Antonio Tretola, medico e consigliere comunale, era da tutti benvoluto per il suo carattere di una signorilita' senza eguali
Al termine di una movimentata seduta di Consiglio comunale mi disse: La politica non fa per me. Ti assicuro che non mi candidero' piu'. E fu di parola scegliendo, con saggezza, di dedicarsi solo ai suoi pazienti
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Antonio Tretola, questa settimana, è il medico che Peppino De Lorenzo ricorda.
Nel corso della sua breve vita, si spense a 44 anni, fu sanitario all'Ospedale "Sacro Cuore di Gesù" della nostra città e consigliere comunale per due legislature.
"Aveva 44 anni quando, il primo giorno dell'anno 2002, mentre faceva footing, d'improvviso, il cuore di Antonio Tretola (nella foto di apertura) si fermò per sempre.
Era beneventano purosangue essendo nato nella nostra città il 3 giugno 1958 ove, nel corso della sua breve esistenza, svolse l'attività di medico.
Oncologo e radiologo, si dedicò in modo particolare allo studio ed all'approfondimento delle patologie oncologiche del seno.
Prima sanitario all'Ospedale di Cerreto Sannita e, poi, dirigente del reparto di Radiologia Oncologica all'Ospedale "Sacro Cuore di Gesù" di Benevento.
Antonio Tretola era da tutti benvoluto per il suo carattere di una signorilità senza eguali.
Ed, infatti, quando, nel 1993, feci il mio ingresso in politica ed eletto consigliere comunale, nello squallore che, da subito, ebbi modo di recepire, non poco fui colpito dall'eleganza nei modi di questo collega che fu con me tra gli eletti della lista "Insieme per la città".
Una compagine, quest'ultima, che ebbe un successo senza precedenti. Lui era al secondo mandato.
La sua disponibilità ed il rispetto anche verso l'avversario era tale che, al successivo appuntamento elettorale, quello del 1996, malgrado le insistenze, preferì non candidarsi più.
Ricordo, nitidamente, quando una sera, mentre, dopo una movimentata seduta di Consiglio, insieme andavamo verso le nostre automobili, parcheggiate a distanza, con il garbo che lo contraddistingueva, mi disse: "La politica non fa per me. Ti assicuro che non mi candiderò più".
E fu di parola scegliendo, con saggezza, di dedicarsi solo ai suoi pazienti.
Fu, però, breve il tempo che ebbe a disposizione. Il destino si manifestò con tutta la sua crudezza.
Grande lo sgomento in città. Sono convinto che, ancora oggi, a distanza di 23 anni, sono in tanti a ricordarlo.
Senza tema di smentite, si può affermare che se i politici, qualunque sia l'appartenenza, avessero le doti di Antonio Tretola con un comportamento, come il suo, correttissimo, sicuramente, non assisteremmo a tutte le nefandezze odierne.
A breve distanza dalla scomparsa, dall'Associazione Pallacanestro Benevento, fu istituito un memorial a lui intitolato che era, in sostanza, un quadrangolare di basket giovanile, a cadenza annuale, a partire dal 2003.
Né bisogna dimenticare che Antonio Tretola, in vita, oltre al lavoro, prestava volontariato medico-sanitario a poveri e bisognosi.
Il 15 settembre 2014, la Giunta comunale presieduta dal sindaco Fausto Pepe approvò una delibera al fine che una strada nel Rione Libertà fosse intitolata alla memoria di Antonio Tretola.
Il tratto scelto, così come, poi, è stato realizzato, è quello tra via San Leucio e via Luigi Sturzo.
Nel concludere, ricordando un collega, non solo medico, ma anche politico, rivolgendo a lui il mio pensiero affettuoso, voglio augurarmi che la sua figura sia di esempio per le attuali e future generazioni.
Uomini come Antonio Tretola, nel corso della vita, anche se tanto breve, lasciano, comunque, un segno indelebile del loro passaggio terreno".
comunicato n.172860
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