Calcio a 5, Serie A: Finisce con un pareggio che non serve a nessuno la gara tra Benevento 5 e Pesaro
Veleno nella coda con momenti di tensione che hanno prodotto un pesante botta e risposta tra le due societa'
Redazione
Il Benevento 5, in una partita mozzafiato e senza senso, ha pareggiato 4-4 contro Pesaro nel match valido per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie A di Calcio a 5.
Venendo alla cronaca, formazione sannita al completo, eccezion fatta per il lungodegente Jonas.
Marchesano torna tra i pali, Josema, Lolo Suazo, Titon e De Crescenzo completano il quartetto di movimento.
I padroni di casa partono forte: Manservigi è chiamato agli straordinari su Lolo Suazo e Titon.
Il match si sblocca al 7': Marchesano si oppone ad un tentativo ospite, la transizione giallorossa è letale con Fabinho che serve Colletta, l'ex Napoli deposita la palla in fondo al sacco per l'1-0.
Pesaro trova il pareggio sette minuti più tardi con un gran gol di Taurisano, poco dopo Arvonio colpisce il palo.
Negli ultimi centoventi secondi del primo tempo, il Benevento 5 si trova sotto di due reti: Galliani e Ramon battono Marchesano e si va al riposo sull'1-3.
Il Benevento 5 spinge forte sull'acceleratore ed accorcia le distanze al 7' grazie all'autorete di Manservigi sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Non molla la squadra di Scarpitti: Titon colpisce un palo su punizione, Lolo Suazo fallisce un tiro libero facendosi ipnotizzare da Manservigi.
Nel finale succede di tutto: Titon a cinque dal termine trova il pareggio su un suggerimento di Volonnino.
Pesaro schiera il power play e sfiora il vantaggio in due circostanze, Scarpitti opta per il portiere di movimento e a dieci secondi dalla fine subisce il 3-4 di Patias.
Ma la partita non è finita: arriva il gol di Lolo Suazo poco prima della sirena per un pareggio che non serve a nessuna delle due squadre.
"E' lo specchio della stagione: buona partita con cinque minuti di black-out incredibile", ha commentato Scarpitti.
Alla fine siamo riusciti a strappare un punto.
Proveremo fino alla fine a restare in A, se non dovessimo riuscirci ce la metteremo tutta per riportare la massima serie qui a Benevento: questi tifosi lo meritano". Ecco il tabellino dell'incontro
Pesaro Calcio a 5: Manservigi (autorete), Toninandel, Achilli, Gastaldo, Patias (1), Petrucci, Galliani (1), Badahi, Taurisano (1), Saponara, Ramon (1), Panzieri. Allenatore Paolo Del Grosso
Arbitri: Giovanni Zannola di Ostia Lido, Luca Paverani di Roma 2 ed Emilio Romano di Nola Crono: Rosario Angelo Faiella di Castellammare di Stabia Ammoniti: Titon, Volonnino, Colletta (B); Achilli, Patias (P)
Sin qui la cronaca del match, da segnalare che, al termine dello stesso, si sono registrati momenti di tensione che hanno prodotto un pesante botta e risposta tra le due società.
In una nota, Pesaro, infatti, ha sostenuto: "Avremmo voluto, come sempre parlare, della partita. Di sport.
Invece, purtroppo, dobbiamo raccontare un agguato incredibile subito dopo il triplice fischio. Qualcosa di assurdo, mai vista una cosa del genere.
Dopo il 4-4 del campo, i biancorossi sono rientrati negli spogliatoi. Ma mentre si apprestavano a fare la doccia, prima il tecnico Paolo Del Grosso e poi tutto il resto del gruppo pesarese, giocatori, staff e dirigenti, sono stati aggrediti e picchiati da un gruppo enorme di persone del posto, senza distinzione fra tesserati e no.
Almeno venti persone fra persone che hanno sferrato calci e pugni in ogni modo, a tutti i biancorossi. Il tutto davanti agli occhi del commissario di campo. Una cosa vergognosa.
Il gruppo pesarese ha chiamato le Forze dell'ordine per chiedere aiuto. Follia, vergogna".
Aggiungendo in un successivo comunicato: "La società Pesaro annuncia che i propri tesserati, vittime di una vile aggressione al termine della partita di campionato sul campo del Benevento, stanno procedendo a sporgere denuncia presso le autorità competenti.
La società Pesaro si riserva di tutelare i propri tesserati in tutte le sedi idonee.
La società è profondamente colpita da quanto accaduto, un'aggressione che nulla ha a che fare con lo sport.
Ancor più esterrefatta che si possa venire picchiati in quel modo davanti agli occhi dei commissari di campo e degli arbitri.
Fatti e situazioni che mettono a repentaglio la credibilità di un intero movimento, delle competizioni e della Divisione Calcio a 5.
La società auspica la giusta e dura punizione per tutti i colpevoli degli episodi avvenuti".
Il Benevento 5 ha così rispedito al mittente ogni accusa: "In merito ai fatti denunciati dalla società Pesaro, attraverso il proprio sito internet e le proprie pagine social, e premesso che il Benevento 5 promuove e adotta iniziative a favore del fair-play e della sportività oltre che alla lotta a qualsiasi forma di violenza dentro e fuori dagli impianti sportivi, ci risulta difficile dare un senso a quello che la società marchigiana ha denunciato al termine dell'incontro.
Non possiamo negare che all'imbocco degli spogliatoi, al termine della gara, siano volate parole e qualche spintone tra atleti e dirigenti di ambedue le società, probabilmente alimentate dal comportamento poco rispettoso oltre che antisportivo, tenuto dal tecnico della società pesarese dentro e fuori dal campo, ma dopo qualche minuto di concitazione il tutto è rientrato con le squadre e le rispettive dirigenze che hanno fatto ritorno nei relativi spogliatoi.
Come sempre succede per le gare casalinghe era stato anche organizzato un terzo tempo, dove le squadre e i dirigenti potessero condividere qualche minuto di tranquillità degustando una pizza, ma visto che solo alcuni giocatori avevano raggiunto la sala adibita per il "terzo tempo" alcuni nostri dirigenti hanno pensato di portare personalmente le pizze nello spogliatoio avversario, gesto che sembrava essere stato apprezzato.
Poco dopo, con nostro stupore, sono sopraggiunte ben cinque volanti tra Carabinieri e Polizia allertate probabilmente dallo staff della squadra pesarese, ma non solo, perché successivamente è sopraggiunto anche il personale medico del 118 per refertare presunti danni da aggressione subiti.
Peccato che il personale medico che aveva vigilato durante la gara era già presente presso il PalaTedeschi, e che nessuno abbia richiesto l'intervento prima che andassero via, se non un loro atleta che si era presentato in medicheria da noi per chiedere del ghiaccio per un colpo ricevuto durante la partita.
Il Benevento 5 adotterà qualsiasi tipo di azione o iniziativa atta ad accertare, contrastare e punire, situazioni di violenza che possano ledere l'immagine della società, sia messe in atto da tesserati che da persone esterne alle attività, e ci risulta difficile pensare che una società come quella pesarese possa architettare siparietti come quello visto ieri, per trarne vantaggi in ambito sportivo.
Piuttosto crediamo che una società che milita nella massima serie di Calcio a 5, debba essere rappresentata, anche alla guida tecnica, da persone che rispettino il principio del fair-play, che va oltre il rispetto delle regole e che mira a promuovere il concetto di lealtà e onestà, qualità ad alcuni sconosciute.
In attesa di conoscere i risvolti "sportivi" di questa vicenda, la società attraverso il suo presidente, tutelerà la propria immagine con ogni mezzo, assumendosi le proprie responsabilità qualora vengano accertati fatti riconducibili ad essa, così come rispedirà sempre al mittente accuse infondate e prive di ogni riscontro".
comunicato n.170510
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