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Benevento, 27-05-2025 11:11 ____
E' successo ancora una volta. Ai giornalisti ora e' stata rinfacciata la concessione della presenza in Aula dove invece devono stare solo gli eletti
Picariello della maggioranza e' partito dalle falsita', secondo lui, scritte a proposito della cacciata della Stampa dalla riunione indetta sull'Area Vasta. De Stasio della minoranza ha rincarato la dose. L'Aula elegge il presidente del Collegio dei Revisori di Conti con i voti, peraltro ininfluenti, anche dei due di Forza Italia, Giorgione e Piccaluga. Un gesto inutile di cui non si e' capito il perche'
Nostro servizio
  

E' successo ancora una volta.
La Stampa è stata attaccata sia da esponenti della maggioranza che della minoranza perché occupante, senza titolo, i posti nell'emiciclo dell'Aula riservati esclusivamente agli eletti, ai consiglieri comunali.
Per quanto possiamo ricordare noi, e non è memoria breve, negli ultimi 40 anni, da Palazzo Paolo V a Palazzo Mosti, dove si sono celebrate e si celebrano le sedute del Consiglio comunale, i giornalisti sono sempre stati ospitati nell'emiciclo mentre al pubblico viene riservato il posto fuori di esso, ma sempre nell'Aula.
A Palazzo Paolo V come a Palazzo Mosti, quando i consiglieri erano 40 tanti quanti i posti nei banchetti loro assegnati, alla Stampa era riservata la fila centrale delle sedie. Sempre nell'emiciclo.
Poi si è passati da 40 a 32 consiglieri (più il sindaco) e quindi gli 8 banchetti liberi, verso l'uscita, con l'autorizzazione del presidente dell'Assemblea che non ha mai contestato tale posizionamento, sono stati occupati dai rappresentanti della Stampa, da quelli che giungono per tempo e che trovano posto in quei banchi, gli altri occupano le sedie sempre nell'emiciclo (ma non siamo quasi mai tanto numerosi...).
Addirittura, con la nuova organizzazione dell'emiciclo, fatta per la realizzazione del nuovo sistema telematico per intervenire e votare, ai giornalisti come noi che usiamo il computer, è stata reinstallata anche una presa di corrente che in un primo momento era stata eliminata.
Dunque era scontata e prevista la nostra presenza.
Parliamo di banchetti, ripetiamo, dove non siedono i consiglieri comunali perché peraltro, con il nuovo sistema, essi hanno un posto assegnato con nome e cognome e da lì non si possono muovere per non inficiare voto, intervento telematico e così via.
E dunque perché questa presa di posizione a partire da Mastella e finire a Picariello?
Cosa temono dalla presenza dei giornalisti liberi? Perché diamo loro tanto fastidio?
La cosa stava andando avanti ordinatamente quando Picariello, nel suo intervento, ha tacciato i giornalisti e chi li segue, di essere in pratica dei menzogneri.
Non sappiamo come sia finito a parlare dell'incontro sull'Area Vasta tenuto dal sindaco Mastella con i sindaci da lui convocati e nel corso del quale la Stampa fu cacciata dall'Aula pur essendo stata invitata a partecipare, ma sta di fatto che Picariello ha detto che c'è qualcuno che dice che la Stampa sia stata cacciata fuori.
Come se fosse cosa non vera.
I giornalisti pur non ricoprendo una carica pubblica elettiva, (Picariello al riguardo ha citato inappropriatamente l'art. 51 comma 3 della Costituzione che però recita: "Chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il posto di lavoro" scambiando o associando, evidentemente, in maniera del tutto arbitraria, il posto di lavoro con il posto in Aula ndr), pur non ricoprendo carica elettiva, dicevamo, ed è stato a questo punto che girandoci indietro e rivolto ai colleghi Colarusso e Checola abbiamo detto: Ma che sta dicendo?
Questo ha fatto indispettire Picariello che ci ha detto rivolto a noi: Lei chi è (come se non ci conoscesse ndr)? Lei non potrebbe essere seduto lì negli scranni del parlamentino dove dovrebbero essere seduti solo i consiglieri comunali.
Se lei taccia l'Amministrazione comunale di oscurantismo giornalistico io questo non lo credo (come se fosse una questione di... fede... ndr).
Poi rivolto a Checola, che aveva parimenti ribadito la cacciata dall'Aula della Stampa alla riunione sull'Area Vasta, gli ha detto: Lei quando vuole fare il consigliere comunale ci mette la faccia e viene a sedere qua.
A questo punto, visto che il tono saliva e non si attenuava, il presidente del Consiglio, Parente, visibilmente contrariato dall'intervento di Picariello, ha tentato di smorzare la polemica che stava montando anche grazie adn taluni consiglieri di minoranza, Farese e Sguera, che si sono ribellati con veemenza alle parole dette da Picariello.
Forse Parente avrebbe potuto però anche dire che noi non siamo degli abusivi e che sediamo in quegli scranni, liberi dall'essere occupati dagli aventi diritto, con il suo consenso, del presidente del Consiglio comunale, che è l'unico a poter disporre della gestione dell'Aula e chiudere così la partita manifestando dissenso alla filippica gratuita intrapresa da Picariello.
Riavvolgendo, per un momento il nastro, diciamo che la seduta ha avuto inizio alle ore 10.05, registrando la
presenza di ben 30 consiglieri comunali.
Un numero insolito e molto alto generato dal fatto che oggi non era consentito l'intervento da remoto (di cui si abusa ampiamente, cosa questa che alla Provincia, ad esempio, non è consentita) per via delle votazioni su persone e quindi per il rispetto della segretezza del voto.
Assenti alla chiama solo De Longis, Moretti e Perifano.
Il primo punto all'ordine del giorno è stato: "Nomina e determinazione compenso del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2025-2028".
Ha relazionato l'assessore Maria Carmela Serluca che ha sottolineato come l'organismo sia scaduto lo scorso  21 aprile, che c'è stato il sorteggio in Prefettura di 2 componenti, Michelina Bruno e Roberto Trivellino e che sono state estratte a sorte anche le riserve: Nicola Marotta, Ciro Sannino, Nicola Fiorillo e Pasquale Allegretti.
Le candidature alla carica di presidente, di competenza del Consiglio comunale, per il triennio 2025/2028 sono state 18: Fabrizio Cerrato, Vincenza Antonietta Giordano, Carlo Iodice, Paolo Longoni, Nicola Marotta, Enzo Mele, Ernesto Perone, Sabino Pontillo, Alessandro Trusio, Pasqule Volino, Sebastiano Cosentina, Sabato Sessa, Salvatore Borreale, Aldo Pellegrino, Roberto Trivellini, Emilio Battaglino, Felice Rainone ed Antonio Pierri.
A questo punto si è svolta la votazione con il sistema elettronico che ha visto convergere 22 voti su Antonio Pierri, eletto presidente e 7 su Aldo Sessa ed 1 scheda bianca.
Non è stato difficile capire che a Pierri fossero andati anche i due voti dei consiglieri comunali di Forza Italia, Giorgione e Piccaluga, che peraltro non lo hanno negato (poi i due non sono stati più visti in Aula).
Alla votazione dell'atto deliberativo finale, i voti favorevoli sono stati 22, 5 i contrari e 2 gli astenuti.
Si è passati poi al secondo punto posto all'ordine del giorno "Nomina componenti esperti in materia paesaggistica ed ambientale nella Commissione locale per il paesaggio".
Ha relazionato l'assessore all'Urbanistica Maria Grazia Chiusolo.
Questo il risultato del voto.
Ambito Beni ambientali, 28 votanti, 7 bianche, 2 voti a Pasquale Fiore e 19 voti a Giuseppe Iadarola;
Ambito Storia dell’Arte, 27 votanti, 7 bianche, 18 voti a Ferdinando Creta e 2 a Stefania Longo;
Ambito Disciplina Agricola forestali e naturali, 28 votanti,10  bianche e 18 a Aurelio Pepe;
Ambito Disciplina storia pittorica ed arti, 28 votanti, 8 bianche e 20 a Stefania Longo;
Ambito Legislazione e beni culturali, votanti 29, 11 bianche e 18 a Francesca De Maria.
A questo punto si è passati al punto tre all'ordine del giorno: "Variazione in via d'urgenza al bilancio di previsione 2025-2027 ex articolo 175 comma 4 del Dlgs numero 267/2000".
Ha relazionato l'assessore Serluca che ha parlato, tra l'altro, di un contributo maggiore per euro 22mila per il contrasto alle truffe perpetrate ai danni degli anziani e per il supporto all'iniziativa dell'Area Vasta 15.000 euro mentre sono stati tolti dalla manutenzione dei bagni pubblici, 10mila euro.
Marialetizia Varricchio nel suo intervento ha detto che il dirigente Alesandro Verdicchio ha chiesto 400mila euro, oltre lo stanziamento già fatto di 320mila euro, per la cura del verde che mostra evidenti segni di degrado.
Lo avevamo già evidenziato all'approvazione del Bilancio di Previsione che lo stanziamento era insufficiente. In pratica è stata sbagliata la programmazione.
E qui Varricchio ha espresso solidarietà all'assessore Rosa, vittima della sua maggioranza che non gli dà la giusta copertura per eseguire nel migliore dei modi la cura del verde.
Anche Francesco Farese, nel suo intervento, si è associato a Varricchio nell'esprimere solidarietà a Rosa (attenzione al termine solidarietà perché servirà in seguito per capire con chi ce l'avesse il solito Picariello ndr), vittima di una città non adeguata solo per scelta di questa maggioranza.
Sull’Area Vasta poi c'è stata la destinazione di 15mila euro e vorremmo capire a cosa servono questi soldi visto che sin qui l’unico gesto che è stato fatto è stato quello di cacciare dall’aula i giornalisti (Farese non era presente a quel gesto di Mastella e dunque si è fidato di quello che hanno scritto i giornalisti e per questo è stato accomunato ai "menzogneri", evidentemente ndr).
Soldi utili a niente ma solo ad iniziative a carattere elettorale, ha concluso Farese.
E qui c'è stato l'intervento di Picariello, citato in apertura, Picariello che peraltro ha detto quanto sia pleonastico che la solidarietà (non ha detto a chi, cioè a Rosa ndr) si esprime per persone che hanno subito qualche problema in famiglia.
Sin qui Picariello che poi ha cominciato la filippica contro i giornalisti che non scrivono il vero quando dicono di essere stati cacciati dall'Aula da Mastella il giorno della riunione sull'Area Vasta.
Comunque qui c'è una importante caduta di stile che forse il presidente Parente avrebbe dovuto riprendere e stigmatizzare.
Che c'entrano i problemi dell'assessore Rosa, se ne ha, come invece dice Picariello, con le vicende politico-amministrative del Comune? Nulla, frase detta solo per colpire la minoranza che ha difeso Rosa senza rendersi conto delle conseguenze.
Questo è.
Al termine dell'intervento contro la Stampa da parte di Picariello, ha preso la parola Antonio Capuano il quale ha sottolineato il suo plauso per la pulizia e per la cura del verde.
Il dirigente di settore, nel chiedere altri 400mila euro, è andato un po’ oltre ed avrà letto male.
Sulla Stampa Capuano ha detto che essa ha avuto sempre il massimo della ospitalità.
A mettere il carico sulle argomentazioni di Picariello sui giornalisti, ci ha pensato Rosetta De Stasio, consigliere di opposizione la quale ha esordito dicendo che lei non crede alle cose lette sui giornali.
E' vero quello che ha detto Picariello e cioè che la stampa siede nei banchi destinati ai consiglieri comunali (non è così ed abbiamo spiegato il perché ndr).
Strumentalizzare non fa bene né alla Stampa né all’opposizione. I giornalisti dovrebbero stare al di fuori del recinto dell’Aula. Il loro rispetto è altro ed in Aula non deve intervenire chi non ha titolo (giusto e corretto anche per i giornalisti che però non intervengono, ci mancherebbe, conoscono bene le regole, solo che talvolta fra di loro può scappare un commento ma questo ci sarebbe anche se fossero seduti fuori dall'emiciclo... Questo però non vuol dire intervenire in Aula e se viene detto il contrario, lo si fa solo per esasperare e sostenere una propria presa di posizione, debole, di cui però prendiamo atto ndr).
A questo punto i giornalisti si sono alzati e sono andati a sedersi fuori dall'emiciclo (nella foto).
Noi non abbiamo potuto farlo per via delle necessità dettate dal computer.
Siamo stati però tollerati.
Al termine dell'intervento di De Stasio è intervenuto il presidente Parente che ha sottolineato come non ci sia spazio per la Stampa in questa Aula. A breve spero diventi realtà quanto stiamo cercando di realizzare facendo uscire fuori dall’Aula i giornalisti, ha confermato Parente che ha chiesto ai giornalisti di tornare a sedere nei banchi dell'emiciclo.
Ad intervenire per replica è stato nuovamente l'assessore Serluca molto seccata per la lettera del dirigente Verdicchio sul verde.
Questi sono solo i tuoi desiderata, gli è stato risposto dal dirigente alle Finanze, ma con quale forma di finanziamento diamo più soldi ai tuoi capitoli di spesa?
Un dirigente, ha detto Serluca con tono alto, non si può alzare la mattina e dire voglio 20milioni di euro per buttare giù e riedificare Palazzo Mosti...
Avevo detto all'assesore Rosa che appena possibile avremmo fatto la variazione.
Oggi ci sono 529mila euro stanziati ed altri 10mila euro giungeranno dall'Urbanistica, ha concluso Serluca.
La deliberazione alla fine è stata votata con 19 voti favorevoli, 7 contrari ed 1 astenuto.
Si è passati quindi alla "Ratifica della delibera di Giunta numero 146 del 12 maggio 2025 variazione in via d'urgenza al bilancio di previsione 2025-2027 ex articolo 175 comma 4 del Dlgs numero 267/2000".
L'assessore Serluca ha parlato di rimodulazione degli interventi con finanziamento da economie dal "Più Europa" per 200.000 euro da destinare al Parco delle Streghe, per 150mila all'Hortus Conclusus prelevate da avanzo vincolato e per la rimozione degli impianti pubblicitari abusivi, 50mila euro.
Noi abbiamo seguito sin qui il Consiglio comunale.
Poi ci siamo alzati e ce ne siamo andati.
E' difficile stare dove si è sopportati e dove viene sbandierato sotto il muso l'imminente provvedimento di sfratto.
Diciamo solo, per concludere quest'altra non esaltante pagina di vita cittadina, che fu il sindaco Mastella, in un'altra seduta di Consiglio comunale dove pure ci fu uno scontro con un altro collega giornalista, a chiedere con forza al presidente del Consiglio comunale Renato Parente di fare in modo di mettere fuori dall'Aula i giornalisti dedicando loro una stanza da dove possano seguire il Consiglio comunale ma sui monitor.
E' ovvio che questo non rappresenta l'ambientazione ideale per un giornalista che deve poter cogliere anche l'ambientazione, il parlare tra due consiglieri che si dicono cose fuori dai microfoni, rilevare un gesto di stizza o di riprovazione che certamente non sarà inquadrato dalla telecamere che seguono solo colui che sta parlando.
Insomma l'isolamento non giova al nostro mestiere ma è proprio questo probabilmente che si vuole fare, svuotare le cronache di tutto ciò che alla fine compone una giusta relazione della seduta di Consiglio comunale.
E questo non piace. Troppi particolari.
Noi che possiamo fare per opporci a tutto ciò?
Nulla, solo protestare, cosa che facciamo e faremo, con forza.
Poi facciano ciò che credono.
Noi non possiamo che sperare in un futuro diverso.
Stiamo andando, qui in quest'epoca, verso un futuro prossimo dove ci dovremo accontentare delle veline, tanto care ai gestori del potere, alle poche righe dell'Ufficio Stampa che ci dirà quanti voti sono stati espressi sui vari argomenti.

comunicato n.171064




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