E' dal 1948 che i sionisti hanno imposto la guerra permanente allo Stato di Israele
I governi occidentali, pur conoscendo bene cio' che si apprende anche dal libro di Livia Rokach, li hanno sempre sostenuti, armandoli, commenta Piero Mancini
Redazione
Dal 1948 i sionisti hanno imposto la guerra permanente allo Stato di Israele è il titolo della nota di riflessione inviataci da Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - pochi sono i libri indispensabili leggere quando si vuole comprendere ciò che veramente accade nel mondo.
Il libro "Vivere con la spada. Il terrorismo sacro di Israele", scritto dall'ebrea Livia Rokach, è uno di questi rari tesori.
Un documento storico eccezionale perché dimostra, in modo inoppugnabile, che non è un crimine isolato o contingente ciò che oggi, in mondovisione, tutti possono vedere e capire: Lo sterminio, con ogni mezzo, del popolo palestinese in atto a Gaza.
Che i governi israeliani, l'esercito e i coloni utilizzano da sempre e in modo sistematico, scientifico e pianificato il terrorismo contro i palestinesi per appropriarsi dei loro terreni e mettere in atto una molto estesa sostituzione etnica.
L’autrice, in gioventù sionista, figlia di un politico importante, Israel Rokach, ministro degli Affari Interni dal 1952 al 1955.
Ancora più importanti sono i documenti utilizzati per scriverlo, i diari di Moshe Sharett, primo ministro dal 1953 al 1955.
Sono testimonianze uniche, uscite dal centro del centro del potere.
Un diario importante che il governo israeliano aveva tentato di non far pubblicare nella sua interezza ma depurato di tutte le parti più compromettenti, politiche e etiche, a livello internazionale.
Anche il libro ha conosciuto molti ostacoli.
In Italia, è stato pubblicato solo nel 2014, ben 34 anni dopo la prima edizione, 1980, negli Stati Uniti e in Germania, nel tentativo di non far conoscere i crimini, i massacri e le menzogne che i sionisti utilizzano, dal 1948, contro le popolazioni palestinesi e arabe.
Perfino la deviazione del grande fiume Giordano e altre sorgenti per impossessarsi delle acque.
La prefazione è autorevole, firmata da Noam Chomsky. Intellettuale ebreo statunitense famoso in tutto il mondo.
I governi occidentali, pur conoscendo bene ciò che si apprende dal libro, hanno sempre sostenuto, armandoli, i sionisti: la mattanza in atto a Gaza non è solo la risposta all’azione terrorista di Hamas del 7 ottobre, ma l'atto finale di una tragedia iniziata nel 1948.
Una politica che oggi la maggioranza degli ebrei, 75-80% da sondaggi periodici, consapevoli dei crimini che si commettono per costruire la Grande Israele, inizia a contrastare: Pefino 600 ex capi e dirigenti dell’esercito e dei servizi segreti hanno firmato un documento con cui si chiede di fermare il genocidio.
Nessun media italiano ha pubblicato una notizia molto importante.
Dal 13 al 15 giugno scorsi, mille ebrei antisionisti si sono riuniti, simbolicamente, nella città dove, nel 1897, fu fondato il sionismo.
Digitando: "Vienna, dichiarazione congresso ebraico antisionista", si può leggere l'importante documento finale con cui si denuncia il genocidio e chiesto l'espulsione di Israele dall’Onu.
I sionisti non solo vogliono annettere la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, per impedire la nascita dello Stato palestinese, anche la Giordania rientra nelle loro mira per costruire la Grande Israele.
L'informazione deve essere sempre chiara, completa e corretta.
Per questo, è importante sapere che il 30 luglio non solo Hamas, sola organizzazione di cui parlano Israele e la Stampa, ma tutte le palestinesi, (Fplp, Ji, Fdlp e Inp), hanno firmato un documento, articolato in 8 punti, leggibile digitando: "Gaza. Dichiarazione delle forze della resistenza palestinese".
Al punto 8 dichiarano che continueranno a combattere fino alla liberazione di tutta la Palestina dagli occupanti sionisti.
Questo significa che i palestinesi non si arrenderanno mai. Che si faranno ammazzare ma non deportare
L'onesta informazione è più forte della propaganda e delle armi.
Il governo israeliano ha negato alla Stampa internazionale di entrare a Gaza e fatto uccidere ben 179 giornalisti palestinesi.
Anche per questo ha perso la guerra della comunicazione che ha rivelato a tutto il mondo la vera tragica natura del sionismo.
Ben evidenziata, già negli anni Ottanta, da questo utilissimo libro che costa solo 9 euro".
comunicato n.172657
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