei miei tre meravigliosi figli
Nostro servizio
Due ospiti importanti hanno affrontato la corposa platea di giovani che hanno affollato il capiente Cinema Teatro "San Marco" per assistere alla seconda giornata di Benevento Social FilmFestival ArTelesia.
A salire sul palco, per una esibizione fuori programma visto che l'attore era atteso in mattinata a Pietrelcina e nel primo pomeriggio al carcere di Benevento, è stato per primo Luca Varone (nella foto di apertura e nelle prime due in basso), interprete della fortunata serie televisiva "Mare fuori" a cui ha partecipato dalla IV edizione mentre la VI andrà in onda a partire dal prossimo febbraio, ed è ha ricevuto una calda e calorosa accoglienza da parte del pubblico formato tutto da allievi delle scuole superiri ed anche delle ultime classi delle scuole medie.
Al termine della sua breve esibizione sul palco, abbiamo scambiato qualche battuta sottolineando il fatto che egli, in questa giornata particolare, si rivolge ad un pubblico di suoi coetanei.
Ed allora, abbiamo detto a Varone, cosa ritiene che si possa ancora dire a questi giovani che non vivono poroprio un momento facilissimo della loro esistenza?
Non lo vivono loro un momento felice, ci ha risposto, ma non lo vive nessuno, purtroppo.
Nessuno è tranquillo al momento.
Mi fa piacere che questa mia visita a Benevento sia capitata proprio oggi, in concomitanza con uno sciopero in atto e con il quale sono profondamente d'accordo. Mi auguro, anzi, che esso continui anche se esso ha causato problemi di locomozione, a me per primo per giungere sin qui, ma va bene così.
E' giusto fare del bene altrui, cosa questa che dimentichiamo troppo spesso.
Aiutare oggi significa riceverlo domani. A livello di umanità questa è poi una cosa fondamentale e mi dispiace che non tutti gli italiani ed il mondo la pensino così.
Sono però molto fiducioso nella mia generazione ed in quelli anche più piccoli di me, perché abbiamo un briciolo di umanità in più e siamo convinti di volerci bene nella speranza che cambino le cose al più presto.
L'impegno nel cinema, nella televisione, le è servito per la sua crescita personale e professionale, abbiamop ancora domandato al giovanissimo attore?
Certamente sì, ci ha risposto.
E' stato per me il cambiamento. E' stata anche la cosa che mi ha dato di più nella mia vita e che mi fa fatto scoprire un'arte incredibile che può rappresentare tutta una vita. Tutto ciò, per me, è fondamentale.
Mi permette anche di evadere da me stesso quando sono troppo preso dai miei pensieri e ti immedesimi in un'altra persona, quella che non esiste, ovvero che è esistita. Insomma ti fa uscire dalla tua mente, dalla tua vita, dalle tue cose e per me non c'è cosa più bella che possa capitare.
Il cinema è infine una delle arti più importanti per diffondere messaggi e per rappresentare la realtà.
Spero che negli anni a venire l'industria del cinema si focalizzi un po' di più su quello che sta succedendo in Medioriente ma anche nelle altre parti del mondo.
Sin qui Varone che si è divertito sul palco ad interloquire con il pubblico.
Subito dopo di lui l'attenzione del pubblico è stata rivolta a Marco Maddaloni (nella terza e quarta foto in basso dove mostra la copertina del suo libro), judoka e personaggio televisivo italiano.
Con lui ci siamo intrattenuti per qualche minuto prima che raggiungesse il palco.
La lunga esperienza sportiva, che peraltro è di famiglia, gli abbiamo detto, oggi la pone a disposizione di questi giovani che sono venuti ad ascoltare le sue parole in questo gremito Teatro "San Marco".
Cosa si sente di poter dire loro?
Il momento non è difficile, ci ha risposto Maddaloni, siamo noi che stiamo creando quanto dice in un detto e cioè che: In tempi facili, uomini deboli.
Noi stiamo facendo proprio questo.
Alla fine ritengo che il messaggio da inviare ai ragazzi sia che non devono perdere tempo, qualsiasi cosa vogliano fare, si devono impegnare e farlo nel migliore dei modi perché sarà questo il loro futuro, che sia sportivo o altro.
Mi metto talvolta nei loro panni anche a livello social e dico ok.
Volete utilizzare il telefono che oramai la nuova generazione utilizza costantemente, fatelo allora nel migliore dei modi perché un giorno potrebbe essere addirittura il vostro futuro ed il vostro domani.
Non perdete tempo.
Occorre spronare, dunque, questi giovani ad andare avanti, in particolare non tralasciando un impegno serio e concreto negli studi..., abbiamo ancora detto a Maddaloni.
Più che un messaggio ritengo che il mio debba essere un consiglio rivolto alla necessità di studiare ogni cosa che possa essere attinente lo sport ma anche alle materie scolastiche o di vita.
Importante è che loro diano il massimo in quello che stanno facendo.
I suoi futuri impegni per l'immediato, abbiamo ancora chiesto a Maddaloni?
Fare il padre, questo è il mio impegno più grande, visto che sono padre di tre figli di 9, di 7 e di 5 anni.
La televisione (nel 2019 ha vinto tra l'altro la quattordicesima edizione de L'isola dei famosi, condotta da Alessia Marcuzzi su Canale 5) mi ha dato quel riconoscibilità che lo sport non era riuscito a dare anche perché si parla solo e sempre di calcio (lui è stato sette volte campione italiano di judo, campione europeo ed ha conquistato anche il terzo posto nella Coppa del Mondo), intorno al quale c'è un business enorme.
Però la televisione accende la luce su quegli sport intelligenti che da soli non riescono ad accendersi.
Amo queste sfide però, come dicevo, penso che sia arrivato anche il momento e l'età giusta per dedicare più tempo alla famiglia.
I tempi dei reality, per me, sono finiti.
Maddaloni è stato anche autore, ultimamente, di un libro "L'anima del campione", nel quale la parola chiave è: Fame.
Il vero segreteo per arrivare a qualunque obiettivo professionale, scolastico e quant'altro, è che devi avere fame, fame di arrivare.
E' nell'anima del campione che deve superare ostacoli e sconfitte, ce ne sono tante, ma gioire anche delle vittorie, ha concluso Maddaloni.
comunicato n.173509
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