Il presidente dei Giovani Avvocati sollecita la Soprintendenza ad intervenire sull'intera area dell'Anfiteatro Romano
Venga liberata da erbacce, immondizia, fusti cresciuti ed invasivi della vegetazione spontanea, che coprono, indecorosamente, le spoglie gloriose del monumento scrive Francesco Capuozzo
Redazione
Il presidente dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati di Benevento, Francesco Capuozzo, anche nella qualità di privato cittadino, ha scritto una lettera alla Soprintendenza e all'assessore comunale alla Cultura sullo stato di degrado in cui versa l'Anfiteatro Romano che potrebbe essere valorizzato, come avvenuto per quello di Catania.
"Nel rispetto dei più alti principi spirituali e morali che la ispirano e la governano, l'associazione da me presieduta, oltre a perseguire il maggiore e primario scopo di tutela della giovane avvocatura sannita, essendo costituita da giovani professionisti sanniti, ama, il paesaggio, i monumenti storici e l'arte del proprio territorio che rappresentano un valore incommensurabile per le attività ivi esistenti, foriere di sviluppo e di benefici economici e produttivi a vantaggio dell'intero contesto collettivo sociale.
Alla luce di ciò, il sottoscritto, interroga la Soprintrendenza, relativamente al grave stato di abbandono e d'indicibile degrado, non più sopportabile, che investe l'Anfiteatro Romano, detto anticamente "Grottoni di mappa", sito nella città di Benevento, alla via Munazio Planco, ai piedi, di quella che "fu" la linea ferroviaria alifana Benevento-Cancello, della Stazione Appia, o, come soprannominata volgarmente dai Beneventani: la stazione di "cartone".
Pertanto, si sollecita, un reale, concreto ed immediato intervento, volto a liberare l'intera area dell'Anfiteatro Romano da erbacce, immondizia, fusti cresciuti ed invasivi della vegetazione spontanea, che coprono, indecorosamente, le spoglie gloriose del monumento, che hanno visto celebrarsi, nell'età imperiale, in occasione della visita dell'imperatore Nerone in città, la prima "spettacolare" naumachia sul territorio italico.
Molto sommessamente, all'uopo, suggerirei di adottare il "modello" dell'amministrazione comunale della città di Catania, in collaborazione con la competente Soprintendenza, inerente l'Anfiteatro Romano sito nella città etnea, che ha reso fruibile il sito ai turisti, che accorrono da tutto il mondo, le cui immagini sono chiaramente visibili dai siti web.
Sono disponibile ad un sereno e funzionale confronto, volto ad individuare le giuste iniziative, anche promozionali per il sito archeologico (raccolta fondi eccetera, tanto per fare qualche esempio molto banale), nella speranza di creare una sinergia istituzionale ed associativa, che sia utile e sostenibile, nell'interesse della soluzione della problematica, in premessa evidenziata (come di altre)".
comunicato n.172808
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