La farsa della inaugurazione e' stata come tagliare il nastro tricolore per un campo di calcio dove pero' ci sono solo gli spogliatoi
Luigi Barone convoca la Stampa dinanzi alla Stazione Appia dove i treni non partono, forse anche perche' le banchine non consentono l'apertura delle portiere ed i lavori sono fermi. I sindaci che parteciparono alla festa oggi protestano ma quel giorno tacquero. Perche'? Chi li invito' a non guastare il finto evento? Penso che la Benevento-Napoli non aprira' nemmeno nel 2027... ha detto il rappresentante della Lega
Nostro servizio
Luigi Barone, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali, ha convocato la Stampa alla Stazione Ferroviaria "Appia", nel cuore della Benevento romana, per riprendere questa brutta storia della tratta Benevento-Napoli che lungi dall'essere completata vede il termine dei lavori allontanarsi sempre di più.
Per Barone l'unica soluzione è che quell'impianto passi dall'Eav, la società della Regione Campania che gestisce oggi la tratta da Benevento a Cancello, alle Ferrovie dello Stato che proseguono attualmente nella competenza ferroviaria da Cancello a Napoli.
Barone ha sottolineato come la linea sia chiusa da ben quattro anni, dal 2021 e non si conosce ancora una data certa per la sua riapertura, nonostante le tante promesse, le bugie e le date annunciate più volte.
Siamo ancora zero a zero e palla al centro.
Abbiamo depositato in Consiglio regionale come Lega, una mozione per chiedere proprio che la Regione si faccia carico di chiudere questa vicenda sollecitando un Tavolo tecnico che ne delinei i contorni con l'obiettivo di cedere la tratta a Rete Ferrovie Italiane (Rfi), un colosso pubblico che ha in gestione 17mila chilometri di rete ferrata.
E' una questione solo di volontà politica, secondo Barone.
Ce la metteremo tutta per fare in modo che tale ferrovia torni al più presto ad essere riutilizzata da passeggeri, studenti e lavoratori che hanno necessità di raggiungere, anche quotidianamente, il capoluogo di regione.
Noi abbiamo fatto notare a Barone, chiedendo a lui una interpretazione del gesto, che molti sindaci della Valle Caudina, quelli maggiormente interessati alla linea ferroviaria, hanno recentemente sottoscritto un documento di protesta non appena hanno cominciato a rendersi conto che la messa in scena della inaugurazione di questa Stazione Ferroviaria, fosse stata solo un modo per guadagnare tempo e per giustificare i ritardi interrompendo la sequela.
Quegli stessi sindaci però, che erano presenti alla farsa della inaugurazione, non dissero nulla quel giorno, non intervennero.
Perché?
Chi li ha trattenuti dl farlo?
Noi nella cronaca di quella mattinata ipotizzammo che ci fosse stato un intervento in tal senso, un invito a tacere in quel momento di festa.
Lei ha ragione, ci ha detto Barone, uno dei fatti più gravi e preoccupante è proprio quiesto e cioè che qui si è consumata la farsa della inaugurazione che è stata come tagliare il nastro tricolore per un campo di calcio dove però ci sono solo gli spogliatoi e non il terreno di gioco.
Qui è stata inaugurata la Stazione e non so neanche se è stata collaudata e realmente consegnata ad Eav. Quello che sembra è che i treni che non possano operare per via della banchine che non consentirebbero alle porte dei treni medesimi di aprirsi perché toccano con il fondo della portiera.
Non ci sono poi i passaggi per i disabili.
Parte della pavimentazione appare già sollevata e ci sono ampie pozzanghere (nell'ultima foto in basso) segno questo che il pavimento non è a livello o che sta cedendo.
Insomma ci sono una serie di anomalie.
Fu inaugurata in fretta ed in furia dal presidente dell'Eav De Gregori con il sindaco Mastella e non si sa perché.
Mi auguro che Mastella stesso, con il presidente della Provincia, Lombardi, facciano squadra con noi affinché si porti avanti una battaglia vera per la riapertura di questa linea.
Ci sono troppi applausi mentre occorrerebbe ben altro.
Barone non ha escluso che la questione possa subire un commissariamento visto che non si muove nulla e che non si va avanti e che i lavori sono fermi e nessuno ci dice perché, nonostante l'inaugurazione-farsa e le rassicurazioni di Eav che fosse stato fatto tutto il necessario.
Penso, per come stanno le cose, che questa ferrovia non riaprirà né nel 2026 né nel 2027, ha concluso Barone.
comunicato n.171126
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