Al Bano ricorda il dramma che lo colpi' nella voce. Sul palco canto' in playback ma come arrivo' a Piana Romana tutto cambio'. Cosa era successo?
Vorrei tornare in quel luogo e rifare quell'Ave Maria. Il Santo di Pietrelcina mi ha confessato e comunicato. Avverto addosso la sua protezione. Riguardo la esibizione in Russia mi hanno comunicato ieri che ci sono richieste per circa 1.180.000 posti per assistere al concerto. Una cifra pazzesca. E' la fame di pace del popolo russo. I polemisti al riguardo si possono attaccare al tram. Non li vedo neanche... Drupi ci ha detto che quando si viene qua c'e' un alone strano e sarebbe bello farlo arrivare anche ai giovani ma non so se ci riusciamo
Nostro servizio
Tutti per Padre Pio. Nel suo nome sul palco per celebrarne la memoria e la sua grande figura di santo dei nostri giorni.
Di questo evento ne abbiamo parlato con Al Bano (nella foto di apertura e nella settima foto in basso con il collega Mimmo Ragozzino) e con Drupi (nella seconda foto in basso), due grandi interpreti della canzone italiana, quella composta da una melodia e da un testo. Cose rare al tempo d'oggi.
C'è un risvolto in questo spettacolo che non è solo dato dalla musica, abbiamo detto ad Al Bano.
La musica, ci ha risposto, è data come regalo del buon Dio all'umanità.
La vita senza musica, come diceva Nietzsche, sarebbe un gravissimo errore.
Io ne so qualcosa.
La musica per me è stato il mio tappeto volante da ragazzino quando sognavo e mettevo l'automatico nel corpo di Al Bano che zappava, lavorava e studiava ma che con la testa stava altrove.
E questo fin dai primi anni della mia esistenza ed è sempre stato così mentre sognavo di diventare quello che poi effettivamente sono diventato.
Anzio, ho avuto di più perché nei momenti della grande tragedia, perché purtroppo ti deve scontrare anche con quella signora malefica, anche lì la musica mi ha salvato da tante situazioni.
E' diventata la mia valvola di sfogo, il mio aiuto quotidiano.
Proprio come una terapia.
Continuo a fare questo mestiere godendo di esso perché il primo ad emozionarsi sono io, ma non perché sia un egocentrista, ma capisco che è un dono di Dio che ho dentro di me ed allora lo ringrazio e mi emoziono.
Quale è il rapporto che ha costruito negli anni con Padre Pio? abbiamo chiesto ad Al Bano.
Non vorrei esagerare, ci ha risposto l'artista, se dico quello che sto dicendo ma è la pura verità.
Ho conosciuto Padre Pio nel 1954.
Le mie zie, casa e chiesa, mi portarono da Padre Pio.
Io non sapevo chi fosse ed era la prima volta che salivo su un pullman che mi portava in giro per la Puglia. Padre Pio, poi Napoli e poi Pompei e ritorno a casa.
Era un tour che non dimenticherò mai.
Mi ricordo tutto, da che tipo di cielo c'era, all'atmosfera.
Ovviamente a San Giovanni Rotondo questa atmosfera era totalmente diversa da quella che è oggi ma capisco che l'evoluzione c'è stata ed è un altro dei miracoli di Padre Pio.
Il santo di Pietrelcina mi ha confessato, mi ha comunicato ed io sono convinto che mi ha messo come una specie di protezione addosso.
Questa la sento in tanti momenti della mia esistenza ed orami posso dirlo a chiare lettere anche perché 82 anni sono 82 anni.
Devo dire che molte volte ho sentito il suo soffio vitale, fantastico.
L'ho sentito, lo sento, lo sentirò sempre, ha proseguito Al Bano senza nascondere la sua emozione nel raccontarlo.
C'è stato un momento in cui ho avuto una brutta situazione con le corde vocali.
Non cantavo già più.
Però stavo qui ad esibirmi e forse ho cantato in playback, anzi, senza forse.
Quel giorno andammo a Piana Romana dove hanno costruito una chiesa.
Vi giungemmo io ed il maestro Alterisio Paoletti.
Entrammo. Non c'era nessuno e mentre parlavo, ho sentito la eco delle nostre voci ed ho cominciato a sparare una nota, e poi due e poi tre e poi ho cantato un'Ave Maria di Gounod a cappella, con una emozione unica perché l'eco che sentivo era speciale.
Non vedo l'ora di ritornarci a Piana Romana e di fare la stessa cosa.
Lì incominciai a cantare nuovamente.
E' un miracolo di padre Pio o non lo è?
E' il caso, o cosa è?
Stavo a casa di padre Pio... questa è la certezza.
Solo la Fede, ci siamo inseriti noi, può aiutarci a rispondere a questa sua domanda...
Passando ad altro argomento di attualità, ad Al Bano è stato evidenziato che il concerto che terrà a Mosca è tutto esaurito.
E' una cosa pazzesca, ha rispoto Al Bano.
Mi hanno chiamato ieri per dirmi che ci sono prenotazioni per 1milione e 180mila richieste di posti.
E' un open air dove c'è una grandissima piazza con una capienza di 120-130mila persone e scusate se è poco.
Non so quante repliche farò, non dipende da me, ma il fatto mi inorgoglisce.
Questo però non è Al Bano, ma la fame di pace che ha il popolo russo.
I polemisti rispetto a questo evento (il cantante è stato criticato perché non avrebbe dovuto recarsi a Mosca a cantare ndr) si possono attaccare al tram.
Non li vedo neanche.
Ma senza presunzione. Io vado a sparare le mie note di pace e se sono capaci anche loro che vengano anche con me.
Ed a proposito della sua presenza anche negli Usa?
In 62 anni di mestiere sono stato anche negli Stati Uniti ed ho cantato dappertutto ed il pubblio all'inizio era formato da italo-americani poi erano spagnoli e da quando poi è caduto il muro di Berlino, erano quasi tutti russi.
Ho sempre fatto dei pieni grazie alla forza dell'emigrazione.
Essendo sposato con una americana, pur avendo avuto un periodo qui in Europa che è stato pazzesco, ci chiamarono in America dove mi proposero di stare lì 6 mesi per raggiungere il successo.
Io dentro di me ho detto: Al massimo posso stare 20 giorni.
Grazie dell'offerta, ho risposto, ma non c'entro niente anche perché la vera America sta qua in Italia ed in Europa.
A proposito delle difficoltà dei giovani ad inserirsi in questo mondo Al Bano alla fine ha risposto dicendo che quando si concepisce un bambino sono milioni di spermatozoi che partono ma uno solo arriva.
Quando sai bene che ci sono tanti cantanti che vogliono fare quel mestiere sai parimenti che uno solo o comunque pochi sono quelli che effettivamente arrivano.
E' la legge della natura.
Poi se hai qualità, la gente è sempre sensibile ad essa e ti riconosce.
Sin qui la chiacchierata con Al Bano che con una battuta, niente di politico ovviamente ma solo in risposta a noi che avevamo presentato il consigliere comunale Marcello Palladino con noi durante l'intervista, si è parlato di Democrazia Cristiana, quella di una volta ed Al Bano ha detto, peccato che hanno ammazzato la Balena Bianca.
Tra i tanti artisti presenti (nella prima foto in basso è Settembre, nella terza è Ivana Spagna, nella quarta è Marco Masini, nella quinta è Sal da Vinci, nella sesta è Serena Brancale e nella ottava foto in basso Marcello Palladino è con Settembre), l'ultima interlocuzione l'abbiamo avuta con Drupi, altra icona della bella musica leggera italiana, al quale parimenti abbiamo chiesto di descriverci le sue emozioni nell'intervenire in uno spettacolo che in pratica guarda alla figura iconica ed esemplare di un santo dei nostri giorni, Padre Pio.
Non ho mai avuto un rapporto con questo santo, ci ha risposto.
Ho fatto una serata qui a Pietrelcina ed un'altra a San Giovanni Rotondo ma parlo di circa 30 anni fa.
Certo, Padre Pio chi non lo conosce...
Che messaggio, abbiamo ancora detto, ritiene che possa venire dallo spettacolo di stasera soprattutto rivolto ai giovani che non stanno vivendo un momento felice.
Quando si viene qua, ci ha risposto Drupi, debbo dire che c'è un alone strano e sarebbe bello farlo arrivare anche ai giovani ma non so se ci riusciamo.
La verità è che stiamo vivendo momenti difficili dove la spiritualità è un po' un optional oramai.
Noi ci proviamo e nel nostro piccolo, facciamo quello che possiamo, ma veramente il mondo cambia e va avanti, o indietro, dipende dai punti di vista.
Stasera con lei un salto indietro nel tempo, abbia concluso noi?
Sì, ci ha risposto il cantante, dobbiamo proporre brani conosciuti io farò Vado Via e Piccola e fragile, brani che entrambi mi hanno dato grandi soddisfazioni.
comunicato n.171347
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