E' emozionante guardarvi dal palco del Teatro Romano. Non immaginate nemmeno cosa possa vedere io da qui. E' bellissimo, ha detto Serena Rossi
Con queste parole di compiacimento e' stata aperta la 46esima edizione di "Citta'-Spettacolo". Mai visto un Teatro cosi' gremito. Sedie aggiuntive fin sotto il palco. "SereNata" a Napoli ha emozionato anche per la indiscussa bravura della cantante e dell'attrice che l'ha spuntata nell'ottenere il perdono di Parthenope. Siparietto tra Mastella e Picucci, quest'ultimo dimissionario dalla carica di presidente della Fondazione
Nostro servizio
Grazie molte a tutti voi. E' emozionante guardarvi dal palco. Non immaginate nemmeno cosa possa vedere io da qui. E' bellissimo.
Sono le parole pronunciate da Serena Rossi, la cantante ed attrice che ha aperto con questa anteprima la 46esima edizione di "Città-Spettacolo".
Il Teatro Romano non lo abbiamo mai visto così pieno. Sedie aggiuntive, certamente autorizzate, sono state poste in tutta la buca dell'orchestra fino a giungere praticamente sotto il palco.
Una presenza massiccia di pubblico per assistere a "SereNata" a Napoli con Serena Rossi magnifica protagonista assieme al suo quintetto di musicisti.
Sul palco, prima che lo spettacolo avesse inizio, c'è stata la presenza del direttore artistico Renato Giordano, del sindaco Clemente Mastella e del presidente della Fondazione "Città-Spettacolo", Oberdan Picucci, per la prima volta, dopo l'annuncio delle sue dimissioni, non smentite, dalla carica di presidente della Fondazione per manifesta "inutilità" politica, accanto a Mastella. Non è stato ancora fissato un incontro con il sindaco, ci ha detto, per potergli comunicare questa sua decisione.
Giordano (nella prima foto in basso), velocissimo con il suo benvenuti rivolto al pubblico, ha passato subito la parola al sindaco(nella seconda foto in basso con accanto il presidente Picucci) che ha definito unica e non replicante questa serata.
In questo momenti in cui sembra che anche Dio ci abbia abbandonati, ci siamo chiesti: E' giusto fare questo spettacolo?
Penso di sì, ha detto Mastella, proprio per invocare una pace per il mondo intero.
Mastella anche qui dopo averla pronunciata al termine della Messa in onore di San Bartolomeo, ha usato la parola radicanza usata anche per descrivere la volontà di tanti nostri giovani che vorrebbero non andar via dalla propria città.
Il presidente Picucci ha detto che questo è un Festival che piace ed è partecipato ed è anche molto attenzionato visto che le prenotazioni per i biglietti sono giunte anche al di fuori dal territorio regionale.
La Fondazione si è impegnata, ha concluso Picucci, per dare al nostro territorio la visibilità che merita.
Mastella ha ripreso per un attimo la parola per informare che tra il pubblico era presente anche Stefano Coletta (nella decima foto in basso), alto dirigente della Rai e Luigi Moio (nella undicesima foto in basso), enologo di chiara fama.
A questo punto sul palco è giunta lei, Serena Rossi, che ha sottolineato come questo di stasera sia un suo spettacolo, pensato e realizzato. Sono io e basta.
E' tutto dedicato a Parthenope dalla quale cercherò di farmi perdonare, con il vostro aiuto, per averla abbandonata.
Da questo momento Serena Rossi ha condotto lo spettacolo con grande padronanza alternando il suo ruolo di attrice a quello di cantante citando anche la presenza dei suoi genitori presenti in platea (nella nona foto in basso).
Non ha mancato di toccare le corde del sentimento con canzoni classiche della melodia napoletana (e qui qualche critica l'ha avuta: Troppo facile ma anche troppo ripetiviva...) invitando anche il pubblico ad accendere i cellulari (nella settima foto in basso) sulle note di "Reginella".
Dopo il lungo spettacolo Serena Rossi si è mostrata però molto rattristata perché Parthenope resta inafferrabile ma forse è solo arrabbiata con noi, ha detto, che ci allontaniamo da lei proprio come ha fatto il suo Ulisse e quindi non ci vuole perdonare.
Ma ad un tratto però l'artista si ravvede e dice al pubblico: Eccola.
E così su questa certezza ha concluso lo spettacolo che è andato un po' avanti per la consessione di qualche altra canzone a cui l'artista partenopeo non si è sottratta.
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