Con il supporto di un software come aiuto, e' come andare in una gara da dopato. Alla fine il risultato non viene
E' quanto ci ha detto Marco Carta, prima del concerto a Santa Maria Ingrisone, a proposito del nuovo mondo della musica leggera. Ha invitato i giovani a studiare. Spesso questo non lo capiscono e cosi' e' capitato anche a me ma ero "invogliato" dai miei genitori che mi legnavano. Io ancora oggi li ringrazio per questo perche' lo studio e' la struttura mentale che ti da' la liberta' e la capacita' anche a volte di disobbedire perche' si ha una testa pensante... Soddisfatto di questa serata dell'Estate Sannicolese, il sindaco Arturo Vernillo
Nostro servizio
L'Estate Sannicolese, una formula riuscita ed oramai consolidata e che il sindaco Arturo Vernillo riesce a reggere egregiamente anche da un punto di vista finanziario e su cui punta per dare volto anche all'esterno delle mura amiche, alle località molto interessanti del suo teritorio formato da una miriade di contrade, si è arricchita stasera della presenza di un altro personaggio di rilievo della musica italiana.
Ci riferiamo a Marco Carta (nella prima foto in basso ed in quella di apertura con il sindaco Arturo Vernillo), un quarantenne sardo che ha cominciato la propria attività artistica nel 2008, grazie alla vittoria ottenuta al talent show "Amici" di Maria De Filippi a cui fece seguito l'anno successivo il primo posto al Festival di Sanremo.
Da quel momento, nonostante qualche incertezza, Marco Carta ha proseguito il cammino che quest'anno è riesploso con la proposizione di "Solo Fantasia" Tour 2025 che gli ha procurato un calendario di concerti che sono cominciati lo scorso 4 maggio e termineranno, in questa prima fase, il 28 agosto, un calendario fitto di date, per certi versi inaspettato e che lo ha reso felice.
Con Carta abbiamo scambiato qualche battuta prima che avesse inizio il concerto previsto a Santa Maria Ingrisone, una delle contrade, appunto di San Nicola Manfredi.
Tutto è cominciato nel 2008 con la vittoria ad "Amici". Sembra ieri, abbiamo detto a Carta, persona disponibile e cortese, elementi caratteriali non sempre riscontrabili da noi giornalisti negli artisti che ci capita di intervistare, da quella vittoria è stato poi tutto un crescendo e quindi dall'alto della sua oramai riconosciuta personalità artistica, lanciamo ai nostri giovani un messaggio che consenta loro una gestione meno apprensiva della loro età in un momento che non è certamente facile.
Bisogna credere sempre in qualsiasi cosa di positivo possa loro capitare, ci ha risposto Carta.
Che ci possa essere un momento negativo da un punto di vista familiare, lavorativo, sentimentale è possibile, ma bisogna convincersi e credere che questo sia solo un momento che poi passa e che domani sicuramente sarà migliore di oggi.
Magari invogliarli allo studio, un marchio di libertà, che consenta loro di poter comprendere meglio le cose che vivono, abbiamo chiesto al cantante?
Ovviamente sì, ha detto Carta.
Lo studio va fatto perché è la spina dorsale per il domani. I giovani spesso questo non lo capiscono e così è capitato anche a me.
Se non studiavo mi legnavano i miei genitori ed io ancora oggi li ringrazio per questo perché comunque lo studio è la struttuira che ti dà libertà mentale e la capacità di capire e prendere posizione ed a volte anche non obbedire, perché si ha una testa pensante.
A Carta abbiamo chiesto quale sia la differenza, secondo una sua opinione, tra la musica fatta una volta e quella di oggi?
Lei è molto giovane, gli abbiamo detto, ma oramai le generazioni mutano nell'arco di una decina d'anni e quindi può darci una risposta a questa nostra domanda...
In questi anni c'è stata una evoluzione o una involuzione nel mondo della musica leggera?
Questo non sta a me deciderlo, ci ha risposto il cantante, ma posso dire che tutto cambia ma tutto ritorna e quindi alla fine diventa un ciclo.
Io preferisco un certo tipo di musica, rispetto alla trap che è il puro pop, quella magari cantata ed anche più difficile da fare essendo canzoni che per poterle cantare bisogna avere o degli anni di studio o un talento alla base, altrimenti non riesci.
Certo oggi il supporto di un software come aiuto, è come andare ad una gara dopato. Alla fine il risultato non viene, ha concluso Carta.
Alla nostra chiacchierata ha assistito anche il sindaco Arturo Vernillo a cui abbiamo chiesto se è soddisfatto di come stiano andando le cose per questa Estate Sannicolese 2025, quarta edizione, anche rispetto alle avversità meteorologiche che sembrano non sfiorare le sue manifestazioni.
Evidentemente ha stretto un patto anche con chi può rasserenarlo, il tempo...
E' vero, quante feste ho fatto, ci ha risposto Vernillo, da quando sono sindaco non ha mai piovuto. Sono venuti tutti da Al Bano ad Orietta Berti, Fausto Leali, Eugenio Bennato, Mietta, Annalisa Minetti, Franco Ricciardi, Gigi Finizio, Paolo Vallesi e tanti altri, mai una goccia di pioggia.
Importante è poi anche la prospettiva, il prosieguo.
Il 30 di questo mese ci sarà Antonella Ruggiero con 50 elementi della orchestra diretta da Leonardo Quadrini a Santa Maria a Toro.
Poi a Iannassi, la frazione più grande, avremo il 2 di agosto le selezioni regionali di Miss Italia e poi a San Nicola capoluogo ci sarà un revival degli anni Novanta e poi avremo ancora Katia Ricciarelli e poi Scapace ed alla fine chiuderemo il 4 ottobre, anniversario della nostra vittoria elettorale, con Gianluca Capozzi tornando così sul neomelodico campano.
L'anno prossimo poi, ultimo anno di questa mia prima consiliatura, vedremo di fare una edizione ancora molto più impegnativa.
Quale il segreto per fare tutto questo, abbiamo chiesto a Vernillo?
Governare il Comune come se fosse la tua famiglia, ha risposto il sindaco.
Evitiamo gli sprechi e così possiamo svolgere questi eventi ma non facciamo solo feste.
Siamo un Comune che opera quotidianamente per migliorare la vivibilità dei suoi cittadini.
Abbiamo inaugurato anche un micronido che da tre anni funziona egregiamente ed ha dato dieci posti di lavoro ed un altro è in corso di apertura.
E dunque poi si fanno pure le feste.
Noi non vivevamo nemmeno il Natale.
Oggi esso c'è, a differenza dei miei predecessori che spendaveno in contenzioso centinaia di migliaia di euro, io non ne spendo nemmeno uno di euro in cause.
Quelle che c'erano abbiamo fatto le transazioni e le abbiamo chiuse.
Invece di fare cause, facciamo feste... magari facendo anche emergere l'80% delle attività commerciali che prima non erano censite.
Inauguriamo anche un parco giochi all'anno.
Insomma con una gestione oculata del bilancio, possiamo svolgere queste attività, ed anche le feste... ha concluso Arturo Vernillo che ha fatto dono a Marco Carta anche una borsa contenente il meglio della produzione agroalimentare locale (nelle ultime due foto in basso).
comunicato n.172150
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