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Benevento, 01-09-2025 16:27 ____
Chiusi i battenti della 46esima edizione di Citta'-Spettacolo che rispetto allo scorso anno ha proposto cinque grandi ed attrattivi spettacoli
Ci sono voluti pero' 370mila euro solo per far esibire Serena Rossi, Fiorella Mannoia, Luche', Stefano De Martino e Vincenzo Salemme, oltre ad una percentuale sull'incasso eccedente il compenso. Qualche ferita lungo il percorso e' stata diagnosticata. Il presidente della Fondazione, titolare di tutta la rassegna, Oberdan Picucci, si e' visto solo allo spettacolo inaugurale poi e' scomparso, pare volontariamente ed in dissenso. Il confronto sara' anche sulla gestione dei tanti biglietti omaggio e sull'impiego di tantissimi giovani a supporto dei piccoli e grandi eventi. Costi lievitati al riguardo ma anche per i service
Nostro servizio
  

Con lo spettacolo al Teatro Romano "Ogni promessa è debito" di Vincenzo Salemme, la 46esima edizione di Città-Spettacolo ha chiuso i battenti.
Se ne riparlerà il prossimo anno nella sua formula da Festival dell'estate.
Poi ci sarà la rassegna di teatro invernale, il Natale e via dicendo per dare così sostanza all'idea di Città-Spettacolo tutto l'anno.
Anche ieri c'è stato il pienone e ci auguriamo, come abbiamo già scritto nel primo articolo di apertura della rassegna, quello riferito a Serena Rossi, che tanta gente fosse stata autorizzata ad essere lì presente in maniera così massiccia.
E' andata bene anche stavolta ma non bisogna mai spingerla oltre il consentito.
Il problemone è sempre dietro l'angolo.
Da un punto di vista artistico, rispetto allo scorso anno, ci pare di poter affermare, senza tema di smetite, che il programma ci è parso robusto con almeno cinque attrattive di grande pregio a livello nazionale: Serena Rossi, Fiorella Mannoia, Luchè, Stefano De Martino ed appunto, Vincenzo Salemme.
E' inutile fare la polemica sul fatto che questa non sia più la Città-Spettacolo del teatro.
E' proprio così, lo sappiamo tutti, ma questa è.
Poco promossa, aggiungiamo per rimanere ai nomi di grido, e quasi in ombra, la presenza di Peppe Barra inserito nella "Tammorriata Rave" a piazza Roma.
Per il resto tutti gli spettacoli citati hanno fatto incassi ragguardevoli e comunque in grado di coprire ampiamente la spesa per l'ingaggio di questi artisti.
Non tutto però è andato bene, non da un punto di vista artistico, ma politico.
Il presidente della Fondazione "Città-Spettacolo", l'Istituzione cioè che sovrintende a tutta la complessa organizzazione del Festival, che gli appartiene, Oberdan Picucci, si è visto solo alla serata inaugurale (foto) snobbando, con ogni probabilità volontariamente e con l'intento di lanciare un segnale al Palazzo, segnale che non ci pare sia stato colto, tutto il resto della manifestazione.
Di sfuggita, dopo l'annuncio delle sue dimissioni dalla carica, si è visto con il sindaco Mastella che non ha poi trovato più il tempo, tra uno spettacolo ed un altro, tra un giornalista di fama nazionale meritevole delle sue cure ed un altro, di incontrare il suo presidente della Fondazione.
Ad oggi in agenda non c'è alcun appuntamento tra i due.
In settimana, intanto, o al massimo in quella che verrà poi, è prevista la riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione medesima che dovrà prendere atto della parte finanziaria, entrate ed uscite.
Appare già certo che saranno quantificati aumenti considerevioli nella parte che riguarda l'impiego di personale e dei service occorsi per i vari spettacoli.
Ma dovrebbe essere anche portata all'attenzione dei presenti anche la discutibile gestione dei biglietti omaggio.
Si chiederà cioè di sapere in forma ufficiale, anche se è noto a tutti gli addetti ai lavori, chi ha gestito tutto ciò, a che titolo e che funzione ha invece svolto in quest'ambito la Fondazione medesima, unica titolata a farlo.
Questo anche riguardo l'impiego di tanti giovani nell'assistenza alla tante manifestazioni che si sono svolte nel corso della rassegna e non ci riferiamo solo ai grandi eventi.
Insomma, non sappiamo quanto di questo disappunto, che non ci appare essere solo di Picucci, trapelerà fuori dalle mura dei Palazzi, ma dissensi su questo versante ce ne sono, eccome.
Il Consiglio di Amministrazione dovrà anche prendere atto degli importi pattuiti e versati ai protagonisti dei grandi eventi.
Non ci sono dati ufficiali, ancora, anche perché il sito della Fondazione non riporta nulla di ciò ma solo il programma della rassegna ed invece, secondo noi, essendo una Fondazione con capitale pubblico, dovrebbe gestire la cosa con la stessa trasparenza di un Municipio.
Ma tant'è.
E quindi i numeri che diamo non sono al lotto perché ricavati da buona fonte, ma non sono ufficiali.
Ed allora, Serena Rossi è costata 40.000 euro, la più contenuta nell'importo e forse lo spettacolo più gradevole tra i cinque; Fiorella Mannoia è costata invece 90.000 euro; Luchè 140.000 euro, Stefano De Martino 50.000 euro ed infine Vincenzo Salemme, parimenti 50.000 euro.
Ma non sono solo questi gli importi che sono andati agli artisti (ovviamente quando parliamo di importi dati agli artisti ci riferiamo ai loro agenti che campano su di essi).
Infatti, al compenso pattuito va aggiunto un ulteriore 2% da calcolare sulla parte dell'incasso che eccede la somma su cui ci si è accordati.
Se, poniamo, Serena Rossi ha incassato dalla bigliettazione, 60mila euro, sulla parte eccedente il compenso pattuito, cioè 20.000 euro, bisognerà corrisponderle altri 400 euro pari al 2% sui 20.000 euro eccedenti.
Ci si interrogherà anche sulla presenza, a piazza IV Novembre, degli stand di Campagna Amica che parimenti hanno fatto ottimi incassi, per capire cosa sia andato al Comune per questa opportunità data a quegli operatori dell'agroalimentare.
La città stamane si è svegliata ripulita di tutto ciò e dobbiamo dire che intorno alle 9.00 anche i vicoli del Centro Storico ci sono parsi ripuliti da ogni rifiuto.
Si ritorna alla normalità, la feste sono finite e con esse anche Città-Spettacolo.
 

comunicato n.172891




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