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Benevento, 19-08-2025 18:14 ____
Un gruppo di Associazioni si riunisce il prossimo 25 agosto per tentare di fermare "Sannio Acque"
I due piu' grossi gestori dei Comuni sanniti, Alto Calore e Gesesa, non riescono a dare risposte adeguate a causa di errori di gestione e speculazioni politiche ed affaristiche, scrivono i promotori dell'incontro
Redazione
  

Un gruppo sodalizi: Comitato Sannita Abc; Altra Benevento è Possibile; Libera; Anpi; Europa Verde - Verdi Benevento; Sinistra Italiana Circolo di Benevento; Potere al Popolo e Forum Gruppo Acqua Gtm5Stelle Montesarchio - Valle Caudina, hanno organizzato per lunedì prossimo, 25 agosto, alle 18.00, nel salone "San Pio" dei Padri Cappuccini, un'assemblea pubblica con l'obiettivo di tentare di fermare la costituzione di "Sannio Acque".
"L'abbassamento delle sorgenti d'acqua e le perdite delle reti colabrodo -  scrive in una nota inviata alla Stampa Giovanni Seneca (nella foto del 2019 mentre consegna al sindaco Mastella le 3.200 firme per la indizione del referendum sull'acqua pubblica) a nome anche degli altri sodalizi - stanno mettendo a dura prova i cittadini sanniti ed irpini costretti a subire continue interruzioni del servizio.
I due più grossi gestori dei Comuni sanniti, Alto Calore e Gesesa, non riescono a dare risposte adeguate a causa di errori di gestione e speculazioni politiche ed affaristiche.
Alcune forze politiche vorrebbero approfittare del previsto aumento delle tariffe di Alto Calore per tentare di dimostrare che solo i privati possono garantire il servizio a prezzi accettabili ma questa tesi è smentita dai fatti.
Anche per Gesesa sono previsti aumenti che diventeranno ancora più pesanti con la nascita di Sannio Acque.
Ribadiamo, ancora una volta, che la risposta alla crisi idrica non può essere la privatizzazione, come dimostra l'ingresso dei privati in settori strategici quali autostrade, elettricità, gas e telefonia che ha portato soltanto aumenti delle tariffe e disastrose gestioni.
L'acqua è una risorsa sempre più preziosa la cui gestione deve essere pubblica, nel rispetto della Costituzione e del voto di 26 milioni di italiani nel referendum del 2011 e non può essere affidata alle multinazionali che, in futuro, non esiteranno a rivendercela a peso d'oro.
La Corte dei Conti ha bocciato per ben quattro volte il tentativo dell'Ente Idrico Campano d'imporre ai Comuni sanniti l'adesione a Sannio Acque, società ad effettivo controllo privato, per: Carenza di convenienza economica per il pubblico; Mancanza della sostenibilità dal punto di vista finanziario; Assenza di consultazione pubblica, come previsto dalla legge, per ascoltare la voce dei cittadini di ogni comune interessato.
Ma il distretto sannita e l'Ente idrico Campano si ostinano a riproporre la delibera, per concludere l'affare acqua prima delle elezioni regionali.
Invitiamo i cittadini, i rappresentanti dei partiti politici, i sindacati e le associazioni all'assemblea pubblica per promuovere decisioni condivise e garantire l'accesso all'acqua".

comunicato n.172675




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