Il Centro di Aiuto alla Vita ha aderito convintamente all'invito del nostro arcivescovo a partecipare alla fiaccolata per la Pace
Ma dico subito che questa manifestazione mi ha lasciato in po' perplesso, afferma il presidente del Cav, Carlo Principe. Avrei voluto esprimere un mio pensiero ma non ho potuto
Redazione
Il presidente del Centro di Aiuto alla Vita (Cav), Carlo Principe, ha commentato la "Fiaccolata per la pace" che si è svolta in città.
"Il Cav - scrive - ha aderito convintamente all’invito del nostro arcivescovo a partecipare alla fiaccolata.
Dio solo sa quanto questo bene prezioso sia oggi in pericolo e come la terza guerra mondiale sia sempre più minacciosamente alle porte.
Ma dico subito che questa manifestazione mi ha lasciato in po' perplesso.
Avrei voluto, come presidente di un Associazione per la Vita, esprimere un mio pensiero.
Avevo in mente uno striscione con la frase di Madre Teresa, che a mio avviso è il vero motivo che sta alla base delle guerre: "Il maggior distruttore della pace è l’aborto, perché se una madre può uccidere il proprio bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla".
Ma ho dovuto rinunciarvi perché non erano ammessi slogan.
In quanto cattolici forse sarebbe stato anche opportuno recitare qualche preghiera lungo il percorso, almeno un Rosario alla Madonna per invocare la pace.
Circa il discorso del vescovo, condivido del tutto il suo pensiero sul popolo martoriato di Gaza, vittima sia del Governo di Netanyahu che di Hamas, ma non quello sulla guerra in Ucraina.
Vedere in Putin il malefico aggressore come unica causa della guerra, è la stessa visione delle oligarchie mondialiste che vogliono, per sete di dominio mondiale, la distruzione della Russia.
Una visione, del resto, che le stesse élite impongono ai vertici dell'Unione Europea e ai leader cosiddetti "volenterosi" che hanno votato il riarmo dell'Europa in chiave anti-Russia per compiacere le fameliche lobby delle armi per le quali la vita umana non vale nulla.
Certo, anche Papa Francesco aveva condannato l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ma non ha risparmiato parole dure anche contro l'Occidente responsabile dell'espansione della Nato a ridosso dei confini russi ("labbaiare della Nato alle porte della Russia").
Documenti storici confermano che la reazione di Putin a questa provocazione non solo era stata prevista, ma addirittura cercata. Infatti, sono rimaste inascoltate le sue numerose proteste per quel pericoloso avvicinamento di basi missilistiche ai suoi confini che lui aveva sempre considerato (e a ragione, viste le numerose primavere arabe scatenate dalla Nato), una minaccia alla sicurezza della Russia.
Dopo aver sofferto per il taglio delle radici cristiane nella Costituzione Europea, Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II non avevano mai considerato la Russia come una nemica da abbattere.
Anzi, avevano sempre auspicato la costruzione di un'Europa che respirasse con due polmoni: quello cattolico occidentale e quello ortodosso orientale.
E' il vero pensiero cristiano, ma nessuno li ha ascoltati".
comunicato n.171411
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