Michele Pietrovito fa il grande salto e da professionista del suono e delle luci diventa autore di un libro presentato al Teatro "De la Salle"
"Un salto nel vuoto. Una storia d'amore d'altri tempi" e' un racconto intrigante che potrebbe essere utilmente utilizzato per la sceneggiatura di un film. Il sindaco Mastella ha sottolineato di non aver immaginato che dietro l'infaticabile operatore che consente di portare avanti le iniziative spettacolari, ci fosse anche l'autore di un libro. Coltivare questi nostri sogni e passioni e' rigenerante e ci motiva
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Al Teatro "De la Salle", in un orario e giorno insolito, una domenica mattina ancora estiva, alle 11.00, si è tenuta la presentazione del libro di Michele Pietrovito (nella foto di apertura è con l'editore Maria Pia Selvaggio) "Un salto nel vuoto. Una storia d'amore d'altri tempi", Selvaggio edizioni.
Siamo passati dall'altra parte, abbiamo chiesto all'autore in una breve chiacchierata prima che la presentazione avesse inizio.
Pietrovito, infatti, è noto agli organizzatori di eventi, per essere sopratutto, ma non solo, il loro regista, datore luci ed audio che ha quindi curato e supportato infiniti eventi anche di presentazione di libri.
Oggi il protagonista è lui, con il suo volume che riporta in copertina una creazione artistica di Susi Di Mezza ed Alessia Maturo.
Abbiamo chiesto a Pietrovito come e perché fosse nata questa idea di scrivere un libro.
Sono, ci ha risposto, autore di tanti cortometraggi e sceneggiature per corti inediti che hanno peraltro vinto anche premi importanti quali il "Giffoni", "Capalbio" eccetera. Ho riadattato anche tante commedie per le compagnie teatrali.
Ora avevo in mente questa storia d'amore di altri tempi.
Oggi l'amore è virtuale e elematico io invece avevo in mente questa vicenda da scrivere.
Ovviamente il romanzo è un linguaggio, quello che ho dovuto usare, completamente diverso dal mio.
Essendo un esperto di teatro e di cinema per me il lingaggio filmico è quello che più mi si addice ma ho voluto fare questo nuova esperienza sperando che piaccia al lettore.
Brevemente la storia... abbiamo ancora chiesto a Pietrovito.
In effetti è la storia di una ragazza del sud, della Sicilia, che decide di abbandonare la propria terra per avere nuovi stimoli visto che ha avuto già una separazione tortuosa dal marito.
Va al nord ed affitta una casettina già ammobiliata e lì trova il diario di una persona speciale che ha avuto un rapporto d'amore con una donna bellissima. Per motivi che non svelo, la storia non finisce proprio bene.
La prospettiva, abbiamo infine chiesto all'autore, magari anche scaturente da questo libro?
Può trasformarsi cioè anche in un film, in una trasposizione teatrale o esso nasce e muore come romanzo?
La casa editrice, ci ha risposto Pietrovito, mi ha detto che il mio modo di scrivere è tipicamente in linguaggio filmico e per questo potrebbe essere tranquillamente sceneggiato ed essere usato per un film ma le spese non son poche.
Diciamo allora che questo è stato solo un desiderio che volevo raggiungere e niente altro, ha concluso lo scrittore.
Nel corso della presentazione del libro, moderata da Alfredo Salzano, giornalista, il sindaco Clemente Mastella ha parlato dell'inizio dell'anno scolastico previsto per domani ed ha ricordato di aver chiesto ai dirigenti scolastici di valutare la possibilità di un minuto di raccoglimento nel ricordo di quei bimbi che hanno perso la vita nel corso delle guerre in atto, in Ucraina come a Gaza.
E' una vicenda drammatica questo naufragio della ragione umana.
Qualcuno ha parlato di riferimenti alla storia...
Se fossimo legati alla storia, ha proseguito Mastella, essa ci dovrebbe servire per leggerla attentamente ed utilizzarla accettandone i consigli migliori che ci dà.
Ed invece oggi siamo in pericolo.
La stessa Nato si sta muovendo per difendersi dalle forti provocazioni russe.
Il momento è difficile, è inutile negarlo.
Tornando alla presentazione del libro, il sindaco ha detto bravo a Piantedosi che non conoscevo come autore di libri ma come nostro infaticabile operatore che ci consente di portare avanti le nostre iniziative e Città-Spettacolo innanzitutto.
Pensavo fosse soltanto questo, un genio tecnico e non che fosse anche scrittore.
Bene così.
Coltivare questi nostri sogni e passioni è rigenerante e ci motiva.
Senza passione, ha concluso Mastella, si diventa chiusi rispetto agli altri ed invece bisogna aprirsi ricordando che il primo elemento del dialogo è l'amore.
Le foto sono di Antonio Caporaso
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