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Benevento, 20-08-2025 11:11 ____
Nella nostra cultura i francobolli restano un totem intoccabile. A nulla servono, ma il loro collezionismo non accenna a diminuire
Tant'e' che mai, come in questi anni, le emissioni si moltiplicano a dismisura. I francobolli possono essere considerati un prodotto artistico? La risposta e' senz'altro affermativa ed oggi si puo' pensare anche ad una loro piccola collezione tematica su Benevento e il Sannio
di Francesco Morante
  

Appare quasi anacronistico, oggi, parlare di francobolli, quando ormai nessuno più spedisce lettere o cartoline.
Le moderne tecnologie hanno reso obsoleta ogni comunicazione fisica, o cartacea, che è stata completamente sostituita dalla comunicazione telematica.
La posta elettronica certificata (pec) è ormai il totem per qualsiasi trasmissione.
I francobolli, a cosa servono?
Eppure nella nostra cultura sono anch'essi un totem intoccabile.
A nulla servono, ma il loro collezionismo non accenna a diminuire. Tant'è che mai, come in questi anni, le emissioni si moltiplicano a dismisura.
I francobolli possono essere considerati un prodotto artistico?
La risposta è senz'altro affermativa.
Agli inizi degli anni Ottanta, nella bibbia del settore, la Storia dell'Arte Italiana edita da Einaudi, Federico Zeri (di certo non uno qualunque) inserì anche un saggio sui francobolli italiani.
Secondo il suo parere, non necessariamente condivisibile, il periodo aureo dell'arte filatelica si era avuto nella prima metà del Novecento.
In quel periodo non apparve mai un francobollo che avesse un qualsiasi riferimento a Benevento o, indirettamente, alla sua storia.
Poi, in tempi più moderni, questa tendenza si è modificata, tanto che oggi si può pensare anche ad una piccola collezione tematica su Benevento e il Sannio nei francobolli.
Di seguito forniamo giusto qualche traccia per costituire una potenziale raccolta filatelica di marca sannita.
I primi francobolli non sono italiani ma della Repubblica di San Marino, la cui produzione filatelica è sempre stata di primissimo livello.
Siamo nel 1993 e in occasione della tradizionale emissione per l’Europa unita, il 29 gennaio vengono emessi due francobolli che riportano disegni di Mimmo Paladino (nella prima foto in basso) e Nicola De Maria (nella seconda foto in basso).
I due artisti di origini sannite (di Paduli il primo e di Vitulano il secondo) sono in quel momento all'apice del loro successo, quali rappresentanti di quella Transavanguardia, creata da Achille Bonito Oliva, che era il gruppo artistico più à la page del momento.
Nel 1996 le Poste Italiane emettono un francobollo che indirettamente si collega a Benevento: celebra i cinquant'anni della istituzione del Premio Strega (nella ottava foto in basso).
Nel 1999 sono invece le Poste Vaticane ad emettere un francobollo che ha riferimenti alla nostra storia.
In previsione dell'Anno Santo del 2000, furono emesse due serie di francobolli con i papi che hanno celebrato i precedenti Anni Santi.
Tra di essi c'è anche un bel francobollo con l'effige di papa Orsini (nella sesta foto in basso), che celebrò il Giubileo del 1725.
Sempre nel 1999 ci sono diverse emissioni, in Italia ma anche oltre, dedicate alla beatificazione di Padre Pio (nella quinta foto in basso), che saranno seguite da nuove emissioni, nel 2002, in occasione della sua proclamazione a santo.
Di sicuro il santo di Pietrelcina è il personaggio sannita che vanta il maggior numero di emissioni di francobolli, sia in Italia che all’estero.
Finalmente troviamo due celebri (almeno qui in città) francobolli dedicati al patrimonio storico-monumentale di Benevento.
Il primo, dedicato all'Arco di Traiano (nella settima foto in basso), uscì il 9 settembre 2011.
Il secondo, a poca distanza di tempo, fu invece dedicato alla chiesa di Santa Sofia (nella foto di apertura).
Il francobollo fu emesso il 30 novembre del 2013. Singolare coincidenza: Entrambi i monumenti sono oggi inseriti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Ovviamente quando si parla di Sannio, oggi, non si può dimenticare il settore enologico.
Un francobollo fu emesso nel 2013 per celebrare uno dei nostri vini di punta: l'Aglianico del Taburno docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), nella terza foto in basso.
Infine, nel 2019, in occasione della proclamazione della Città Europea del Vino fu emesso un francobollo per il Sannio Falanghina (nella quarta foto in basso).
In questo caso, il francobollo ha una doppia valenza in quanto riproduce il manifesto ufficiale della manifestazione, disegnato da Mimmo Paladino.
Veniamo quindi ad un'altra eccellenza sannita. Il 9 giugno 2021 è stato emesso un francobollo per commemorare un pezzo della nostra storia, non solo economica: il Pastificio Rummo che compiva i 175 anni di vita.
Fin qui le emissioni di francobolli, con un elenco per forza di cose parziale.
Se ampliassimo invece il nostro collezionismo anche agli annulli filatelici, potremmo illustrare con grande precisione gli ultimi trent’anni di storia locale. Ma su questo lasciamo agli appassionati il piacere di costruirne l’elenco, visto che sono centinaia gli annulli filatelici che riguardano il Sannio tutto, e non solo Benevento.

    

  

  

                                     

comunicato n.172678




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