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Benevento, 24-05-2025 21:37 ____
Sergio Cammariere, il grande pianista e compositore, ricorda il grande evento degli anni Ottanta svoltosi a Benevento in onore di Domenico Modugno
Tra lui e il pianoforte una vita insieme, uno strumento che diventa il tuo fedele compagno e che ti da' le soddisfazioni richieste. In questo teatro, che mi ricorda molto il Quirino di Roma, una piccola festa per chi vuole immergersi nella musica visionaria di questo grande artista
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La Stagione Artistica dell'Accademia di Santa Sofia, con la direzione artistica di Filippo Zigante e Marcella Parziale, ha presentato stasera al Teatro Comunale il penultimo appuntamento di questa edizione. In realtà bisogna recuperare il prossimo 9 giugno il concerto di Alexander Lonquich, annullato per la morte di papa Francesco.
Il grande artista di stasera è stato Sergio Cammariere, pianista, di cui è impossibile citare l'intero curriculum artistico tanto è vasto. Basti solo dire che per ultimo ha composto la colonna sonora del film "Revival" di Dario Germani e dell'ultimo lavoro di Pupi Avati.
Sul palco Cammariere (nella foto di apertura è al centro con Famulari e Tittarelli) nello spettacolo "Piano solo" è stato accompagnato da Giovanna Famulari, violoncello e Daniele Tittarelli, sax soprano.
Con lui ci siamo intrattenuti in teatro prima che il concerto avesse inizio ed ovviamente la prima cosa che gli abbiamo chiesto se fosse quella di stasera la sua prima volta a Benevento.
No, ci ha risposto sono venuto altre volte.
Quella che più è viva nel mio cuore è un evento molto particolare organizzato da Vittoria Cappelli, una grande esperta di televisione, con la quale facemmo un omaggio corale a Domenico Modugno.
Lo spettacolo fu presentato da Giancarlo Giannini, con nel cast oltre, a Sergio Cammariere, c'erano altri artisti quali Fabio Concato, Gigliola Cinquetti, Antonella Ruggiero, Morgan, Simone Cristicchi, insomma fu un evento molto bello.
Poi sono tornato in altre occasioni a Benevento ed ogni volta devo dire che il pubblico si è sempre dimostrato molto affettuoso nei miei confronti.
Il pubblico beneventano lo è praticamente con tutti, abbiamo detto noi. Difficilmente esso manifesta ad esempio il suo dissenso con fischi o brusii. Magari preferisce il silenzio, abbiamo sottolineato noi.
Sì, ci ha risposto il pianista, ma penso che occorra far sentitre il proprio calore all'artista che si esibisce e forse l'applauso del momento dello scambio è il più suggestivo e riempie il cuore di entrambi, sia di chi sta sul palco che fuori.
Io non ho mai visto Benevento bene, ha proseguito Cammariere e di questo ne sono un po' dispiaciuto.
Oggi che sono arrivato un po' in anticipo, ho avuto modo di vedere un bellissimo centro storico che non avevo ancora mai individuato.
Questo Teatro poi mi ricorda tanto il Quirino di Roma.
E qui stasera ci sarà una piccola festa per chi vuole immergersi nella musica visionaria di questo Sergio Cammariere.
Ecco, parliamo di questo grande artista, ci siamo nuovamente inseriti noi, che ha nel pianoforte una moglie, una amante, una terza mano, uno strumento che è sempre con lui, in un tutt'uno, in ogni occasione da anni, da piccolo.
Insomma lei da una vita sta con il pianoforte...
Sì è proprio così, ci ha risposto. Le confesso che passo giornate intere a casa con il mio pianoforte registrando quotidianamente idee.
Questo è il mio mestiere, il mio lavoro e quindi l'applicazione deve essere quotidiana e bisogna studiare sempre ed allora a quel punto il pianoforte diventa il tuo fedele compagno che ti dà, peraltro, le soddisfazioni richieste.
Un'ultima domanda abbiamo posto all'artista.
Che messaggio possiamo dare al pubblico con lo spettacolo di stasera che si inserisce in un momento non certamente facile per il mondo...
E' uno spettacolo di pace, ci ha detto Cammariere e che esalta la libertà individuale di ciascuno di noi perché chi riesce a percepire in profondità, contempla anche suggestioni e note che riempiono il cuore.
Uno sguardo al futuro... abbiamo ancora chiesto.
Per il futuro, ci ha risposto, io non mi fermo mai. Lavoro sempre. In questi giorni stiamo ultimando l'ultimo disco composto da tredici canzoni inedite che usciranno in autunno.
Ho poi appena finito la colonna sonora di un film che si chiama "Revival" di Dario Germani, un horror metafisico che si trova sulle piattaforme americane.
Lo scorso anno poi ho composto le musiche per il film di Pupi Avati. Mi muovo, quindi, tra il cinema, la televisione ed il teatro.
Queste canzoni sono la mia vita ed essa si sviluppa sempre assieme a questo strumento, il pianoforte, che veramente è come una donna o forse più.
In quegli 88 tasti c'è l'universo, c'è il cosmo e quindi ogni volta è un'avventura.
Vedrete anche durante il concerto di stasera.
Ci sono dei momenti di pura improvvisazione che nascono al momento di un qualcosa che arriva all'istante ed è inspiegabile ed inesprimibile ed allora lì si coglie veramente l'anima e questo alimenta anche le nostre coscienze, ha concluso Cammariere.

  

  

comunicato n.171023




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