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Benevento, 20-05-2025 12:39 ____
La Segreteria Nazionale dell'Associazione Polizia Penitenziaria ha proclamato lo stato di agitazione del personale
Si tratta di quello in servizio nella Casa circondariale di Benevento. Il poco personale rimasto e' stanco ed esausto, afferma Pietro Riccardi
Redazione
  

La Segreteria Nazionale dell'Associazione Polizia Penitenziaria (Asppe) ha proclamato lo stato di agitazione del personale in servizio nella Casa circondariale di Benevento.
"Il poco personale di Polizia Penitenziaria rimasto - spiega il segretario nazionale, Pietro Riccardi - è stanco ed esausto.
Tale situazione peggiora ogni giorno di più, è impensabile che il personale in questione possa continuare a svolgere il servizio in questo stato di perenne emergenza.
Ci preme segnalare che, a fronte dell'organico previsto, vi sia una carenza ben oltre il 30% pari se non oltre le 50 unità, dato documentato e rilevabile.
Oramai è ordinario lavorare giornalmente in emergenza con turni interminabili dalle 8 alle 16 ore continuative e con accorpamenti di posti di servizio essenziali per la sicurezza dell'istituto, con la conseguente diminuzione dei livelli minimi di sicurezza avendo una popolazione detenuta di alto spessore criminale con specificità importanti.
Sezioni da 50 ristretti, quasi 100 su di un piano per una sola unità, per un tutale di circa 400 ristretti di varia natura criminale.
Per fronteggiare il regolare svolgimento delle attività detentive e trattamentali, seppur in affanno, è notevolmente aumentato il ricorso all'utilizzo del lavoro straordinario rispetto agli anni precedenti e non pagato del tutto.
Una carenza iniziata con la "legge Madia", che ha tagliato l'organico della Polizia Penitenziaria, la quale, oltre ad incidere sulla sicurezza della struttura, interviene pesantemente sul godimento legittimo dei diritti soggettivi del personale, revoca dei riposi settimanali, la non concessione del congedo ordinario, doppie notti, il non poter essere di supporto alle esigenze familiari nonché personali, in quanto incerto il turno del domani.
Ci si sente abbandonati al proprio destino, amareggiati nel vedere, come al solito, dipendenti di seria A intoccabili i privilegiati e il restante B ai quali viene accollato tutto e di più con un ufficio addetto per i servizi aperto a singhiozzo.
Un situazione aggravatasi ulteriormente a seguito del blocco "del turnover" con quasi la totalità di poliziotti ultra 50enni.
Nella struttura di Benevento, il personale è costretto ad occupare da un minimo di due fino anche a sei posti di servizio per un lavoro altamente usurante al quale vanno aggiunti, appunto, i turni massacranti che oramai sono diventati una routine.
Quanto sopra segnalato, è la conferma che l'attuale preoccupante situazione ha reso quasi impossibile la gestione quotidiana della struttura penitenziaria beneventana.
Preoccupante se non allarmante sarà l'imminente periodo feriale con il rischio del collasso.
Di quanto è stato edotto il Provveditorato della Campania e per conoscenza la Prefettura di Benevento".

comunicato n.170912




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