Diciamo basta a una citta' che pensa solo ai fondi, ai mega progetti spesso inutili, dimenticando chi ha piu' bisogno
Vogliamo risposte chiare e immediate dalle istituzioni. Dove andranno le persone che abitavano il dormitorio? Quale futuro per chi ci lavorava nella storica struttura della Caritas in via San Pasquale? Chiede Potere al Popolo Sannio
Redazione
Potere al Popolo-Sannio interviene sull'attuale chiusura del dormitorio della Caritas e sul destino delle persone che vi erano ospitate, così come dei lavoratori impiegati nell'espletamento di questo fondamentale servizio.
"A Benevento - si legge nella nota inviata alla Stampa - chiude lo storico dormitorio della Caritas in via San Pasquale il più grande presente in città.
La chiusura, sulla carta momentanea, è dovuta ai lavori di ammodernamento della struttura, seguendo un progetto legato ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sul quale persistono dubbi di legittimità.
Lasciando da parte la questione dell'impiegabilità dei fondi del Pnrr e sulle criticità del sistema di accoglienza odierno che abbiamo in Italia che da sempre denunciamo.
Parliamo di decine di persone senza casa, persone fragili che proprio lì avevano trovato un minimo di riparo e sicurezza.
Ora che le porte si chiudono, nessuno ha ancora chiarito dove verranno accolte. Verranno lasciate in strada, nell’indifferenza generale?
E non parliamo solo degli ospiti.
Che ne sarà delle lavoratrici e dei lavoratori che per anni hanno garantito un servizio fondamentale?
Ancora una volta chi sta in basso viene sacrificato, i poveri buttati fuori, i lavoratori abbandonati.
Noi diciamo basta a una città che pensa solo ai fondi, ai mega progetti spesso inutili, dimenticando chi ha più bisogno.
Vogliamo risposte chiare e immediate dalle istituzioni: Dove andranno le persone che abitavano il dormitorio?
Quale futuro per chi ci lavorava? Se la struttura è comunale, il Comune dunque si prenderà carico di offrire tale servizio essenziale in un altro luogo, magari potenziando il Can?
Nessuno deve essere lasciato indietro non è solo uno slogan ma un principio che va praticato quotidianamente e noi invitiamo tutte le persone solidali a non voltarsi più dall’altra parte dinanzi alle emergenze sociali che esistono nel nostro territorio".
comunicato n.172672
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