Su quella loggia papa Leone XIV piangeva con gli occhi ma sorrideva con le labbra. E' un papa che ci costringera' a capire anche i suoi segni
Mi ricorda la forza delle parole di Giovanni Paolo II. Sono convinto che presto sulla Intelligenza Artificiale divulghera' addirittura una Enciclica e sara' dirompente come lo fu la "Rerum Novarum" del suo predecessore papa Leone XIII, afferma Antonio Preziosi direttore del Tg2 alla presentazione del suo libro. A seguire, per "Piazze d'autore", nel centesimo anniversario dalla stampa di "Passeggiate Beneventane", Francesco Morante con Giacomo De Antonellis ed Alfredo Pietronigro ricordano i racconti di Salvatore De Lucia su "Gazzetta di Benevento"
Nostro servizio
Nonostante la presenza al Teatro Romano di Vincenzo Salemme con il suo arcipienone di pubblico ed il Benevento Calcio in competizione a via Santa Colomba contro la Casertana, una buona presenza di pubblico si è registrata anche per gli ultimi due appuntamenti a "Piazze d'autore" dove sul palco sono stati presentati il libro di Antonio Preziosi, "Leone XIV. La vita disarmata e disarmante" e quello voluto da Francesco Morante, "Passeggiate beneventane".
Alla seconda presentazione è scomparsa tutta le delegazione comunale, con seguito, tranne Luca De Lipsis per evidenti motivi di appartenenza, che si è precipitata ad assistere allo spettacolo di Salemme.
Tuttavia la presenze sono rimaste soddisfacenti.
Il primo libro, quello di Preziosi, direttore del Tg2, è stato presentato da Alessandra Ferraro, direttore di Isoradio e da Giuseppe Mazzafaro, vescovo di Cerreto Sannita.
Con loro il sindaco Mastella.che ha introdotto l'incontro ricordando che con Preziosi sono stati frequentatori della palestra di Montecitorio.
Poi il sindaco ha avuto parole di ammirazione anche per Mazzafaro ricordando che il suo antico predecessore, sulla cattedra di Sant'Agata dei Goti, fu Sant'Alfonso Maria de' Liguori, autore tra l'altro di "Quanno nascette Ninno" da cui fu tratta poi "Tu scendi dalle stelle" ma anche monsignor Mimmo Battaglia, oggi cardinale ed arcivescovo di Napoli.
Il libro di Preziosi, ha proseguito Mastella, non è sostenuto da discussioni teologiche ma dà conto di come è vissuto mons. Prevost, prima che fosse eletto papa.
Quindi la domanda di Mastella a Preziosi: Come hai fatto ad immaginare che papa Francesco avesse nominato cardinale il vescovo Prevost e che questo agostiniano sarebbe poi divenuto papa?
Il direttore del Tg2 ha risposto che la domanda era complessa e che per rispondere bisognava guardare dall'angolo della Fede e della razionalità.
Mi sono posto certamente il problema di come sia nata la scelta di Prevost, un cardinale con una visione universale della Chiesa.
Egli è un papa con un solido radicamento con Roma e con l'Europa.
Per chi ha Fede la spiegazione è da ricercarsi nell'elemento profetico.
Ritengo che sarà un papa che ci stupirà e ci colpirà con la sua missionarità e per i documenti che produrrà.
Mons. Mazzafaro ha dato anch'egli una risposta all'interrogativo del sindaco affermando che papa Francesco ha scelto Prevost cui era stata assegnata peraltro la presidenza del Dicastero per i Vescovi.
Un vescovo che veniva dai poveri ed un missionario messo a capo dei vescovi della Chiesa.
Ci ha stupiti tutti ma anche questo ha contribuito alla elezione di questo papa, elezione che è avvenuta subito, dopo tre votazioni. Forse egli era poco conosciuto dagli organi di informazione e quindi dalla pubblica opinione ma non dai vescovi.
Quello che conta agli occhi di Dio, a volte ci stupisce.
Impariamo però ad ascoltare le parole di questo papa a cui dobbiamo dare il giusto valore.
Apriamoci allo stupore, ha proseguito monsignor Mazzafaro.
Qui si è inserito nuovamente Mastella per fare una battuta (?).
Il mio No, quello che dirò ai più da adesso in poi, è nella scia di papa Leone che ha detto che gli amministratori devono imparare anche a dire No.
Ferraro ha detto che con linguaggio limpido Preziosi ci accompagna alla sua conoscenza come ha fatto per il libro.
Avevo già preparato degli appunti su vari cardinali, ha detto Preziosi, una quindicina, poi ho recuperato quegli appunti su Prevost.
Voglio sottolineare che le prime parole che ha detto sulla loggia appena eletto papa sono state: La pace sia con tutti voi. E' stato un elemento liturgico l'aggiunta di quel tutto è quindi ecumenico.
Aggiungo a ciò che l'ultima frase di papa Francesco dalla stessa loggia è stata di un grande appello alla pace.
Insomma, l'ultima frase di papa Francesco e la prima di papa Leone.
Un'altra cosa che mi ha colpito su quella loggia, ha detto per ultimo Preziosi, è stata che Prevost piangeva con gli occhi ma sorrideva con le labbra.
Questo è un papa che ci costringerà a capire anche i suoi segni e mi ricorda la forza delle parole di Giovanni Paolo II.
Concludo dicendo che mi sono convinto che papa Leone XIV presto sulla Intelligenza Artificiale divulgherà addirittura una Enciclica e sarà dirompente come lo fu la Rerum Novarum del suo predecessore papa Leone XIII.
A questo punto sono saliti sul palco Francesco Morante, presidente dell'Archeoclub, Giacomo De Antonellis, giornalista ed Alfredo Pietronigro direttore di "Gazzetta di Benevento".
La conduzione dell'incontro è stata affidata a Teresa Agovino, ricercatrice universitaria che ha presentato il volume "Passeggiate Beneventane" di Salvatore De Lucia, composto da racconti sui più importanti monumenti, palazzi ed aree di pregio cittadine, pubblicati su "Gazzetta di Benevento" dal 1923 al 1925 e poi estratti dal giornale e composti in un volume, in soli 100 esemplari andati subito esauriti, libro chiamato appunto "Passeggiate Beneventane".
Nel centesimo anniversario da questa stampa, l'Archeoclub con il presidente Morante, ha deciso di ristamparlo ovviamente aggiungendo tante fotografie a corredo di questo volume.
La parola è quindi passata a Pietronigro che ha detto, con ilarità, che se "Gazzetta" era considerata all'epoca la nonna di tutti i giornali di Benevento, evidentemente non solo per età ma anche per prestigio e capacità di incidere sulla realtà locale, egli evidentemente era un suo nipote visto che oggi dirige dal 1989 questa nuova versione, prima cartacea fino al numero 500, ed oggi online.
Il direttore Pietronigro ha ringraziato Morante per l'attenzione riservata a Gazzetta prima con la pubblicazione di tutti gli articoli pubblicati su questo giornale dallo storico Mario Boscia ed ora con la ripubblicazione di "Passeggiate beneventane", articoli sempre tratti da "Gazzetta".
L'invito di Pietronigro è stato anche a valutare, nel centesimo anniversario di "Gazzetta" tra i suoi lettori che cadrà nel 2027, la pubblicazione degli editoriali di Gianni Vergineo comparsi sul giornale sin dal suo primo numero del 1989 al giorno della sua morte, nel 2003.
A seguire la parola è passata a Giacomo De Antonellis che ha tratteggiato la figura di Salvatore De Lucia in rapporto alla famiglia Collenea che lo accolse nel suo palazzo, a due passi dalla Basilica di San Bartolomeo, dopo che la sua abitazione era stata distrutta dai bombardamenti. De Lucia assolse un po' al ruolo anche di istitutore come quello descritto ne "Il gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
A chiudere è stato Francesco Morante che ha parlato del grande bene che i beneventani nutrono per la loro città e che è utile dunque ed indispensabile leggere questo libro di De Lucia che descrive in ogni particolare la nostra Benevento proponendo anche zone che oggi o non ci sono più o hanno assunto una diversa conformazione.
Benevento è stata città crocevia e carovaniera alla maniera di quelle che erano le città di una volta perché di qua passavano necessariamente le strade che la collegavano al resto del mondo.
Il fatto che Benevento debba la sua importanza alle strade, l'ha plasmata rendendola molto particolare.
Morante ha parlato anche del bene comune che ha paragonato proprio a ciò che è contenuto in questo libro e che è raccontato da De Lucia, un libro che non si può fare a meno di leggere.
Le foto sono di Antonio Caporaso
"Leone XIV. La vita disarmata e disarmante"
"Passeggiate Beneventane"
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