Il concetto di gioia in nessun modo deve essere confuso con lo sballo, le esagerazioni, le intemperanze e le sregolatezze
E un intimo sentimento che solo facendo del bene agli altri senza tornaconto e solo divertendosi con gli altri in modo sano viene felicemente assaporato. L'associazionismo che oggi puo' sembrare fuori luogo e fuori moda, potrebbe essere una delle cure per le nuove generazioni. E' ridicolo addossare la colpa dello sfacelo educativo ai due mesi di chiusura per il covid, o alla scuola che peraltro ha perso di autorita' proprio a causa anche di genitori-avvocati difensori, per i guai che solo noi abbiamo combinato, ha ammonito monsignor Felice Accrocca ai giovani degli oratori dell'Anspi ospiti del Centro "La Pace"
di Mena Martini
Un pullman di una cinquantina di giovani festanti e coloratissimi è arrivato al Centro "La Pace" e vi resteranno tre giorni.
Scopo del soggiorno, è quello di effettuare un corso residenziale di formazione per animatori di oratori.
Li accompagna il loro presidente zonale dell'Associazione Nazionale San Paolo Italia (Anspi) di Caserta, Giuseppe Dessì, che è anche presidente nazionale dell'Associazione medesima.
Oramai dal 2019 il Centro ospita i casertani e Dessì ha ringraziato don Teodoro Rapuano per la calorosa accoglienza e perché li fa sentire davvero a casa loro.
I 53 giovani avranno giorni intensi di formazione, di dialogo, di scambio di esperienze ma anche di svago, giochi di squadra e perché no di canzoni strimpellate sui prati guardando le stelle.
Rigorosamente vietati i cellulari che potranno essere attivati solo dopo le 21.00.
Stamane, visita programmata al Museo Diocesano e saluto dell'arcivescovo che ha accolto i partecipanti nella sala Leone XIII.
Nel suo breve ma consistente intervento, monsignor Accrocca ha rivolto parole di incoraggiamento ai giovani impegnati nell'animazione al servizio degli oratori delle loro parrocchie e nelle loro comunità portando esempi delle sue esperienze giovanili.
Buonsenso, pazienza e spirito di sacrificio, ha detto, dovranno sempre essere messi al primo posto.
Poi si è soffermato sul concetto di gioia che in nessun modo dev'essere confuso con lo sballo, le esagerazioni, le intemperanze e le sregolatezze.
La gioia è un intimo sentimento che solo facendo del bene agli altri senza tornaconto e solo divertendosi con gli altri in modo sano viene felicemente assaporato.
Nel terribile vuoto educativo, di questo credo abbiano bisogno i nostri giovani e l'associazionismo in tutte le sue forme e attività, ma che oggi può sembrare fuori luogo e fuori moda, potrebbe essere una delle cure per le nuove generazioni.
Vuoi mettere per esempio un bel campeggio scout, un campo scuola Anspi o di Azione Cattolica dove ognuno deve impegnarsi in incombenze quotidiane, dove tutti sono costretti a sporcarsi le mani, dove non esiste Io ma Noi?
Nel nostro caso pensiamo che l'oratorio sia davvero il luogo ideale per crescere e socializzare.
Non è forse vero che attori, tante stelle del calcio e cantanti famosi proprio negli oratori hanno capito quello che poi avrebbero fatto nella vita?
Intanto noi adulti assumiamoci le nostre responsabilità per lo sfacelo educativo che purtroppo oggi registriamo, educhiamo i nostri figli alla socialità, alla gentilezza, al rispetto, insegniamo loro i giusti valori, non tendiamo sempre la rete di protezione perché devono sapere che la vita presenta sempre delle difficoltà, degli ostacoli che però con responsabilità e crescente maturità vanno affrontati con coraggio.
E' ridicolo addossare la colpa ai due mesi di chiusura per il covid, o alla fantomatica società o alla scuola, che peraltro ha perso di autorità proprio a causa anche di genitori-avvocati difensori, per i guai che solo noi abbiamo combinato, ha concluso l'arcivescovo Accrocca.
Le foto sono di Antonio Caporaso
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